Modry Las, tra golf e natura nel cuore della Polonia
Aperto nel 2009, il percorso di Modry Las, (18 buche, 6.305 m., par 72) progettato dal “Cavaliere nero”, Gary Player, è subito balzato ai vertici delle classifiche dei migliori campi da golf nel Vecchio continente. Dal 2014 in poi è stato nominato per ben sette volte migliore golf resort della Polonia, grazie alle bellezze naturali e alle sue caratteristiche tecniche.
Nel 2019 è stata inaugurata anche un’ampia clubhouse che ha al suo interno bar, ristorante, sala conferenze, una spa attezzata, un’accademia di golf professionale e undici camere con design minimalista, molto calde ed accoglienti.
Il resort dispone anche di diversi “cottages” e “garden suites”, costruiti nel cuore della foresta a poca distanza dalla struttura principale. Per una immersione nella natura e nella tranquillità, dove c’è la possibilità di soggiornare con la formula “stay&play”.
Artefice di questo progetto è Artur Gromadzki, imprenditore polacco, con una lunga carriera di successo nel mondo della finanza negli Stati Uniti. Colpito anche lui, come milioni di persone, dal ‘virus’ del golf, all’inizio degli anni ’90 ha deciso di voler concretizzare il suo sogno in Polonia: costruire uno dei migliori campi in Europa.
“Abbiamo iniziato ad acquistare i terreni nel 1993, nei pressi della città di Choszczno, per cercare di conservare il paesaggio naturale vicino alla nostra casa d’origine”, racconta Gromadzki. “L’obiettivo era quello di realizzare un golf club che avrebbe fatto parlare di sé. E così ci siamo rivolti a uno dei più grandi golfisti di tutti i tempi, Gary Player, che è rimasto folgorato dal luogo scelto per il progetto. Il risultato? Abbiamo creato un campo capace di entusiasmare tutti i golfisti, dai neofiti agli ‘One digit’”, sottolinea il patron del Modry Las Golf Club, che può vantare anche del marchio “Pga National – Poland”, assegnato a un solo percorso per Paese.
Ma parliamo un po’ del Modry Las. Intanto la location. Ci troviamo a poco più di un’ora di auto da Stettino, capoluogo della Pomerania Occidentale, e dal suo aeroporto, e a due ore e mezzo di auto da Berlino.
Una collocazione che dal nostro punto di vista potrebbe apparire decentrata e non propriamente comoda da raggiungere.
In realtà si trova geograficamente quasi al centro dell’Europa nordorientale. È nel cuore della Polonia, vicino alla Germania e non lontana dai Paesi Scandinavi, quelli Baltici e da Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria e Ungheria.
Una posizione in grado di attrarre golfisti e viaggiatori da buona parte dell’Europa Centro Orientale da dove si può raggiungere facilmente in auto.
Inoltre, Modry Las Golf Resort è un luogo dove si può praticare il golf e allo stesso tempo rilassarsi, immergendosi nella natura e nelle foreste che costeggiano e caratterizzano il percorso.
Per rendere l’idea della bellezza del luogo basta tradurre il nome, Modry Las, che in polacco significa “Foresta turchese”, per i colori e le atmosfere che lo caratterizzano.
Giocare nel percorso ideato da Gary Player è un piacere assoluto. Accanto alla bellezza della natura che riempie lo sguardo e fa bene alla mente e all’anima, il disegno delle buche è piacevolissimo.
Fairways ondulati che nascondono le insidie, come gli ostacoli d’acqua disseminati quasi ovunque, e i bunker forniti di muri verticali a difesa dei green.
Ma gli spazi sono ampi, così come i fairways. I fuori limite distanti. E così, con un po’ di prudenza e senza prendere troppi rischi, anche gli ostacoli più difficili possono essere facilmente evitati.
Per un giocatore di handicap alto le diciotto buche sono certamente difficili ma in definitiva abbordabili. Forse un paio di buche sono un po’ più complesse. O quanto meno sono rimaste nella memoria di chi scrive. Per il numero di colpi effettuati.
La 7, un par 5 di 471 metri dai battitori Gialli, con la bandiera difesa da un laghetto che termina con una parete di rocce poste proprio sotto il green. L’approccio è delicatissimo. Restare corti significa dover andare a cercare la pallina in fondo al lago o in mezzo al bosco, dopo che è rimbalzata sui massi. E addio speranze di un buon punteggio.
Lo stesso si può dire della buca 15. Un par 3 non particolarmente lungo, 139 metri dai Gialli, ma con il green difeso anche qui da un ostacolo d’acqua con annessa parete di pietre, e da due perfidi bunker. Il risultato potete immaginarlo.
Nel complesso è un percorso divertente che può sicuramente piacere ai giocatori di tutti i livelli. Dai più abili, ai golfisti della domenica.
I giocatori più audaci hanno anche la possibilità di provare l’ebrezza dei tee più remoti, chiamati ‘Black Knight’, in omaggio proprio a Gary Player, ‘il Cavaliere nero’ per la sua abitudine di calcare i green vestito tutto di scuro.
Oltre al percorso di 18 buche, completa l’impianto l’Orli Las, un percorso 9 buche, una sorta di campo da torneo in miniatura, sapientemente progettato per offrire ai giocatori di ogni livello un vero test e dare a tutti l’opportunità di migliorare la propria strategia, in un giro che può durare anche meno di un’ora.
Insomma, un luogo sorprendente e un po’ magico che si trova in un Paese, la Polonia, che certamente non ha una lunga tradizione golfistica alle spalle ma che sembra avere tutta l’intenzione di costruirsela per il futuro.
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