Scandalo Norvegia, frode nel salto con gli sci: “Abbiamo imbrogliato, pensavamo nessuno se ne accorgesse”
Già nella giornata di ieri erano sorti parecchi grattacapi, in virtù delle squalifiche di Marius Lindvik e Johann Andre Forfang nella gara dal trampolino grande dei Mondiali di Trondheim vinta da Domen Prevc in quota Slovenia. Reclami da tre Paesi, come rimarcato da Sandro Pertile, qualcosa all’interno delle cuciture e un video rilasciato dai polacchi di sport.pl che ha infiammato la polemica.
E, alla fine, la confessione di Jan-Erik Aalbu, il direttore agonistico della squadra della Norvegia di salto con gli sci, in una conferenza stampa: “Abbiamo imbrogliato e non possiamo più convivere con questo peso. Abbiamo deluso tutti coloro che seguono il salto con gli sci. Voglio scusarmi pubblicamente con le altre nazioni, il pubblico, la FIS e gli organizzatori dei Campionati mondiali. In ultimo, le mie scuse sono dirette anche ai nostri tifosi e agli sponsor“. Nella traduzione delle sue parole, riportata da Massimiliano Ambesi, c’è tutto il crollo dell’intera credibilità del contingente norvegese. Ancora più evidente data la spiegazione dei fatti.
Eccola: “Gli addetti ai materiali hanno deciso di utilizzare una sorta di filo rinforzato per le tute di Lindvik e Forfang con l’obiettivo di migliorare le prestazioni nella fase di volo. Tutto questo è stato fatto ben sapendo di violare le regole, ma con la certezza che nessuno se ne sarebbe accorto in quanto, a detta dei tecnici preposti, tutti supererebbero abitualmente i limiti“. Aalbu ha poi affermato di non avere informazioni su irregolarità nelle gare precedenti. Resta che quella confessata è una frode sportiva in piena regola.
I filmati di cui si è parlato ritraevano il capo allenatore della squadra di salto maschile norvegese, Magnus Brevig, presente quando l’opera di manomissione della tuta veniva effettuata, con tanto di materiale rigido piazzato sulle gambe e pantaloni non cuciti e mai indossati prima provvisti di un chip quantomeno sospetto.
A questo punto quali possono essere le conseguenze? Innanzitutto, è evidente come tutta la credibilità dei risultati dei norvegesi in questi Mondiali è compromessa: bisogna vedere se ci saranno, e quali, decisioni da parte della FIS, ma non sarebbe poi peregrina una rimozione in blocco di tutta la squadra maschile norge, con tutto quello che ne può derivare a livello di risultati.
Rimane da capire anche la questione Coppa del Mondo, perché anche lì c’è un dato quantomeno interessante da rimarcare: tra gare per la Sfera di cristallo e i Mondiali tanto di salto quanto di combinata nordica ci sono state 26 squalifiche ascrivibili alla Norvegia. Degli altri Paesi, nessuno si è spinto oltre quota 10, sempre riportando il dato condiviso da Ambesi.