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Francesco Molinari: Golf e Coronavirus 4 chiacchiere con Marco Montemagno

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Eccolo il nostro Francesco Molinari in un 4 chiacchere con Marco Montemagno…, ieri pomeriggio è apparso così come un fulmine a ciel sereno una live su YouTube tra il Monty e Francesco Molinari, 4 chiacchiere di golf e non solo molto rilassate e seria come Francesco ci ha sempre abituato !!!

Durante la chiacchierata di oltre 1 ora, Marco e Francesco hanno spaziato su tutto quello che riguarda il golf, lasciando spazio anche a qualche domanda in arrivo direttamente dalla chat e ad altre curiosità di Montemagno, speriamo che anche queste interviste online possano aiutare il golf in Italia a crescere.

Golf e coronavirus come Francesco sta affrontando la cosa ?

Si parte dalla situazione Coronavirus e come Francesco sta affrontando la situazione COVID 19 e lo stop che l’ha obbligato ad inventarsi una pratica in casa, con tappetino per la pratica del putt in salotto, mentre in giardino pratica con una rete giusto per non perdere il vizio dello swing.

Ma Francesco ovviamente non si limita ad utilizzare un tappetino per putt in casa e una rete per pratica in giardino, come potremmo fare noi comuni golfisti della domenica, infatti utilizza un sistema più professionale come può essere un Trackman o un altro launch monitor, per avere dati più precisi sul suo swing, sulla traiettoria della palla e tantissimi altri dati che però possiamo avere anche noi in casa con soluzioni più economiche.

Ma la chiacchierata non si è limitata solo alla situazione Coronavirus e al golf in casa, ma anche a tantissimi altri argomenti interessanti, a partire dalla situazione post COVID, al fatto che il golf richiede un viaggio continuo dei giocatori in aereo, al pubblico e tutto quello che il circuito professionistico richiede.

La giornata tipo di Francesco ai tempi del Coronavirus, prosegue con attività in casa per mantenersi in forma: con pesi, cyclette in pratica il campione torinese si è ricreato una piccola palestra nella sua casa di Londra, ma al mattino Francesco si dedica ai figli aiutandoli con la scuola online e i compiti.

Il pomeriggio Molinari effettua una sessione di 1 ora e 30 dal punto di vista golfistico e un’altra sessione da 1 ora e 30 dal punto di vista fisico, per cercare di mantenere attiva la forma fisica.

L’allenamento tradizionale di Francesco però non si limita solo a sessioni di pratica e di allenamento in palestra, ma anche di allenamento mentale e performance, molto interessante il punto dell’intervista (minuto 9:40) quando fa un esempio di esercizi che ti mettono alla prova mentalmente:

“Un esercizio semplice è tirare un colpo 3 volte e poi giochi il peggiore dei 3 per il colpo successivo. E richiede un livello di concentrazione maggiore.”

Inoltre esercizi di meditazione e di respirazione che aiutano nel benessere generale, anche se non sono legati strettamente al golf.

Il migliore campo da golf per Francesco Molinari ?

Si passa poi a parlare di campi da golf nel mondo e per Francesco il primo in assoluto è certamente l’Augusta National  in cui si sarebbe dovuto disputare il Master proprio in questo periodo, ma che per l’emergenza Coronavirus è stato temporaneamente annullato, un campo magico perché tornando tutti gli anni si crea tradizione e voglia di giocare ogni hanno il Master su questo campo.

Situazione golf Italia vs Estero come siamo ?

In Italia come sappiamo il golf non è così diffuso come accade invece all’estero, nei paese anglosassoni questo sport invece è più radicato nella tradizione e per tanto anche più diffuso.

Secondo Francesco oltre alla tradizione, all’estero viene affrontato come un qualsiasi altro sport, senza problemi di elite mentre in Italia almeno quando aveva iniziato lui a giocare a golf si trattava ancora di uno sport dedicato a pochi. Situazione che negli ultimi anni è un pò cambiata a favore di una apertura al “grande pubblico” anche se i numeri degli altri stati non sono ancora arrivati.

Altro fattore che manca in Italia è la presenza di campi “pubblici” che sono accessibili pagando un fee contenuto e giocando, cosa che invece è presente ovviamente in Inghilterra dove vivono sia Chicco che Monty, rendendo quindi anche più semplice e meno costoso la pratica del golf.

Golf e Fisica strettamente correlati ?

