“Con le ruote nella polvere e lo sguardo nel futuro”, il nuovo motto del Giro d’Italia d’Epoca
Si è svolta nella serata di sabato 25 gennaio, nel Salone d’Onore del CONI, la presentazione ufficiale della stagione 2025 del Giro d’Italia d’Epoca, il circuito nazionale delle migliori manifestazioni ciclostoriche italiane che celebra la tradizione e i valori del ciclismo di un tempo.
L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco del mondo sportivo, istituzionale e culturale, unite dall’impegno per la promozione della bellezza, della sostenibilità e della sicurezza sulle strade italiane.
La cerimonia si è aperta con un minuto di silenzio in memoria di Sara Piffer, giovane ciclista della nazionale under 21, vittima di un tragico incidente stradale. Questo momento di raccoglimento ha ricordato l’importanza della sicurezza stradale e della sensibilizzazione sul tema, pilastri fondamentali per il futuro del ciclismo.
.“Questo circuito non competitivo vuole far rivivere i valori autentici del ciclismo, raccontando la storia di campioni come Bottecchia, Girardengo, Coppi e Bartali, ma anche promuovendo una nuova cultura di rispetto e sostenibilità.”, ha dichiarato Michela Moretti Girardengo, presidente del Giro d’Italia d’Epoca.
La vicepresidente Gioia Bartali, nipote del leggendario Gino Bartali, ha aggiunto: “Il ciclismo storico è memoria, ma anche futuro. È un modo per ritrovare il contatto con il territorio, le sue tradizioni e la sua bellezza.”
La stagione 2025, di cui la RAI è media partner, prenderà il via il 16 marzo a Lastra a Signa, in Toscana, e si concluderà a fine ottobre in Romagna. Un percorso che attraverserà l’Italia da nord a sud, toccando regioni come Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto, Umbria e Sicilia, con una tappa internazionale a San Marino e due eventi speciali in Brasile.
Il racconto del Giro d’Italia d’Epoca, grazie a un accordo con ASI per la conservazione del patrimonio veicolare dell’azienda di telecomunicazione, è stato impreziosito dalla storica Fiat 1500 del 1966, simbolo di un’epoca indimenticabile a testimonianza di quanto la RAI abbia sempre dedicato spazio e memoria al ciclismo con mezzi iconici come questa gloriosa macchina, esposta per l’occasione all’ingresso dello Stadio dei Marmi, alla presenza di Tiziana Ribichesu, Vice Direttore relazioni esterne Rai.
La bellezza del ciclismo storico non è solo nelle biciclette d’epoca o nei panorami attraversati, ma anche nell’impegno di una comunità di appassionati che ogni anno lavora per tenere vivo il legame tra sport, cultura e territorio.
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