Ivrea, ancora ladri alla Club house del rugby. Stavolta nel bottino c’è anche un televisore
ivrea. Era passato solo un giorno dall’ultima scorribanda effettuata, nella notte tra domenica 6 e lunedì 7 settembre. Sempre col buio, tra martedì 8 e mercoledì, qualcuno ha sfondato e rubato di nuovo nei locali dell’Ivrea rugby, posizionati dietro al campo sportivo Diego Santi nel quartiere di San Giovanni. Stavolta però il bottino è più grosso e include anche un grande televisore.
Lo scorso weekend era stato pesantemente sfondato, presumibilmente con una mazza, un vetro rinforzato di una piccola finestra sul retro da cui poi sono entrati rubando un po’ di bevande in lattina e qualche spicciolo, pochi soldi per fortuna, solo le monete lasciate in cassa come resto. Dicevamo un giorno soltanto perché la storia si è ripetuta, nella notte tra martedì 8 e mercoledì 9 settembre, con l’ennesima effrazione questa volta più onerosa anche in termini economici. «Hanno forzato, quasi sicuramente con una barra una porta sigillata, chiusa anche all’interno con un lucchetto – racconta sconsolato il presidente del sodalizio eporediese Franco Rosso – hanno rubato lattine e i soliti snack. Questa volta però non si sono accontentati e si sono impossessati anche di un grande televisore. Ci era stato regalato uno schermo ed era decisamente utile alla squadra per l’analisi video dei match disputati. Altri danni sono stati compiuti gratuitamente rompendo alcuni quadri che contenevano maglie da gioco che avevamo collezionato nel tempo. È complicato per noi proteggere e blindare un locale come quello – prosegue Franco Rosso - non avrebbe senso mettere inferriate ovunque, per noi è un ambito sociale e, se dobbiamo difenderci, tanto vale chiudere».
La prima volta sul posto è intervenuta la polizia, la seconda i carabinieri. Le indagini sono in corso. «La speranza - spiega ancora Rosso - è che le telecamere in zona abbiano registrato qualcosa di utile per rintracciare chi, con tanto accanimento, prosegue nella sua opera vandalica verso la club house. Più di tutto mi sento di fare un appello, ora basta non accanitevi con chi cerca di attuare con grandi sforzi una proposta di attività e ci riesce grazie al volontariato e al supporto di tanti, non siamo ricchi e proseguendo così rischiamo di perdere la fiducia e voglia che ancora abbiamo in questa fase così difficile». —
massimo sardo.