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WTA Elite Trophy: Keys, ora lo ‘Saisai’ anche tu

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da Zhuhai, il nostro inviato

Giornata senza terzi set né troppe emozioni la prima del WTA Elite Trophy 2019. Inaugurato ufficialmente dalla splendida Steffi Graf (madrina del torneo) solo all’alba del terzo match, l’unico della sessione serale, il ‘Masterino’ ha visto Madison Keys perdere – tennisticamente – la trebisonda contro l’unica giocatrice di casa presente in tabellone, quel concentrato di fosforo a nome Saisai Zheng.

Saisai tornava a giocare questo torneo quattro anni dopo l’unica partecipazione del 2015, la prima disputata qui in Cina, nella quale aveva giocato e perso soltanto i due incontri del Round Robin. Casualità, il primo dei due lo aveva perso senza lottare troppo contro la stessa avversaria di oggi; fu un 6-3 6-2 quasi perfettamente ribaltato nel 6-4 6-2 con il quale la cinese ha disinnescato il cannone, invero piuttosto bagnato quest’oggi, di Keys. Dopo pochi minuti di faccenda Saisai ha capito perfettamente come Keys fosse in una di quelle giornate in cui se le accelerazioni non le stanno dentro entro il quarto tentativo, il colpo successivo è quasi sistematicamente un errore. Un difettuccio mica da poco in cui Madison incappa spesso, il problema è che in certe giornate entro quattro colpi riesce a schienare qualsiasi avversaria. Non è successo oggi, sia perché la statunitense non era in grande vena, e sia perché Zheng conosce davvero tanti modi per portare un’avversaria oltre il quarto colpo. S’azzarda persino a rallentare il gioco con quei moonball quasi estinti che aveva già tentato di portare in auge qualche anno fa, e a tal proposito vi consiglio di leggere questo articolo di AGF.

Com’è, come non è, chiudendo il punto quasi solo di dritto e per il resto trascinando la sua avversaria in una ragnatela di tagli, cambi di ritmo e di direzione, Saisai Zheng ha dato una bella gioia al pubblico di casa accorso leggermente più numeroso per l’ultimo match di giornata. Il cammino di Keys si complica un bel po’ nel gruppo Orchidea, che giovedì o venerdì la vedrà opposta a Petra Martic. Mai sottovalutare Saisai.

GIRONI ROSA E AZALEA – Nel primo incontro del torneo e del gruppo Rosa Aryna Sabalenka ha dato una bella dimostrazione di forza (6-3 6-4) contro Maria Sakkari, a cui non è proprio riuscito di portare la contesa in lotta; un vicolo pericoloso nel quale la bielorussa sapeva bene di non dovesi perdere. “She’s a big fighter and she will go for it” ha detto Aryna nel post-partita riferendosi alla giocatrice greca, un’espressione che rende di più in lingua originale. La 21enne di Minsk ha anche detto di aver trovato i campi più veloci che in allenamento, specialmente da fondo, e la cosa non le è certo dispiaciuta. La partita decisiva per il passaggio del turno, beffe del destino, Sabalenka dovrà giocarla contro la sua partner di doppio, Elise Mertens, assieme alla quale di recente ha conquistato lo US Open: “Non è strano giocare il singolare questa settimana, piuttosto lo è essere nello stesso gruppo di Elise! Sarà una bella sfida, sono pronta: l’ho affrontata un paio di volte (tre in realtà, con una sola vittoria, ndr) e sono stati match duri“. Inoltre, memore dell’eliminazione dello scorso anno – per aver perso appena un game di troppo, in semifinale e poi a vincere il titolo ci andò Barty – non ha intenzione di fare sconti: “Lo scorso anno ho imparato qualcosa, quest’anno farò meglio”.

Aryna Sabalenka – credit to WTA Elite Trophy 2018

Il primo punto del gruppo Azalea l’ha invece fatto segnare la prima favorita Kiki Bertens, che pure non era partita benissimo contro Donna Vekic. La croata è stata avanti 3-1 nel primo set e ha resistito fino al 5-5 del tie-break, dove uno splendido rovescio lungolinea ha sostanzialmente deciso la partita. Nel secondo set Vekic ha evitato il bagel solo grazie all’orgoglio e in parte in seguito all’affievolirsi del dolore alla parte bassa della schiena che l’ha costretta a un trattamento alla fine del primo set. “Mi è capitato spesso in passato. Sentirò il fisioterapista e spero di recuperare per domani. La prossima partita, in caso di sconfitta anche l’ultima, sarà contro Dayana Yastremska che ieri in conferenza Donna aveva giurato di non conoscere. Il suo staff, prima del sottoscritto, le ha ricordato l’errore: “Si, è vero, ci ho già giocato una volta! Tira molto forte e io spero di non essere troppo stanca. Dovrò cercare di aprire il campo per prima e farla correre“. Il precedente che la croata aveva dimenticato è quello del 2017, in semifinale dell’ITF di San Pietroburgo. Vekic si ritirò dopo tre game del secondo set, ovviamente speriamo non sia costretta a rifarlo.

Risultati:

[4] A. Sabalenka b. [9] M. Sakkari 6-3 6-4
[1] K. Bertens b. [8] D. Vekic 7-6(5) 6-2
[WC] S. Zheng b. [3] M. Keys 6-3 6-3

Il quadro completo dei gironi (e l’ordine di gioco di domani)

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