Canottaggio, sesto posto per il quattro con PR3 misto alle Paralimpiadi. Ricorso contro la squalifica di Giacomo Perini
AGGIORNAMENTO ORE 14.28
Secondo quanto si apprende dal sito ufficiale della Federazione Italiana Canottaggio, quest’ultima “sta procedendo a un reclamo ufficiale, fornendo i tabulati del telefono di Perini, che ha la sola colpa di averlo dimenticato in barca, per appurare se è vero che è stato trovato ad usarlo“.
Si chiudono in modo amaro per l’Italia le finali del canottaggio alle Paralimpiadi di Parigi 2024: Giacomo Perini, che aveva chiuso al terzo posto nel singolo PR1 maschile, è stato squalificato per aver portato con sé in barca il cellulare ed è stato così privato della medaglia di bronzo. Sesta posizione, invece, per l’ammiraglia azzurra del quattro con PR3 misto.
Nel singolo PR1 maschile Giacomo Perini aveva chiuso al terzo posto in 9’16″38, ma al termine della gara è stato squalificato: accolto il ricorso dell’Australia, che conquista così la medaglia di bronzo con Erik Horrie, inizialmente quarto in 9’23″37. Oro e titolo paralimpico per il britannico Bejamin Pritchard, vittorioso in 9’03″84, davanti all’ucraino Roman Poliansky, all’argento in 9’14″47. Quarta posizione per l’israeliano Shmuel Daniel in 9’36″94, quinto il francese Alexis Sanchez in 9’46″60.
Questa la comunicazione ufficiale con la squalifica dell’azzurro: “Nella finale del singolo maschile PR1, l’atleta dell’Italia è stato trovato ad utilizzare apparecchiature di comunicazione durante la gara, in violazione della regola 28 e dell’Appendice R2, norma della regola 28. Di conseguenza, l’equipaggio è stato escluso dall’evento e viene classificato ultimo“.
Canottaggio, Giacomo Perini ed il quattro con PR3 misto approdano in finale alle Paralimpiadi
Nel quattro con PR3 misto Carolina Foresti, Tommaso Schettino, Greta Elizabeth Muti e Marco Frank, con Enrico D’Aniello al timone, si classificano al sesto posto in 7’15″63. Oro al Regno Unito, primo in 6’55″30, davanti agli Stati Uniti, secondi in 6’58″59, mentre il bronzo va alla Francia, terza in 7’03″11, che brucia al fotofinish per appena 6 centesimi la Germania, quarta in 7’03″17, infine chiude quinta l’Australia in 7’14″78.