Morto Mauro Nassiz, pioniere dell’hockey isontino

GORIZIA. Un cuore grande che batteva per le grandi passioni. Fossero lo sport, con i pattini ai piedi, o le automobili, quelle con il simbolo del Biscione soprattutto, per una vita al centro della sua professione. O ancora la famiglia, e poi le amicizie, quelle vere. Il cuore è quello di Mauro Nassiz, autentico simbolo dell’hockey su pista goriziano, che si è fermato per sempre lasciando un vuoto enorme e tanta tristezza in chi l’ha conosciuto e nelle tante persone che gli volevano bene, a partire ovviamente dalla moglie Elisabetta, il figlio e le due figlie. Classe 1961, Nassiz aveva sessant’anni, e da tempo ormai non stava bene. La notizia della sua morte si è diffusa rapidamente in città, proprio perché sul territorio – e non solo nel capoluogo isontino – Mauro Nassiz aveva avuto modo di farsi conoscere e apprezzare da moltissime persone, grazie al suo carattere gioviale e disponibile, ma anche e soprattutto per via delle sue gesta sportive. Perchè Nassiz è stato uno dei veri protagonisti del grande hockey su pista a Gorizia, con la squadra che dagli anni Settanta in poi è stata spesso tra le realtà più importanti della massima serie italiana. Difensore dal grande talento, ha giocato anche a Pordenone – con l’allora squadra marchiata Tv Color Stern, nella quale Nassiz ha giocato anche una finale di Coppa Italia, giungendo pure in semifinale di Coppa della Coppe – e Trieste. Trovando sempre il modo di farsi amare, ovunque sia stato. “Mauro è stato uno dei pionieri e dei promotori di uno zoccolo duro di giocatori che poi ha proseguito a lungo la tradizione dell’hockey in città – lo ricorda commosso Tonino Lepore, amico d’infanzia e poi compagno di squadra -. Fu lui a far avvicinare me e molti altri a questo sport. Ma al di là delle qualità del giocatore, io ora penso soprattutto all’uomo: Mauro era una persona splendida, alla mano, sempre disponibile. Uno di quegli amici su cui si poteva contare”. Non a caso in queste ore le chat degli ex giocatori di hockey della regione sono piene di messaggi colpiti e profondamente addolorati per la scomparsa di Nassiz. Che, però, era conosciuto anche per la sua passione per le quattro ruote, Alfa Romeo soprattutto. Una passione fatta professione, visto che per una vita Mauro Nassiz ha lavorato nelle concessionarie dell’Isontino: quella Alfa Romeo di Mariano del Friuli, poi come direttore responsabile della concessionaria Lucioli di Gorizia, e infine per il gruppo De Bona, dove molti clienti e appassionati lo ricordano ad esempio nei giorni del lancio in grande stile della nuova Giulia. Perchè lo stesso impegno e la stessa disponibilità verso i compagni che metteva in campo, con i pattini ai piedi e la stecca in mano, Nassiz li profondeva nel suo lavoro, pronto a consigliare e assistere gli automobilisti. Mercoledì 25 agosto la città lo saluterà per l’ultima volta, con il funerale fissato alle 11 nella chiesa parrocchiale di Lucinico.