Golf: Aaron Rai conquista Abu Dhabi al playoff. Laporta e Pavan mancano Dubai
Si è concluso l’Abu Dhabi HSBC Championship, il torneo dei migliori 70 della Race to Dubai sul DP World Tour. A portare a casa il torneo è Aaron Rai, con una performance d’autore. Per l’inglese successo molto pesante, che lo riporta nei primi 40 del mondo (sarà numero 39). La prima buca di spareggio gli è sufficiente per conquistare un evento che ha meritato, grazie a un gioco fatto di grande stile e forma prolungata lungo tutti i quattro giorni.
Non può poi definirsi davvero deluso Tommy Fleetwood, l’altro uomo della doppietta inglese, perché il suo contemporaneo -25 è comunque da rimarcare per l’altissimo valore, a conferma di un’annata che lo ha ancora una volta consacrato tra i grandi nomi del golf mondiale. Terza posizione per il danese Nicolai Hojgaard, che finisce a -24 con il suo -5, e per Rory McIlroy, che s’inventa una rimonta straordinaria con un eagle, otto birdie e uno spettacolare -10. Non basta per la vittoria, e nemmeno per il playoff, ma per qualche momento il nordirlandese ci ha sperato.
Quinti a -22 il neozelandese Daniel Hillier e l’inglese Richard Mansell (anche lui grande con il -9 odierno); settimi a -21 lo spagnolo Nacho Elvira e l’inglese Andy Sullivan, noni a -20 l’inglese Marco Penge, lo spagnolo Angel Ayora e lo scozzese Robert MacIntyre. Tutti molto bravi gli ultimi citati: per i primi due score odierno di -9, per il terzo di -7.
Il migliore degli italiani è Andrea Pavan, che riesce a chiudere nei primi 60 la Race to Dubai (al 59° posto per la precisione): per lui oggi -5 e in totale -15, con il 23° posto assoluto al fianco di gente come Ludvig Aberg e Rasmus Hojgaard. Francesco Laporta per qualche decina di minuti sogna i primi 50, e dunque l’approdo a Dubai, poi cala ed è 32° a -14 con il -3 di oggi. Finisce così 55° nell’ordine di merito, e anche con le rinunce attuali non riuscirebbe ad entrare di pochissimo.

