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Atletica, Seville batte Lyles con il tempone in Diamond League. Iapichino beffata, Zenoni record italiano

A Londra è andata in scena l’undicesima tappa della Diamond League, il massimo circuito internazionale itinerante che è sbarcato nella capitale britannica in una giornata condizionata dalla pioggia nelle prime battute, ma pian piano la pista e le pedane si sono asciugate offrendo una seconda parte di pomeriggio davvero squisita dal punto di vista tecnico.

Sul fronte italiano vanno segnalati il secondo posto di Larissa Iapichino nel salto in lungo (6.92, battuta di un centimetro dalla tedesca Malaika Mihambo), il record nazionale siglato da Marta Zenoni sul miglio e la quarta piazza di Mattia Furlani nel salto in lungo (sottotono con 8.05). Rimarchevole serie di migliori prestazioni mondiali stagionali quando mancano un paio di mesi ai Mondiali.

RISULTATI DIAMOND LEAGUE ATLETICA OGGI

100 METRI (MASCHILE) – Era una delle gare più attese della vigilia e non ha deluso le aspettative. Il giamaicano Oblique Seville ha regalato meraviglie con 0,6 m/s di vento contrario e ha timbrato un perentorio 9.86, lanciando una chiara risposta al connazionale Kishane Thompson (primatista stagionale con 9.75). Il caraibico ha travolto lo statunitense Noah Lyles (10.00 per il Campione Olimpico), terzo il britannico Zharnel Hughes (10.02), il botswano Letsile Tebogo non è mai entrato in gara (10.12 per il Campione Olimpico dei 200 metri).

200 METRI (FEMMINILE) – Julien Alfred ha offerto una superlativa accelerazione e negli ultimi 50 metri ha regalato una sontuosa falcata, vincendo con un magistrale 21.71 (miglior prestazione mondiale stagionale). La Campionessa Olimpica dei 100 metri ha rifilato un distacco superiore al mezzo secondi alle britanniche Dina Asher-Smith (22.25) e Amy Hunt (22.31).

SALTO IN LUNGO (FEMMINILE) – Larissa Iapichino beffata per un centimetro da Malaika Mihambo. L’azzurra era in testa alla gara con un balzo da 6.89 metri siglato al quarto tentativo, poi è riemersa la tedesca capace di un perentorio 6.93. All’ultimo affondo la toscana è volata a 6.92, ma si è dovuta accontentare della seconda piazza davanti alla francese Hillary Kpatcha (6.86).

MIGLIO (FEMMINILE) – Marta Zenoni ha siglato il nuovo record italiano, chiudendo al quinto posto con il crono di 4:17.16 e migliorando di quattro secondi il precedente primato di Sinta Vissa. La lombarda ha assistito da lontano al trionfo dell’etiope Gudaf Tsegay (4:11.88 di world lead) davanti all’australiana Jessica Hull (4:13.68 di primato oceanico) e all’irlandese Sarah Healy (4:16.26). Gaia Sabbatini ha corso il personale di 4:19.83, chiudendo in undicesima piazza.

SALTO IN LUNGO (MASCHILE) – Mattia Furlani fatica sulla pedana bagnata e non va oltre gli 8.05 metri raggiunti al quarto tentativo, chiudendo in quinta posizione nella gara vinta dal giamaicano Wayne Pinnock (8.20) davanti al greco Miltiadis Tentoglou (8.19) e al connazionale Carey McLeod (8.10).

SALTO IN ALTO (FEMMINILE) – L’ucraina Yaroslava Mahuchikh non è più imbattibile, sbaglia tre volte a 1.96 dopo aver superato 1.93 alla terza e chiude in quarta piazza. La primatista mondiale rimane giù dal podio e vince la britannica Morgan Lake con 1.96 valicato al secondo tentativo, precedendo così l’australiana Eleanor Patterson e la tedesca Christina Honsel (1.93).

400 OSTACOLI (FEMMINILE) – L’olandese Femke Bol ha timbrato il cartellino, rispettando il pronostico della vigilia e vincendo in 52.10, con ampio margine nei confronti della statunitense Jasmine Jones (53.18) e della giamaicana Andrenette Knight (53.79).

400 METRI (MASCHILE) – Il padrone di casa Charles Dobson si inventa la magia per vincere in un ragguardevole 44.14 considerando le condizioni meteo. Stoccata con il personale per battere l’idolo Matthew Hudson-Smith (44.27) e il sudafricano Zakithi Nene (44.29 per il primatista mondiale stagionale).

800 METRI (MASCHILE) – C’era grande attesa per il keniano Emmanuel Wanyonyi, che ha infatti timbrato il record del meeting (1:42.00) restando comunque sopra alla sua world lead di 1:41.44. Alle spalle dell’africano si sono piazzati il canadese Marco Arop (1:42.22) e il britannico Max Burgin (1:42.36).

800 METRI (FEMMINILE) – La britannica Georgia Hunter Bell si ferma a dieci centesimi dalla world lead detenuta dall’etiope Tsige Duguma, imponendosi in 1:56.74 davanti alla statunitense Addison Wiley (1:57.43) e all’ugandese Halimah Nakaayi (1:57.62).

5000 METRI (FEMMINILE) – Dopo il forfait di Nadia Battocletti per scelta tecnica, questa gara si è nei fatti trasformata in un campionato etiope con tempi non eccezionali: ha vinto Medina Eisa (14:30.57), regolando la connazionale Fantaye Belayneh (14:30.90) e l’australiana Rose Davies (14:31.45, record oceanico).

1500 METRI (MASCHILE) – Il keniano Phanuel Kipkosgei Koech firma il record del meeting con 3:28.82, distanziando il britannico Josh Kerr (3:29.37) e il portoghese Isaac Nader (3:31.55).

SALTO CON L’ASTA (FEMMINILE) – La neozelandese Olivia McTaggart supera 4.73 alla seconda prova e vince precedendo la statunitense Katie Moon e la svizzera Angelica Moser (4.73 alla terza).

LANCIO DEL DISCO (MASCHILE) – Il lituano Mykolas Alekna ha vinto con il record della Diamond League (71.70), distanziando lo sloveno Kristjan Ceh (68.83) e il britannico Lawrence Okoye (67.24).

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