Golf, McIlroy centra la vittoria a Pebble Beach davanti a Lowry. 27esimo titolo per il nordirlandese
27° torneo in carriera per Rory McIlroy che, grazie ad una cavalcata incredibile durante gli ultimi due giorni di gara, si aggiudica l’AT&T Pebble Beach Pro Am con uno score finale di -21. Per il nordirlandese si tratta, appena, del suo secondo torneo in stagione (ha chiudo in T3 il Dubai Desert sul Dp World Tour) e del suo primo, dunque, sul PGA Tour. L’ultima vittoria risale, tuttavia, a poco tempo fa quando si impose nel Dp World Tour Championship a novembre dello scorso anno.
Una vittoria che sa, ovviamente, di magico. Che il 35enne avesse le carte in regola per vincere uno dei più iconici tornei dell’anno si sapeva. Ma riuscire ad aggiungere anche questo trofeo alla bacheca ha qualcosa di speciale. Mai, infatti, McIlroy riuscì a far suo Pebble Beach in tutti questi anni sul tour. Qui mancò il taglio nel 2010 e nel 2018. Finì T9 nel 2019 e 66esimo lo scorso anno.
In seconda posizione, a due colpi di distanza, l’irlandese Shane Lowry, che a -19 e con un -4 nella domenica di gioco è stato anche in testa da solo per qualche buca. Ottima anche la prestazione di Lucas Glover e Justin Rose, appaiati in T3 a -18. 9º, invece, Scottie Scheffler, di ritorno dall’operazione alla mano dovuta dopo l’infortunio a Natale. I suoi 4 giorni (67-70-69-67) lo hanno catapultato nella top 10 per un debutto stagionale che dà fiducia sia a lui che al pubblico.
L’australiano Jason Day continua il suo filotto di bei piazzamenti. Dopo le 4 giornate nella contea di Monterey Day si è ritrovato T13 a -12 con Finau, Eckroat e Novak. Appena dietro, invece, Collin Morikawa a -11. Un campo che alla fine dei conti ha giocato molto facile: 71 giocatori su 80 hanno giocato in par o meglio. Solamente 9, invece, si sono ritrovati sopra il par del campo.
Adesso il maggiore circuito americano si sposterà in Arizona per il WM Phoenix Open. Appuntamento caldo, sia per i giocatori che per i tifosi.