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La crisi di Coric: “Sono lontano dal realizzare i miei sogni”

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Undici sconfitte negli ultimi dodici incontri. Dalla seconda metà del 2019, ha superato più di un turno solo in uno dei su 13 tornei disputati. E a parte la vittoria contro Thiem nell’ATP Cup di inizio anno – che aveva fatto sperare in una inversione di tendenza – non batte un top 40 dalla vittoria su Garin (peraltro specialista della terra battuta) nel torneo sull’erba di s’Hertogenbosch dello scorso giugno.
Sono questi i numeri della crisi di Borna Coric, il 23enne tennista croato che un anno fa di questi tempi era al n. 13 del ranking ed ora invece, dopo l’ennesima sconfitta al primo turno (contro il brasiliano Monteiro a Buenos Aires) scivolerà di un ulteriore gradino in classifica, alla posizione n. 32. L’ennesima serie di infortuni (prima agli addominali ad Halle, poi alla schiena allo US Open) e a seguire il cambio dello staff con la separazione da Piatti e il suo team, l’hanno fatto finire in una spirale che gli ha fatto perdere ben venti posizioni dal suo best ranking, quella 12esima posizione in cui si era insediato per l’ultima volta alla fine dell’agosto scorso.  

Classifica ancora di tutto rispetto, ma con in scadenza nei prossimi due mesi le pesanti cambiali della semifinale di Dubati e dei quarti dei Masters 1000 di Miami e Montecarlo  – 540 punti in tutto –  se Borna continuasse con l’andazzo attuale il rischio è quello di scivolare fuori dai primi settanta al mondo. Con tutte le conseguenze che comporterebbe poi una stagione sulla terra partendo dalle retrovie, lui che lo scorso anno la disputò tutta da testa di serie.

In queste settimane, intervistato in patria, Coric ha parlato del suo periodo-no. Già dopo la sconfitta contro Querrey aveva analizzato – come sempre in maniera schietta e onesta – la situazione: “Dopo la vittoria contro Thiem, sinceramente non credevo arrivassero queste sconfitte. È evidente che il mio tennis avrà diversi alti e bassi finché non ritroverò la fiducia che avevo nel 2018. Negli ultimi sei mesi sono peggiorato, mi sto ancora cercando e perciò non faccio promesse.

I sogni di Borna però, rimangono intatti: “I miei grandi sogni sono vincere un titolo del Grande Slam e diventare n. 1° al mondo, ma sono molto lontano dal realizzarli. Ma sono stato n. 12 e questo mi dà la fiducia e la consapevolezza che posso giocare a quei livelli, devo solo rimanere sano e poter lavorare bene con costanza. Spero di poter tornare al mio top e poter realizzare quei sogni.”

Il tennista di Zagabria si rende conto anche di cominciare ad essere un po’ in ritardo rispetto ai suoi coetanei. Ma ciò non lo turba minimamente e, anzi, ha una sua spiegazione in merito. Ed ha anche una ricetta per evitare che il paragone con i Big Three possa essere controproducente per la loro crescita: “Sono un po’ lontano dai giocatori della mia generazione, dato che non ho mai superato il quarto turno in uno Slam. Però, vedendo come sta andando bene a loro, ritengo che a me serva solo più tempo. Tutti noi dobbiamo concentrarci sull’allenamento e sul migliorarci, non dobbiamo pensare a Federer, Nadal o Djokovic, perché non abbiamo controllo su quello. Spero comunque che qualcuno dei giovani conquisti presto un grande trofeo.

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