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Accelerata per la Cittadella del golf a Cherso: previsti alberghi, strade, eliporto e porticciolo

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CHERSO Accelera il progetto che a Punta Croce (isola di Cherso), in località Matalda, prevede la costruzione di due campi da golf, ciascuno da 18 buche e di strutture alberghiere per complessivi 600 posti letto; oltre a strade, parcheggi, reti elettrica, idrica e fognaria, eliporto e porticciolo.

Quello che è destinato a diventare un vero e proprio piccolo villaggio per il golf, che si estenderà su una superficie di 325 ettari, dovrebbe costare 165 milioni di euro e sarà gestito dalla Jadranka, il gigante alberghiero di Lussinpiccolo.

Il direttore di quella che è tra le maggiori imprese turistiche nel Quarnero, Sanjin Šolić, ha reso noto ai media che mesi fa, in luglio, il ministero croato dell'Economia e dello sviluppo sostenibile ha emesso il decreto, basatosi su quanto emerso dallo Studio di impatto ambientale, in base a cui il progetto è accettabile dal punto di vista della tutela dell'ambiente, previo rigoroso rispetto in futuro di leggi e regolamenti in materia.

«Grazie a questo documento – ha riferito Šoljić – si sono creati i presupposti per avanzare la richiesta d'ottenimento del permesso per l'uso di superficie. Rilasciata questa licenza, sarà il turno della stesura del progetto principale e quindi chiederemo il rilascio della licenza edile. Credo che ci vorrà al massimo un anno per i predetti documenti, con la licenza edile che ci permetterà di dare l'avvio ai lavori».

Va detto che sono passati dieci anni da quando Jadranka aveva esposto l'idea di avere un campo da golf e impianti ricettivi, progetto che aveva ed ha l'obiettivo di prolungare e di molto la stagione turistica, facendo arrivare i golfisti nel punto più meridionale dell'isola di Cherso praticamente lungo tutto l'anno.

Nel contesto ci sono voluti quattro anni per emendare il Piano regolatore della Regione quarnerino–montana, il quale in origine contemplava la presenza dell'infrastruttura sportivo–alberghiera nella località di Ustrine, sempre a Cherso. Poi si è optato per Punta Croce, con il lotto di terreno ceduto in concessione nel 2016 dalla Diocesi di Veglia a Jadranka per la durata di 50 anni.

Šoljić ha quindi confermato che probabilmente il progetto verrà supportato da un partner strategico e che l'opera si dividerà in cinque fasi, la prima delle quali contempla l'approntamento dell'impianto sportivo.

«Non mancheranno strutture che andranno ad arricchire il resort, composto da due campi, altrettanti alberghi e 20 ville – ha sottolineato il numero 1 di Jadranka – avremo inoltre una casa del golf e un'accademia del golf, nell'ambito della quale sarà realizzato un piccolo terreno per allenamenti e per coloro che muovono i primi passi in questo sport. Le strade d'accesso saranno due. A quando l'inaugurazione? Difficile dirlo, ma è certo che abbiamo imboccato la strada giusta e l'attesa non sarà lunghissima»

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