Lo snowboarder paralimpico Jacopo Luchini che, nel 2018 alle Paralimpiadi di Pyeongchang, ha perso il podio per un soffio (soli tre centesimi nel banked slalom e quarto posto anche nello snowboard cross), nel suo palmarès vanta ben 14 medaglie, di cui una d’oro alla Coppa del Mondo di snowboard cross nel 2019. Jacopo Luchini è anche il primo per cui la disabilità, è nato senza la mano sinistra a causa di un’aplasia, non costituirà un limite per insegnare snowboard ai normodotati, a Pechino 2022 si prepara per fare scintille.

Come si passa, da atleta, l’estate prima delle Paralimpiadi?
«Come squadra paralimpica di snowboard durante l’estate puntiamo sulla preparazione atletica, quindi a secco. Sul ghiacciaio nei mesi estivi ci andiamo davvero poco, ma queste sono politiche interne, dettate dalla federazione e dallo staff. Quest’anno abbiamo fatto solo due raduni atletici su neve: uno sul Cervino e uno sullo Stelvio, dove però chiaramente le condizioni della neve sono totalmente diverse da quelle che troveremo in Cina. Quando si parla di neve estiva, che è anche più pericolosa perché è molto acquosa, dobbiamo fare i conti con una situazione completamente diversa rispetto a quella che troveremo. In più, d’estate, il problema è che non ci possiamo allenare con le strutture che servono per la nostra disciplina, come quella da bordercross».

Nei raduni atletici, invece, cosa succede?
«Veniamo sottoposti a tutti dei test fisici, come balzi, salti, e le aggiunte che ci sono ogni anno in base anche a come cambia il mondo della preparazione atletica. Queste prove sono funzionali alla convocazione ufficiale in nazionale. Vengono fatti una volta all’inizio dell’estate, e poi vengono ripetuti prima dell’inizio della stagione vera e propria per vedere se c’è stato un miglioramento. Da lì in poi generalmente passiamo una settimana con l’allenatore della federazione, e una settimana a casa dove ci alleniamo con i nostri preparatori atletici personali».

Sulla neve quindi quando tornerete?
«A settembre. Quando si ricomincia con la preparazione su neve, in genere allo Stelvio. Il primo appuntamento, poi, è novembre con le prime gare in Olanda: questo vuol dire che da settembre a novembre passiamo almeno tre giorni a settimana sulla neve e il resto dei giorni ognuno si prepara in palestra, poi dopo la prima gara di novembre parte la stagione e ci stabilizzeremo da qualche parte, sarà la nostra base per passare l’inverno ad allenarci sulle piste».

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