Montemango incalza con la domanda, golf e fisica due scienze che si intrecciano in modo indissolubile ?

Sono pochi i giocatori che studiano in modo approfondito la fisica legata al golf, forse è più la matematica come afferma Francesco a prendere la meglio: considerando numeri, statistiche e altri dati.

Mentre per quanto riguarda la temperatura, il caldo, il freddo, aria, umidità, sono cose che si imparano con l’esperienza e con gli anni passati in campo a giocare, con il caldo la palla farà un 5-6 % in più mentre con il freddo la palla farà un 10% in meno delle distanze solite.

Caddie sono solo dei porta borse ? Molinari ci spiega tutto…

Come afferma Francesco, i caddie non sono solo i porta borse per i giocatori, ma sono un vero e proprio supporto al fianco del giocatore in campo.

Sono l’unica risorsa su cui un giocatore può contare durante il giro del campo, sono coinvolti nella strategia, nella scelta del colpo, della traiettoria, suggerimenti dal punto di vista del vento e del ferro da giocare.

Mentre la tecnologia sul campo da golf durante i tornei non è utilizzabile, per tanto non si può far affidamento a strane congetture come si immaginava Montemagno, è possibile utilizzare la bussola sul campo da golf utile per controllare la direzione del vento (che viene controllato dalle previsioni meteo del giorno prima di partire) in modo da sapere come tirare il colpo.

Dal punto di vista organizzativo, c’è un contratto individuale tra Caddie e golfista, i contratti variano in base alle intese ma percepiscono uno stipendio settimanale che coincide con le settimane dei tornei, in più una percentuale sul montepremi guadagnato durante i tornei che varia in base alla classifica finale.

Il licenziamento può avvenire da un momento all’altro, clausola implicita che è valida da entrambe le parti quindi sia il giocatore che il caddie possono recedere il contratto in qualsiasi momento.

A Francesco ad esempio è successo che un Caddie lo ha abbandonato il martedì di un torneo che iniziava il Giovedì, costringendolo quindi a trovare qualcuno che fosse libero per quel torneo e poi organizzarsi successivamente per un cambio di caddie definitivo.

Il cambio dei caddie non è cosi raro, durante tutte le stagioni ci sono alcuni giocatori che cambiano professionista.

Per la scelta di un caddie, sono molte le competenze che devono avere, come ad esempio essere ottimi strateghi, avere conoscenze sulla psicologia e una parte tecnica perché si occupano di riportare ai vari allenatori cosa vedono in campo, cosa non vedono fare dal giocatore in campo, in modo da fare da tramite per gli allenatori e fornire informazioni utili per migliorare il gioco del professionista.

I caddie sono anche ottimi giocatori di golf ?

Mediamente si tratta di buoni giocatori, non a livello top mondiale, ma sanno come si gioca a golf e conoscono bene il golf per supportare al meglio i giocatori, non è un lavoro semplice da fare ma ovviamente alla base ci deve essere passione per il golf.

Cosa si potrebbe fare per sviluppare il golf in Italia secondo Molinari ?

Sicuramente dei campi pubblici aiuterebbero a sviluppare maggiormente la prova del golf in modo più economico e libero, in Italia la maggior parte dei circoli sono golf club privati supportati da diversi campi pratica che sono fonte di nuovi golfisti, la strada è sicuramente quella ma c’è ancora un bel pò di lavoro da fare…

Quale è il team di un giocatore di golf professionista ?

Per un giocatore di golf professionista, quali sono i professionisti a cui si deve affidare per avere una preparazione completa, si tratta di un team numeroso di professionisti composto dal Caddie che è il primo che citiamo visto che è il supporto maggiore che un giocatore di golf può avere in campo e in campo pratica.

Un allenatore per lo swing e i colpi lunghi e ovviamente un allenatore per il putt che prevede differenti modalità di allenamento e di tecnica, un terzo allenatore per i colpi intorno al green, come ad esempio i colpi dalla sabbia e gli approcci al green.

Poi ovviamente si passa al mental coach o allenatore di performance,  che si occupa di programmare gli allenamenti e fornire nuovi esercizi che aiutino dal punto di vista mentale.

Per quanto riguarda poi il resto del team invece ci sono agenti che aiutano con la gestione degli sponsor, dei viaggi e la parte di business e più commerciale.

Quale è l’allenamento mentale di Francesco Molinari ?

