Lavori, la piscina comunale di Ivrea chiude lunedì. Si fa avanti anche la Libertas nuoto di Caluso
Ivrea
C’è una seconda società che si è fatta avanti per riqualificare e gestire la piscina comunale di Ivrea. È l’Associazione sportiva dilettantistica Libertas nuoto Caluso che da oltre vent’anni gestisce l’impianto di Arè, interessata a un partenariato con il Comune di Ivrea. La prima proposta era arrivata dalla società In Sport di Vimercate presente nel Nord Italia con ben nove impianti, tra cui quelli di Biella e Crescentino.
Entrambe le proposte progettuali verranno presentate in Comune solo nei prossimi giorni (entro la fine di giugno).
Intanto con una delibera di giunta è stata disposta la chiusura della piscina da oggi, lunedì 9 giugno. Quanto tempo durerà lo stop dipenderà dal tipo di lavori che saranno necessari per ammodernare l’impianto di via Campo sportivo. La prima ipotesi prevede una chiusura da 9 a 12 mesi.
L’iter
Una volta che le due società avranno presentato i loro progetti, gli uffici avranno tre mesi per analizzarli (su questo però il sindaco è intenzionato a ridurre i tempi a trenta giorni). Se ne sceglierà uno ed è quello che sarà messo a bando. La strada scelta dal Comune per riqualificare la piscina è quella di coinvolgere investitori privati con formule innovative di realizzazione, progettazione e gestione. Tra i vantaggi c’è indubbiamente quello di ridurre i tempi di affidamento dei lavori, sempre lunghissimi quando si parla di amministrazioni pubbliche. La procedura non assegna automaticamente la realizzazione di quel progetto alla società che lo ha presentato ma consente a quest’ultima, in caso di offerta migliorativa da parte di un altro soggetto, un diritto di prelazione. Il bando dovrebbe essere assegnato entro ottobre dando il via ai lavori.
Se invece nessuna delle due proposte progettuali dovesse soddisfare i propositi dell’amministrazione comunale, sarà il Comune a farsi carico di una serie di lavori di minima ormai non più rinviabili mettendo risorse proprie che sono state già stanziate. Si tratta di interventi sulle vasche, sulle pompe dell’impianto di riscaldamento e sugli spogliatoi. In questo caso la piscina potrebbe riaprire al pubblico a fine novembre.
L’incontro
Su questi temi il sindaco giovedì 12 incontrerà le associazioni che lavorano nell’impianto sportivo. Sulla piscina c’è in corso una petizione online che ha raggiunto le 1.643 firme. Nel testo si chiede al Comune che il nuovo gestore consenta l’accesso a tutte le associazioni attualmente presenti, in particolare alle persone con disabilità, senza interruzioni o modifiche alle tariffe
Per venire incontro all’utenza e alle associazioni durante il periodo di chiusura, il Comune sta contattando le struttura private esistenti in città (La Serra e Aqua Gymn), così come quelle di Caluso, Rivarolo, Biella e Crescentino. L’obiettivo è quello di affittare corsie, durante l’arco della settimana, da girare alle associazioni che in qualche modo potrebbero proseguire l’attività. L’eventuale differenza tra i costi potrebbe essere coperta con un impegno di spesa che non superi i 50mila euro. «Stiamo lavorando per ridurre al minimo i disagi per l’utenza - spiega il sindaco Chiantore -. Sarà inevitabile spostarsi in un’altra sede per fare in modo che la nostra piscina venga riqualificata, ma i costi dovrebbero restare gli stessi».
Sul fatto non sia più rinviabile mettere mano alla struttura sportiva non ci sono dubbi. Parliamo di un impianto nato nei primi anni Settanta prima come piscina all’aperto e poi chiusa. Costi altissimi per quel che riguarda l’energia e il continuo bisogno di manutenzioni. Tamponare con piccoli o grandi interventi ormai ha poco senso. «Un Comune come Ivrea non ha personale specializzato da dedicare alla gestione di una piscina – aggiunge Chiantore –. Ecco perché serve un partner privato per un grande opera di rifunzionalizzazione e messa a norma. Vorrei però che fosse chiaro che anche in caso di partenariato la piscina continuerà a essere comunale».