Il tabellone di Jannik Sinner a Miami: un outsider ai quarti, Alcaraz all’orizzonte, ma occhio a Rune

Jannik Sinner si è qualificato per il terzo anno di fila almeno ai quarti di finale del torneo ATP Masters1000 di Miami. Perentorio il modo in cui l’italiano ha letteralmente surclassato agli ottavi il russo Andrey Rublev, spazzandolo via con un 6-2, 6-4 senza appello. L’altoatesino si è rivelato superiore all’avversario in tutti i fondamentali e, dato ancora più importante, non ha accusato cali di concentrazione o passaggi a vuoto.

Domani il classe 2001 tornerà nuovamente in campo per affrontare un vero e proprio outsider della parte alta del tabellone, ovvero uno tra l’olandese Botic van de Zandschulp, che al 3° turno si è sbarazzato del norvegese Casper Ruud, ed il finlandese Emil Ruusuvuori.

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Van de Zandschulp, testa di serie n.26 e n.32 nel ranking mondiale, non ha mai affrontato Sinner, mentre il portacolori del Bel Paese è nettamente in vantaggio nei confronti diretti con Ruusuvuori (n.54 ATP), sconfitto in tutte e quattro le occasioni in cui lo ha sfidato. Va tuttavia ricordato un episodio: nel 2022 l’italiano ed il finnico si ritrovarono di fronte proprio a Miami nel 2° turno; fu una battaglia durissima, che vide il nativo di San Candido imporsi solo per 7-6 al terzo set.

Chiaramente, in caso di approdo al penultimo atto, l’incrocio più atteso sarebbe quello contro lo spagnolo Carlos Alcaraz: appena due settimane dopo, andrebbe in scena la rivincita della semifinale del Masters1000 di Indian Wells, quando fu il numero 1 del mondo ad imporsi in due set.

Il cammino dello spagnolo non sarà però così semplice come si possa pensare: in primis dovrà superare agli ottavi l’ostico americano Tommy Paul, mentre ai quarti non avrebbe vita facile contro lo statunitense Taylor Fritz o, soprattutto, il danese Holger Rune. Dunque per Jannik Sinner si prospetta un prossimo turno sicuramente alla portata, in cui dovrà dimostrare maturità e concentrazione, senza abbassare la guardia o sottovalutare l’avversario. Nell’eventuale semifinale servirebbe invece in ogni caso una prestazione di lusso per tornare a disputare quell’atto conclusivo già disputato a Miami nel 2021.

Foto: Lapresse