Olimpiadi, Moioli e Visintin argento nello snowboard: la terapia alle caviglie, la gara a tutto gas e la grande gioia
PECHINO. È stata un’alba d’argento per l’Italia – quella di sabato 12 febbraio - ai Giochi olimpici di Pechino. In montagna è finalmente arrivata la neve e con essa anche uno splendido secondo posto di Michela Moioli e Omar Visintin nella prova a squadre miste di snowboardcross. La bergamasca e l’altoatesino fanno un percorso perfetto, arrendendosi in finale solo agli statunitensi Baumgartner e Jacobellis. Il trentaduenne Visintin aggiunge l’argento a squadre al bronzo di due giorni fa. La ventiseienne portabandiera è brava a riscattarsi dopo la deludente prova individuale. «Ci avrei messo la firma per l’argento e il bronzo - racconta lo skater di Lagundo -. Dopo la gara individuale sapevo che la prova a squadre sarebbe stata una grossa possibilità di medaglia, soprattutto con Michela che è in formissima». Così Visintin fa doppietta dopo essere rimasto fermo per un mese e mezzo tra dicembre e gennaio: «Ho lavorato tanto per essere qui dopo l'infortunio. I medici mi avevano detto che ce l'avrei fatta ed io ho cercato di vivermela bene, anche se non fossi stato al 100%. Sicuramente perdere un mese completo di allenamento mi ha tolto forza nel braccio e nella parte alta del corpo. Quel mese l'ho sfruttato per riposarmi, per star tranquillo e godermi la vita a casa».
Michela Moioli è più contenta per l’argento vinto che delusa per l’oro perso. «L'individuale è andata come sappiamo e ci tenevo veramente tanto a fare una medaglia con Omar. Era la prima volta di questa gara alle Olimpiadi e alla fine è una possibilità di medaglia in più. Io ero tesa, molto, però avevo Omar che, oltre a partir davanti, mi ha trascinato con la sua tranquillità e positività, e ho cercato solo di fare una bella gara». Partita in testa, l'orobica è stata superata dalla Jacobellis all'ultima curva parabolica. «Va bene così. È comunque un argento di squadra, una bella prova anche per me perché dopo l'altro giorno ero in down. Questi due giorni ho fatto fisioterapia alle caviglie, per i postumi della caduta nel singolo, poi Omar ha fatto il bronzo e mi son gasata tantissimo. Son andata alla cerimonia di premiazione, la prima che vedevo di un mio compagno, e mi ha caricato».
Quarta piazza per l'altra coppia azzurra composta da Lorenzo Sommariva e Caterina Carpano, con quest'ultima caduta nella finale. Per l'Italia è l'undicesima medaglia, una in più rispetto a Pyeongchang 2018, come sottolineato dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha anche riconosciuto la crescita di questa disciplina. «Il primo obiettivo è raggiunto: abbiamo superato il numero di medaglie vinte a Pyeongchang. Lo abbiamo fatto grazie ad una disciplina come lo snowboard dove siamo diventati una potenza mondiale. Questa medaglia rappresenta per la nostra portabandiera Michela una straordinaria rivincita dopo la gara individuale dell'altro giorno e per Omar una meravigliosa conferma delle sue grandi capacità. Complimenti anche a Caterina e Lorenzo – ha concluso Malagò - che hanno lottato fino all'ultimo e comunque ci hanno consentito di essere l'unica nazione a qualificare in finale due team. Mancano ancora otto giorni di gare. Questa Italia può regalarci altre gioie».