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MotoGP, si conferma la tendenza: italiani allergici alla pioggia

Le qualifiche del Gran Premio del Giappone di MotoGP hanno rappresentato una vera e propria Caporetto per i piloti italiani della classe regina. Se guardiamo alle prime tre file troviamo quattro spagnoli, due francesi, un sudafricano, un australiano e un portoghese. Non è una barzelletta, bensì la pletora di nazionalità e di continenti differenti da cui provengono i centauri classificatisi dal primo al nono posto quest’oggi a Motegi.

Il migliore tra i rappresentati del Bel Paese è Luca Marini, 10°, mentre Francesco Bagnaia non è andato oltre la 12ma posizione, dimostrandosi in crisi totale. Cambi di moto e tempi altissimi hanno certificato come il piemontese non abbia capito nulla del Twin Ring nel momento in cui è stato inondato dalle precipitazioni causate dal Tifone Talas. Un brutto remake di quanto visto a Portimao, quando Pecco rischiò di non partecipare alla gara dopo la caduta del sabato per essersi preso l’inutile rischio di usare le gomme slick sul bagnato.

Quantomeno stavolta la punta di diamante della Ducati partirà dalla quarta fila e non dall’ultima. Difatti in Portogallo si era trovato impegolato nel Q1. A proposito di Q1. Chi lo ha superato? Jorge Martin e Johann Zarco, con buona pace di Enea Bastianini, addirittura finito nella ghiaia. Il riminese ha l’attenuante di avere uno stile di guida che poco si addice alle condizioni odierne, ma in generale i piloti italiani del presente sono in difficoltà quando dal cielo comincia a cadere l’acqua.

MotoGP, arriva la pioggia e Francesco Bagnaia va in tilt. Un tallone d’Achille che può risultare decisivo

Non solo del presente, perché persino il Valentino Rossi all’apice della sua carriera incontrava difficoltà impreviste nel momento in cui si doveva correre in contesti di bagnato estremo. Diverse volte, infatti, il Dottore si è dovuto inchinare a Sete Gibernau proprio in GP condizionati da Giove Pluvio. L’esperienza e il talento fuori dal comune gli permettevano di contenere i danni, o di imporsi comunque, ma non c’è dubbio che il fuoriclasse di Tavullia preferisse contesti più secchi.

Mirabile dictu, all’Italia in MotoGP manca un Danilo Petrucci! Il ternano, al contrario, si esaltava proprio quando si aprivano le cataratte. Quante gare eroiche da parte sua, anche con mezzi meccanici inferiori rispetto alla concorrenza! Petrux rappresentava il jolly da giocare nel momento in cui l’asfalto si faceva viscido. Domani, fortunatamente, sarà asciutto. Vedremo se Bagnaia e Bastianini torneranno a mostrarci la loro versione migliore, quella baciata dal Sole.

Foto: MotoGPpress.com

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