Steven Bradbury, ricordate il pattinatore “bersagliato” dalla Gialappa’s? Oggi è “un eroe”: così ha salvato quattro ragazze
Da bersaglio dell’irresistibile ironia della Gialappa’s Band a eroe capace di un salvataggio da record. Steven Bradbury, medaglia d’oro dello short track 1000 metri ai Giochi di Salt Lake City 2002, deve la sua notorietà in Italia al mitologico video della gara diventato un cult di Mai dire gol: “i Gialappi” lo definirono “il più improbabile vincitore della storia”, in quanto unico superstite di una finale in cui gli avversari erano caduti o puniti con la squalifica. Oggi quelle immagini che hanno sfondato quota 400 mila visualizzazioni sono tornate di grande attualità.
LA RIVINCITA DI STEVEN BRADBURY
Steven Bradbury, 48 anni, si è appena preso una clamorosa rivincita finendo questa volta sui giornali per un salvataggio. Lo scorso sabato il campione olimpico si trovava Caloundra, nell’area di Brisbane, per dare delle lezioni di surf al figlio Flynn, quando lui e un suo amico hanno notato quattro ragazze in difficoltà nell’oceano. “C’ero solo io e l’istinto ha preso il sopravvento”, ha raccontato a una radio locale. Bradbury si è lanciato in acqua, ha preso la tavola da surf del figlio e si è gettato tra le onde altissime salvando in pochi minuti una delle ragazze che rischiavano di essere risucchiate dall’oceano.
Da “ZIMBELLO” A EROE
Mentre il figlio avvertiva i bagnini, Bradbury e l’amico hanno subito portato in salvo una delle ragazze, mentre le altre sono state raggiunte e portate a riva in un secondo tempo (solo una di loro è andata in iperventilazione ma non è mai stata in pericolo di vita). Senza il suo tempismo, non ce l’avrebbero sicuramente fatta. “Una di loro mi ha abbracciato stretto ringraziandomi e ho sentito cedere le ginocchia per l’enormità della situazione che avevo vissuto”, ha raccontato l’ex atleta, che ha dimostrato per l’ennesima volta la sua determinazione assoluta. Sui pattini e non solo. Bradbury aveva già conquistato un’altra medaglia olimpica (un bronzo alle Olimpiadi di Lillehammer nel 094) e altre tre medaglie in competizioni mondiali, ma nella sua carriera ha superato anche due gravi incidenti avvenuti in gara e in allenamento (con tanto di profonda ferita all’arteria femorale causata dalla lama di un pattino di un collega canadese). Per questo In Australia è considerato ancora oggi un grande campione. Oltre all’ironia della Gialappa’s, c’è di più.
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