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US Open, l’analisi del tabellone maschile: chi ferma Djokovic?

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L’ultimo Slam dell’anno è sempre quello con più punti interrogativi, soprattutto per lo stato di forma incerto della maggior parte dei giocatori. L’urna ha posizionato diverse mine vaganti nella sezione di Nole Djokovic, detentore del titolo e già due volte campione Slam quest’anno. Ma cosa ci riserverà l’Open degli Stati Uniti 2019?

CHI SORRIDE – Delle prime quattro teste di serie chi ringrazia maggiormente l’urna newyorchese è di sicuro Roger Federer. La versione scarica dello svizzero vista a Mason nemmeno si avvicina a una stiracchiata sufficienza, ma lo svizzero ha intensificato gli allenamenti a Flushing Meadows e l’inizio soft potrebbe dargli un’ulteriore mano. Pouille al terzo turno, Goffin (finalista a Cincinnati, ma perfetto per mettere in palla Roger) in ottavi e Nishi ai quarti prima della possibile rivincita della finale di Wimbledon con Djokovic in semifinale. Certo, mai come in questo caso il ricordo dei due match point sprecati invaderebbe i suoi pensieri (vedi 2010 e 2011), ma potrebbe essere al contempo la più grande chance di redenzione.

Non può scuotere il capo nemmeno il campione di Montreal Rafael Nadal. Il numero due del mondo non ha la strada spianata verso la finale, ma il sorteggio gli offre la possibilità di arrivare senza troppe fatiche alla seconda settimana (Millman, Kokkinakis e Verdasco nei primi tre turni) e se Rafa sta bene, mai fare l’errore di sottovalutarlo quando la palla inizia a scottare. Agli ottavi probabile sfida con uno tra Cilic e Isner e ai quarti (Khachanov permettendo) Alexander Zverev, tre avversari che non stanno proprio vivendo la loro migliore annata. In semifinale potrebbe ritrovare Dominic Thiem sullo stesso campo in cui diedero vita a uno dei match più entusiasmanti del 2018.

CHI È PREOCCUPATO – Per ritrovare un’edizione dell’US Open in cui Novak Djokovic non ha raggiunto le semifinali bisogna risalire fino al lontano 2006. Il serbo aveva solo 19 anni e in quel tabellone figurava il nome di Andre Agassi, giunto all’ultimo torneo della sua carriera. È come se tredici anni fa Novak avesse raccolto il testimone del ragazzo di Las Vegas, riuscendo però a vincere, ad oggi, il doppio dei suoi Slam. Mai come quest’anno il numero uno guarda di traverso il sorteggio di Flushing Meadows: già al secondo turno c’è un americano che gli ha già dato un dispiacere negli Slam, Sam Querrey. Più comodo il terzo round, ma agli ottavi potrebbe trovare Kevin Anderson o Stan Wawrinka, che l’ha battuto in due finali Major, di cui una a New York tre anni fa. Come se non bastassero questi nomi e il fastidio al gomito manifestatosi sette giorni fa, nei quarti Nole potrebbe sfidare il giocatore più caldo del momento, il campione di Cincinnati Daniil Medvedev.

Daniil Medvedev, trofeo – Cincinnati 2019 (via Twitter, @ATP_Tour)

Non sorride nemmeno Stefanos Tsitsipas. Il semifinalista dell’Australian Open ha uno dei primi turni più delicati contro Andrey Rublev, capace di eliminare Federer una settimana fa in Ohio. Al terzo turno potrebbe ritrovare Nick Kyrgios, la rivincita della spettacolare semifinale di Washington prima del teorico ottavo di finale con Roberto Bautista Agut, fresco semifinalista a Wimbledon. Nello stesso lato di tabellone sarà quasi impossibile evitare un tonfo in classifica per John Millman nei quarti di finale lo scorso anno e prossimo avversario di primo turno di Rafa Nadal.

Sorteggio non troppo fortunato anche per il tennis italiano. Il numero uno azzurro Fognini (nell’ottavo di Medvedev) non avrà vita facile con il big server Reily Opelka al primo round, ma parte favorito così come Sonego contro Granollers. Non è un bel periodo quello che sta passando Grigor Dimitrov, ma il bulgaro sarà un ostacolo insidioso per Andreas Seppi, così come Richard Gasquet pronto a testare la forma fisica di Matteo Berrettini. Il peggior sorteggio è capitato a Thomas Fabbiano, accoppiato con Dominic Thiem, mentre ci sono più speranze per Marco Cecchinato (tornato alla vittoria a Winston-Salem dopo tre mesi) contro lo svizzero Laaksonen.

POSSIBILI SORPRESE – Il ruolino di marcia col quale Daniil Medvedev si presenta a New York è invidiabile. Quattordici vittorie nelle ultimi sedici partite, due finali e un titolo Masters 1000. Al momento lui il più pericoloso al di fuori dei Big Three, ma attenzione all’indicatore del carburante. Dopo un’estate così dispendiosa è altamente probabile che la spia della riserva del russo si illumini proprio sul più bello. Il possibile terzo turno con Fritz e gli ottavi con Fognini saranno test decisivi per il proseguo del suo US Open. Nello stesso lato del tabellone c’è un ex campione di Flushing Meadows, che potrebbe partire in sordina (qualificato e poi uno tra Hurkacz e Chardy) avendo però in canna il grande colpo. Parliamo di Stan Wawrinka, inserito nell’ottavo di Nole Djokovic.

Nella parte bassa del tabellone potrebbe emergere dalla mischia Felix Auger-Aliassime, non apparso al massimo della forma a Cincinnati, ma che in ogni Slam ha l’opportunità di fare il definitivo salto di qualità. Al primo round ha però un impegno tutt’altro che semplice con il connazionale Shapovalov, al terzo round avrebbe un match alla pari con Gael Monfils e potrebbe essere protagonista di un grande ottavo di finale con Dominic Thiem.

Il tabellone diviso per quarti

Tabellone completo (conserva il link: lo aggiorneremo quotidianamente)

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