Nel giorno del decreto in piazza Grande apre Surfer Joe: «Non vedevamo l’ora di cominciare»
LIVORNO. Hanno inaugurato il loro terzo locale toscano, il secondo a Livorno, in uno dei giorni più bui per la ristorazione italiana. Quello dell’entrata in vigore del nuovo decreto ministeriale. Che – ironia della sorte – vieta loro di rimanere aperti al pubblico dopo le 18, l’orario clou per la loro attività. È stata un’inaugurazione sottovoce – «perché non aveva senso, in questo momento storico, fare le cose in grande» – quella del nuovo Surfer Joe di piazza Grande, aperto nel silenzio dalle 6.30 di lunedì 26 ottobre, come voluto dai proprietari che hanno scatenato l’effetto sorpresa.
Voluto e pensato da quasi un anno, da quando ha chiuso il Dolly per problemi legati al vecchio contratto d’affitto, è stato proprio il coronavirus a rinviare i piani dei giovanissimi soci Luca e Lorenzo Valdambrini e Francesco Tonarini, che avrebbero voluto debuttare con la nuova attività fra aprile e maggio, forse per la Festa dei lavoratori, ma hanno tenuto duro scommettendo sulla città anche durante la seconda ondata della pandemia. L’emergenza Covid-19, purtroppo, insomma, ha fatto saltare tutto solo all’inizio, ma non ora.
E l’apertura di lunedì 26 ne è la dimostrazione. «Il nuovo decreto ministeriale – spiegano orgogliosi Luca Valdambrini e Francesco Tonarini – non ci ha fermato. Siamo contentissimi di poter partire, non vedevamo l’ora, certamente abbiamo dovuto rivedere le turnazioni del personale, perché dopo le 18 lavoreremo solo per le consegne a domicilio e l’asporto...». Prima, a partire dalle 6.30 di mattina, si punta tutto su colazioni, pranzi e merende, «queste ultime il piatto forte del Surfer Joe della Terrazza Mascagni, lo sono sempre state».
Già, perché oltre al primo locale aperto dove oggi c’è l’acquario, i due fratelli Valdambrini e Tonarini tre anni e mezzo fa hanno “sconfinato” pure a Lucca, fra le mura del centro storico, confermandosi meta prediletta degli appassionati del Lucca Comics («Quest’anno lo hanno annullato, peccato, noi eravamo pronti...») e del Summer festival, anch’esso l’estate scorsa spostato di un anno. «La musica è al centro dei nostri progetti, perché qui si vive un’esperienza, non una semplice consumazione di cibo – commentano – e in futuro speriamo di poter organizzare esibizioni “live” anche in piazza Grande, come le abbiamo fatte in passato alla Terrazza Mascagni, dove naturalmente appena sarà possibile torneremo a organizzarle. La scorsa estate, ad esempio, ci siamo limitati a sostenere le manifestazioni previste dal Comune, proprio per non favorire gli assembramenti. In questo periodo non ci sembrava il caso».
Le restrizioni imposte dal Governo, naturalmente, non possono ancora consentire al Surfer Joe di esprimersi col suo massimo potenziale. Al momento, nel nuovo bellissimo locale di piazza Grande fatto di marmi originali, bancone in legno di faggio a chilometro zero e vetrate trasparenti dalle quali si può ammirare l’esterno, ci sono comunque fra i 90 e i 100 posti. Davanti, dove c’è il bancone, nell’immensa sala alle spalle e sopra, nel soppalco. «Vogliamo contribuire a rendere questa piazza ancora più bella – commenta – e il degrado si combatte anche con la presenza delle attività. Speriamo che presto, dove un tempo c’era il McDonald’s, possa arrivare qualcun altro. Alla Terrazza Mascagni, all’inizio, la zona era buia e malfrequentata di notte. Ora no...».
Per questa prima fase, oltre a servirsi dei dipendenti già al lavoro alla Terrazza Mascagni, Valdambrini e Tonarini hanno assunto sei giovani. Ma più avanti aumenteranno: «Dobbiamo ancora cercare di capire di quanti lavoratori avremo bisogno, perché al momento non possiamo ancora rendercene conto». «Il nostro staff è fantastico e senza di loro, da soli, noi non ce l’avremmo mai fatta – proseguono – Siamo un’unica grande famiglia in cui tutti indossiamo la stessa maglia, quella del Surfer Joe. Devo dire la verità: abbiamo trovato proprio una grande squadra ed è bellissimo vedere i nostri ragazzi fare carriera nelle loro posizioni. Stanno facendo strada in questo settore, quello della ristorazione».
Seppur silenziosa, l’inaugurazione non è sfuggita a nessuno: «I nostri clienti della Terrazza Mascagni –concludono i soci – ci sono venuti a trovare e molti anziani sono entrati dentro per ammirare la riqualificazione del locale. Ora avanti così».