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Giugà per la Cassoeula

C’è una cosa che accomuna tutti gli sportivi dilettanti, oltre al trasporto per la disciplina che praticano: l’amore per le situazioni conviviali e per quel momento post esercizio fisico in cui si mettono in movimento i muscoli della masticazione e della digestione.

Nel rugby lo hanno chiamato Terzo Tempo. Nella letteratura se ne occupato perfino lo scrittore statunitense John Grisham che, qualche anno fa, ambientò un suo romanzo sul football americano a Parma e lo intitolò Playing for Pizza, per spiegare quanto uno sport miliardario negli USA, da noi potesse essere visto solo come un modo per stare insieme e ritrovarsi al termine dell’allenamento o della partita per mangiarsi una pizza e farsi quattro risate in compagnia.

Nel golf la tradizione della diciannovesima buca è abbastanza conosciuta nei circoli di tutto il mondo, ma noi dell’AIGG, che possiamo definirci certamente un passo avanti, siamo andati oltre e, in una delle ultime giornate clementi dell’autunno brianzolo, gh’emm giugaaa la Cassoeula Cup.

Decisamente poco importante è stato il risultato della competizione che, per onore della cronaca, si è svolta sul percorso 9 buche (par 32) del Golf Club Antico Borgo di Camuzzago, a Bellusco in provincia di Monza Brianza. Molto più interessante è focalizzarsi sull’insieme di una giornata passata in amicizia da una trentina di soci dell’associazione, che si sono ritrovati anche per onorare la memoria di Anna e Carlo Coscia, indimenticati soci dell’AIGG.

Dei risultati pseudo sportivi vi dirò più avanti, prima voglio raccontarvi del campo, della perfetta preparazione dei fairway e dei green che ci hanno accolto, della gentilezza e cordialità dello staff del circolo, che fa parte del Gruppo Colombo, presieduto dal nostro socio Sauro Legramandi, che ha organizzato tutto alla perfezione, addirittura inserendo le nostre 9 buche, in un’altra gara già precedentemente organizzata. Dopo esserci scaldati su un campo pratica che farebbe invidia a quello del Jumeirah Golf Estates di Dubai, dove recentemente si è conclusa la Race, il nostro apporto tecnico al golf mondiale non è certo stato di quelli da riportare sugli annali golfistici, però qualche buono score è balzato agli occhi e a vincere la classifica netta è stato il giocatore di casa Domenico Calcagno, seguito da una coppia di prestigiose firme che rispondono ai nomi di Matteo Camillo Dore e Maurizio Losa; primo sul lordo Stefano Nava, che ha abbandonato il dorato esilio sardo per risalire in “continente” e  partecipare alla tanto declamata merenda a base di cassoeula che da lì a poco si sarebbe consumata…

…e infatti, dopo le premiazioni, effettuate nel circolo brianzolo, con la consegna dei consueti e fortemente ambiti pacchi arancioni forniti dal nostro main sponsor Galbusera, l’allegra truppa si è spostata di una trentina di chilometri verso sud: presso la Cascina di Mezzo di Liscate. L’agriturismo, di proprietà della famiglia Pirola, rappresentata da Elena, compagna del nostro socio Massimo Calamo, si trova nella campagna lombarda nei pressi della nuova tangenziale esterna.

L’obiettivo era raggiunto: la tavola imbandita ci aspettava, non prima di aver giocato ancora a golf.
Una veloce gara (a premio sono andati Stefano Cazzetta, Michela Moscon, Renato D’Argenio, Silvia Audisio, Claudio Razzini e Matteo Camillo Dore) di putting green, sul green sintetico allestito nel cortile di casa Pirola-Calamo e poi tutti con le gambe sotto la lunga tavolata allestita nel salone ristorante, per assaggiare le prelibatezze preparate dalla cuoca Maria Pop.
Tra una risata e un complimento per i tre putt alla buca 3; il ricordo di una trasferta insieme e una giocata al caldo degli emirati; tra una richiesta di notizie sul calendario della stagione 2026 e il racconto di aneddoti del passato, come di incanto sono apparsi sul tavolo i salumi della cascina con verdure in agrodolce e focaccia fatta in casa; poi il miglior cotechino del mondo (a mio insindacabile giudizio, ma credo che se passassero alla Cascina di Mezzo i migliori critici enogastronomici del pianeta non potrebbero avanzare il benchè minimo dubbio); ravioli di brasato fatti in casa con burro fuso, salvia e pancetta croccante; coppa di maiale al forno con patate e, infine, sua maestà la protagonista della giornata: la polenta con Cassoeula.

Che dite? Val la pena giugà per la Cassouela?

CASSAOEULA CUP

GOLF CLUB ANTICO BORGO DI CAMUZZAGO – 9 Buche – 19 Novembre 2025

I PREMIATI

1° LORDO: Stefano Nava (Is Molas) 14. NETTO: 1) Domenico Calcagno 23; 2) Matteo Dore 17; 3) Maurizio Losa 17.

LA CLASSIFICA

1) Domenico Calcagno 23; 2) Matteo Dore 17; 3) Maurizio Losa 17; 4) Stefano Nava (Is Molas) 17; 5) Massimo Calamo 17; 6) Michela Moscon 17; 7) Claudio Razzini 17; 8) Renato D’Argenio 16; 9) Elena Pirola 15; 10) Maurizio Trezzi 15; 11) Donatella Colombo 15; 12) Gianni Piva 15; 13) Sauro Legramandi 14; 14) Alberto Carpinetti 14; 15) Stefano Nava (Cansiglio) 14; 16) Silvia Audisio 14; 17) Massimo De Luca 14; 18) Elena Jannaccone 12; 19) Stefano Cazzetta 12; 20) Michele Gallerani 11; 21) Dario Bartolini 10; 22) Benito Russo 8.

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