Strano vedere Roberto D'Amico lontano dalla spiaggia, senza tavola da surf o i sacchi con cui, con la sua associazione Roby Cleanup, ripulisce le spiagge. Ci incontriamo in un contesto molto più fancy: l'ultimo piano de La Rinascente dove, al ristorante Maio, la maison orologiera svizzera Breitling non solo presenta le ultime novità in fatto di prodotto, ma anche il suo impegno ambientale. Il brand, che  si è legato a una community di ambassador variegata e composta da sportivi molto impegnati sul fronte della tutela dell'ambiente, per il suo novo orologio maschile di punta, il  Breitling Supercoean Outerknown, ha collaborato con due aziende tessili leader che in fatto di materiali green hanno la loro da dire. 

Federica Brignone e Roberto D'amico, membri della squad di Breitling
Federica Brignone e Roberto D'amico, membri della squad di Breitling
ROBERTO ZECCHILLO_PHOTOGRAPHER

Outerknown, ovvero l’azienda produttrice di abbigliamento sostenibile co-fondata dalla leggenda del surf Kelly Slater, che da anni collabora con la ONG Ocean Conservancy per ridurre l'impatto dei rifiuti in mare, e Econyl, che ha realizzato i cinturini unicamente con materiali di scarto riciclato. Quello che l'uomo lascia in mare, prevalentemente reti da pesca, Econyl lo trasforma in prodotto. Non stupisce quindi che, nella sua surfers squad, oltre al mito indiscusso Kelly Slater, Brietlling abbia scelto di legarsi a Roberto D'Amico. «Sono nato e cresciuto vicino al mare: da piccolissimo i miei genitori mi portavano a fare windsurf, a pescare, mi hanno sempre fatto vivere questo elemento con molta spensieratezza, come fosse un parco giochi».

Ti ricordi la prima volta che hai preso coscienza del problema dell'inquinamento nei nostri mari?
Da piccolo, con mio padre. Da sempre lui non perdonava chi lasciava rifiuti in spiaggia. Si arrabbiava, arrivando addirittura a litigare per far rispettare il mare: il suo profondo rispetto per il mare è la cosa più grande che mi ha trasmesso, è un luogo così sacro, che ci ha dato talmente tanto, che è bene mantenerlo nel migliore stato possibile. Quando lui poi mi ha lasciato, ho deciso di fare qualcosa di grande: prima ero da solo, poi siamo diventati 20, poi 50, poi 100 e poi ho sfruttato la mia credibilità nello sport per parlare di una cosa fondamentale. Dobbiamo capire che è necessario farlo, non per avere un futuro migliore, ma proprio per avere un futuro.

Roberto D'amico

Quemao Class

Roberto D'amico
Olaf Pignataro

Quindi sei un attivista…
Sono, siamo, io e tutta la community di Roby Cleanup degli amanti del mare che si spendono nelle spiagge meno note, facciamo delle call to action per chiamare più persone possibile a pulire, soprattutto dopo le mareggiate da sud. Io sono di Ladispoli e ogni anno è sempre peggio: dopo le mareggiate da sud, quello che dalla foce del Tevere viene portato sulle spiagge del litorale romano è qualcosa di inimmaginabile. Uno scenario terribile che, per altro, è solo l'apice del problema che c'è al di sotto, perché il mare poi inghiotte di nuovo tutto. So che ciò che faccio cambierà ben poco, ma sensibilizzare più persone possibile credo oggi sia un'arma importante che abbiamo contro il cambiamento climatico. Anche perché tutti contribuiamo al disastro ambientale. Me compreso: viaggio in macchina, in aereo, può capitare di dover comprare del cibo confezionato se è una situazione inevitabile, la cosa fondamentale è essere consapevoli. 

Qual è il tuo spot preferito?
A dire la verità sono un amante della ricerca e della solitudine: quindi quello che mi piace fare è mettermi in cammino dopo aver consultato le mappe meteo e andare a esplorare, andare a cercare qualcosa che ancora non conosco. Quindi più che spot preferito parlerei di situazioni preferite: fare esperienza per me è la base di questo sport.

Roberto D'Amico in un appuntamento Roby Cleanup

Roby clean up 20 giugno 2021

Roberto D'Amico in un appuntamento Roby Cleanup
Flavia Scalambretti

Questo sembra essere il periodo d'oro del surf, che è molto più popolare rispetto al passato. Lo dimostra il fatto che la moda coinvolga così tanti surfer. Secondo te come mai? 
Il surf è uno sport talmente difficile che non può andare di moda. C'è una fanbase di beginner che è gigantesca, stare a contatto con il mare in un momento come questo, dopo tutto quello che abbiamo passato, è un modo per molti di riconnettersi con se stessi, ma anche con la natura. In più è uno stile di vita animato da valori semplici, come il rispetto. Non puoi non rispettare il mare: lui sarà sempre più forte di te e ti insegna ad affrontare tante situazioni e sensazioni con una coscienza migliore. 

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