L’allenamento mentale è sicuramente uno dei fattori importanti nel golf, per aumentare l’efficienza del modo con cui pensi in campo, in modo da migliorare la capacità mentale quando si sta affrontando un giro del campo.

Un singolo giro di buche dura dalle 5 ore alle 5 ore e 30 minuti, mantenere la concentrazione per un periodo di tempo così lungo non è di certo semplice, considerando che si tratta di 4 giorni di gara, i tempi lunghi che intercorrono tra un colpo e l’altro, tutti fattori che non aiutano di certo la concentrazione rispetto ad altri sport.

Per questo un allenamento mentale è di fondamentale importanza per Francesco Molinari e per tutti gli altri giocatori professionisti di golf.

Golf e cinema il parere di Francesco

Dalla chat della LIVE arrivano delle domande su alcuni dei più celebri film legati al golf e ovviamente non può mancare una citazione a: La Leggenda di Bagger Vance, Francesco fornisce la sua opinione sul film confermando che pur essendoci molta licenza poetica, c’è qualche elemento di verità come l’importanza del caddie di cui abbiamo già parlato prima.

Un film che se non avete mai visto dovete assolutamente rimediare !!!!

Hole in one e Francesco Molinari

Su YouTube sono numerosi i video compilation con le migliori Hole in One di sempre e Francesco non è stato da meno, in questa intervista anche lui ricorda con piacere quella realizzata al Phoenix Open accompagna da una bolgia da stadio che nel golf è molto inusuale !!!

Ma al tempo stesso ammette che nella sua lunga carriera di golfista, le Hole in One che ha fatto in carriera sono solo 5-6, la prima a 23/24 anni e ammette che ovviamente si tratta di un colpo di fortuna perché è impossibile controllare la precisione fino a quel punto.

Quanti anni può durare la carriera di un golfista ?

L’eta media di alcuni sport ha un’età massima per giocare a livelli professionistici molto bassa, il golf invece come afferma Francesco ha una carriera relativamente lunga, si arriva al professionismo intorno ai 20 anni e si può essere competitivi a livelli professionistici fino a 42/43 anni, se l’integrità fisica ovviamente vi supporta.

L’aspetto fisico è ovviamente molto importante, per tanto è necessario rimanere in forma e allenati per continuare ad essere competitivi anche più avanti nel tempo.

Aneddoti della Ryder Cup di Francesco Molinari

Francesco ne ha giocate 3 di Ryder Cup e ne ha vinte 3, sono molti i ricordi e gli aneddoti che potrebbe raccontare sulle Ryder Cup, sicuramente molte le emozioni in campo ma la festa dopo la vittoria è sicuramente quello che crea quello spirito di gruppo che sono in una competizione come la Ryder Cup si può provare quando ci si trova su un campo da golf.

Ma non solo momenti belli, anche momenti di scazzo che sono rimasti dietro alle quinte della Ryder Cup magari dovuti al rapporto di Team che non è cosa abituale per un giocatore di golf, che solitamente si trova da solo in campo a giocare per se stesso.

Come vive il successo nel golf Francesco Molinari ?

Da sempre Francesco è stato un personaggio schivo, molto riservato, che regalava pochi sorrisi anche nei momenti di vittoria o di grande golf ma questo è Francesco e probabilmente il suo carattere lo ha portato ad arrivare tra i più importanti giocatori di golf al mondo.

Questo però ha comportato anche fama e successo, che di conseguenza ti portano per forza di cose ad aprirti maggiormente verso il pubblico, gli sponsor e molte altre cose che possono arrivare ad invadere la tua privacy personale.

Francesco ammette che non ha mai iniziato a giocare a golf per il successo, per la fama e ancora oggi vorrebbe dire NO a tutto ma ovviamente non è possibile, essendo anche il migliore giocatore italiano sente una responsabilità addosso nel cercare di promuovere il golf e quindi cerca di bilanciare la sua presenza pubblica con la vita privata.

Come si allena Francesco Molinari in palestra ?

Qual’è la tipologia di allenamento che un giocatore di golf professionista effettua in palestra, Francesco Molinari da questo punto di vista afferma che si tratta di un allenamento misto con una parte di allenamento con i pesi, sopratutto per la parte bassa del corpo, gambe e glutei, che sono quelle da cui deriva la potenza dei colpi.

Negli ultimi 20 anni, c’è stato un cambiamento del golf, che è diventato più fisico rispetto al passato mentre quello che ovviamente manca nel golf è la parte di resistenza in quanto camminando non sono necessari esercizi per migliorare la resistenza aerobica.

