Olimpiadi, Italia: è il festival di San remo
TOKYO. ll Sea Forest Waterway si tinge d’oro per l’Italia ed è una prima volta storica. Il merito è tutto di Federica Cesarini e Valentina Rodini. Al termine di una battaglia al fotofinish le due canottiere lombarde (Cittiglio e Cremona) si aggiudicano il doppio pesi leggeri femminile davanti a Francia e Olanda, finite alle loro spalle rispettivamente per 14 e 49 centesimi di secondo. Una medaglia che è la ciliegina sulla torta per un’avventura thriller partita con la positività al covid di Bruno Rosetti a un’ora dalla sua finale del quattro senza, poi terzo al traguardo. La capacità di reazione però è stata perentoria e sono arrivati un oro e due bronzi. Il secondo proprio ieri nel doppio pesi leggeri maschile con Stefano Oppo e Pietro Willy Ruta. «È stata una liberazione, ora posso dire di essere in pace», dichiara Cesarini. «Sapevamo che sarebbe stata durissima e Federica è stata bravissima nel gestire la gara. Gli ultimi cinque colpi non finivano mai! Dopo il traguardo, ho avuto subito la sensazione che fossimo medaglia d’oro, ma c’era incertezza e ho voluto aspettare la conferma del tabellone», le fa eco la compagna di squadra Rodini. Le due sono legatissime. «Valentina è il mio prolungamento, viviamo una simbiosi ed è naturale sia così», spiega Cesarini raccontando poi la tensione delle ultime ore con «l’incubo Covid e la vicenda di Bruno Rosetti che ci ha colpito molto. Eravamo concentrate, piene di adrenalina ma consapevoli di potercela fare a ottenere questo risultato».
Il presidente della Federcanottaggio Giuseppe Abbagnale è soddisfatto della prestazione della squadra. «Siamo venuti a Tokyo con un obiettivo ben preciso: cercare di migliorare il risultato di Rio de Janeiro e a oggi, nonostante tutte le vicissitudini in cui siamo andati incontro, abbiamo portato cinque equipaggi in finale e di questi, per la prima volta, due femminili – spiega – abbiamo vinto un oro storico con il doppio Pesi Leggeri femminile e due bronzi maschili con il quattro senza e il doppio Pesi Leggeri. Medaglie che potevano essere anche di colore diverso».
Secondo Abbagnale «il movimento femminile è in crescita, speriamo che questa medaglia dia ancora quel piccolo spunto per sdoganare quel concetto che vede la canottiera una donna muscolosa, sformata dal punto di vista fisico, come si vede sono fisici normali, belli da vedere, quindi speriamo nell’abbattimento dell’ultimo tabù per incentivare e incrementare il movimento».
Nella giornata delle ragazze d’oro arriva anche un bronzo di grandissimo peso specifico per merito di Stefano Oppo e Pietro Willy Ruta, arrivati ai Giochi con una striscia di risultati importanti, duello con Repubblica Ceca e Irlanda su tutti con la Germania inizialmente davanti. Al passaggio dell’ultima frazione l’Irlanda è prima mentre la Germania e l’Italia si dividono le altre due posizioni da podio.
Finale intenso per le tre imbarcazioni con l’Irlanda che si impone vincendo l’oro mentre la Germania dopo un duello all’ultima palata si piazza seconda per l’argento e l’Italia è medaglia di bronzo. Anche questo storico, visto che mancava da Sydney 2000. —