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MotoGP, Francesco Bagnaia: maestro delle pole position, poi la ghiaia in gara. Bisogna invertire la rotta

Francesco Bagnaia oggi ha realizzato l’ennesima pole position, la quarta del 2022 e la nona dal settembre 2021 in poi. I dati sono incontrovertibili, nelle ultime 17 gare di MotoGP andate in scena, il venticinquenne piemontese è partito dalla prima casella in ben 9 occasioni! In altre parole, il tabellino recita “Pecco 9 – Resto del Mondo 8”, perché il centauro della Ducati ha arpionato da solo più pole position di quante ne possano assommare tutti gli altri piloti della classe regina messi assieme! Insomma, in qualifica non c’è partita. Da nove mesi abbondanti è Bagnaia il pilota più forte sul giro secco.

Cionondimeno, c’è un altro dato che va sottolineato. Delle otto pole position raccolte da Aragon 2021 al Sachsenring 2022, solo la metà è stata convertita in vittoria. Come se non bastasse, se guardiamo esclusivamente alla stagione in corso, abbiamo un bilancio di un successo (Spagna) e due cadute (Francia, Germania). Il piemontese si è imposto anche al Mugello, ma in quel caso la qualifica era stata molto particolare, venendo condizionata dalla pioggia.

Insomma, sinora le pole position del 2022 sono state foriere di un’unica affermazione e di due ritiri arrivati per errori di Pecco che, in entrambi i casi, è finito a terra poco dopo aver subito un sorpasso. A preoccupare è la tendenza negativa, in quanto sono proprio le ultime due gare in cui il ducatista è partito dalla casella privilegiata a essersi concluse nella ghiaia. Si potrebbero fare gretti giochi di parole, storpiando la parte finale del cognome di Francesco, ma è meglio lasciarli a chi, per farsi notare, ha bisogno di presunte trovate d’ingegno linguistiche, in quanto per il resto è privo di conoscenza della materia o di argomenti validi.

MotoGP, Francesco Bagnaia: “La pole qui vale tanto; non è una pista adatta a noi ma siamo pronti”

È però lapalissiano come Bagnaia debba invertire la rotta. Il rischio è quello di essere risucchiato da un mulinello vizioso al cui termine si trova un avversario in più da battere, ovvero lo spettro della caduta facile. Non è tanto una questione relativa alla stagione 2022, ormai Fabio Quartararo ha un numero di punti quasi doppio, bensì un discorso più a lungo termine. L’attuale Pecco ricorda molto El Diablo del 2019 e del 2020, velocissimo ma poco concreto. Il francese ha saputo attraversare un mare in tempesta, venendone forgiato agonisticamente.

Riuscirà il piemontese a fare altrettanto? La speranza è che possa essere così, ma sarà imperativo evitare incontri ravvicinati con l’asfalto e le vie di fuga. Indipendentemente dal fatto di riuscire a vincere o meno, domani per Bagnaia l’aspetto più importante sarà quello di trovare il limite per tutta la gara, non solo sul giro secco, e giungere al traguardo, consapevole di aver spremuto ogni goccia di competitività dalla propria Ducati. L’appuntamento da non mancare domenica è quello con la bandiera a scacchi. Se poi dovesse incontrarla prima di chiunque altro, meglio ancora.

Foto: MotoGPpress.com

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