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R.I.P Greg “Da Bull” Noll 1937-2021

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Per molti rimarrà sempre impresso nella memoria come quell’imponente surfista di spalle che regge la sua longboard mentre osserva rompere un grosso set in quella foto scattata dall’altrettanto leggendario John Severson, finita poi sulla locandina di Big Wednesday, il film cult che ha cambiato la vita di tanti. Le leggende vanno sempre di pari passo…

“Da Bull” era ovviamente molto più di tutto questo, un surfista leggendario che ha cominciato a costruire la sua reputazione sulle ondone di Waimea e Makaha alle Hawaii fin dalla metà degli anni ’50, dopo il suo primo viaggio all’età di 17 anni.

 

Greg Noll. Foto John Severson

 

Le leggende cominciano presto, e così è stato anche per Greg Noll, che ha cominciato a surfare a Manhattan Beach all’età di 11 anni, dopo esservisi trasferito con la madre divorziata e aver preso il cognome del patrigno Noll. Niente di strano, direte, se non che era il 1948 circa, e in tutta la California i surfisti si contavano in poche centinaia in tutto.

A 15 anni ha shapato la sua prima tavola nella factory di Dale Velzy. Le leggende si attraggono. L’anno successivo era alle Hawaii dove ha cominciato a surfare le onde di Makaha Beach, costa ovest di Oahu, con qualche prima escursione sulla North Shore e assaggio di prime big waves. Se in California i surfisti erano rari, alle Hawaii lo erano ancora di più.

 

 

Era circa il 1954 l’anno in cui Noll è approdato per la prima volta alle Hawaii e dopo qualche anno ancora, intorno al 1957, era pronto per Waimea. La sua reputazione e la sua leggenda iniziava a prendere forma  passando attraverso imprese considerate allora impossibili.

Le prime uscite a Waimea, le bombe surfate sull’Outside reef di Pipeline nel 1964 e le ultime grosse swell di Makaha del dicembre 1969, dove Noll ha spinto i propri limiti fino al massimo, sempre alla ricerca di quell’adrenalina che “può creare dipendenza”, come lui stesso affermava.

 

 

“L’onda che ho preso a Outside Pipeline quel giorno” ricordava Greg “si è alzata a venticinque piedi di altezza a circa mezzo miglio davanti a me. Si è rotta a sinistra, quindi stavo cavalcando con la schiena all’onda, ed è stata una terribile sensazione di disagio. Invece di diventare più piccola mentre lo cavalcavo, la figlia di puttana è cresciuta sotto di me. È diventata sempre più grande, e ho iniziato ad andare sempre più veloce, fino a quando non ero del tutto agganciato ad essa. Mi sembrava di essere su un’astronave che corre nel vuoto. All’inizio, potevo sentire la mia tavola cinguettare sulla superficie dell’onda a un ritmo costante. Man mano che la mia velocità aumentava, il rumore diventava meno frequente. All’improvviso non ci fu più alcun rumore. Per circa quindici o venti piedi sono stato in volo. Poi sono stato letteralmente spazzato via dalla mia tavola”

Noll lascia la moglie Laura e i loro quattro figli Ashlyn, Jed, Tate and Rhyn.

 

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