Vengono fatti però esercizi di potenziamento, per aumentare la lunghezza dei colpi, una parte di allenamento sulla mobilità che serve anche alla prevenzione degli infortuni.

Un misto importante in palestra e con i fisioterapisti, che occupa molto tempo nella preparazione di un giocatore di golf professionista, che non si limita semplicemente al gioco in campo.

La casa di Francesco con una stanza dedicata al golf ?

Francesco ammette che non ha mai sentito l’esigenza di cospargere la casa con cimeli e trofei che in numerosi anni di carriera ha vinto, solo alcuni piccoli richiami in casa, come ad esempio una simpatica Ryder Cup in Lego, che di certo richiamano la passione e il lavoro che hanno fatto di Francesco un campione di golf a livello mondiale.

Ma non ci sono stanze della casa dedicate interamente al golf o un’ossessione completa, anzi per Francesco la casa è un rifugio felice per poter staccare dal golf completamente, certo non in periodo di Coronavirus come abbiamo detto prima.

Cosa mangia o beve Francesco sul campo da golf ?

L’alimentazione sul campo da golf dipende ovviamente dall’orario di partenza del torneo, cioè l’orario a cui si tira il primo colpo dal tee di partenza, che varia dalle 7.00 del mattino fino alle 14.30 del pomeriggio sul Tour, che fa cambiare di molto la programmazione dell’alimentazione in campo.

Solitamente Francesco cerca di fare un pasto 2-3 ore prima di partire per poi integrare in campo con proteine, non molta frutta secca, cercando di stare lontano dagli zuccheri in modo da evitare picchi legati agli zuccheri e ai carboidrati, per uno sforzo così prolungato.

La buca che Francesco Molinari non potrà mai dimenticare

Francesco Molinari nella sua carriera ha giocato molte buche importanti, tra quelle che non potrà mai dimenticare c’è sicuramente quella giocata  per la vittoria dell’Open Championship, l’ultima buca che rimarrà impressa nella sua memoria per sempre.

Francesco Molinari com’è sfidare Tiger Woods

Tiger Woods è una figura mitologica del golf, si potrebbe paragonare a Michael Jordan per il basket, una figura che ha permesso al golf di emergere dai tanti sport e diventare celebre.

Tiger ha fatto molto per il golf in tutto il mondo, è forse il giocatore più forte di sempre che ha collezionato tantissime vittorie e sfondato numerosi primati.

Per Francesco giocare contro Tiger è stato come giocare contro un modello, infatti quando Tiger ha iniziato la carriera professionistica, Francesco aveva 15 anni e quindi lo vedeva come un idolo/modello.

Quando poi Molinari è diventato un professionista all’età di 20 anni, nel 2004/2005, Tiger era il campione imbattibile che è diventato famoso in tutto il mondo e quindi giocare contro di lui l’emozione era difficile da controllare.

Le volte successive poi ti abitui, capendo che è umano anche lui e che sbaglia anche lui, e giochi provando a batterlo come provi a battere qualsiasi altro giocatore di golf.

Quanto un giocatore professionista di golf sente il pubblico in gara ?

Quando si gioca un torneo di golf, il pubblico durante la competizione segue spesso i propri beniamini per tanto per un giocatore avere del pubblico intorno che osserva, incita, tifa può essere sicuramente di aiuto ma dall’altro lato può diventare anche molto pressante.

A maggior ragione quando si gioca dei tornei insieme a giocatori come Tiger Woods, che attirano come un magnete, tantissimo pubblico intorno a se, diventa ancora più difficile giocare un colpo, perché la pressione aumenta.

Per Francesco il pubblico non è un “peso” che si sente particolarmente addosso, il pubblico spesso applaude il colpo e il gesto tecnico, la bellezza del colpo fatto, ci possono essere dei giocatori preferiti ovviamente, in condizioni normali di torneo quindi ci sia abitua facilmente e si gioca concentrati sul colpo.

In competizioni come Ryder Cup o tornei di alto livello come i Masters, la pressione ovviamente aumenta, nella Ryder nello specifico ci sono proprio due fazioni differenti di tifo, per tanto l’atmosfera è diversa. Specialmente quando si gioca fuori casa, si hanno 40/50 mila persone che magari tifano per la maggior parte contro.

Inoltre Francesco riporta l’esempio anche del Masters, in cui ha fatto l’ultimo giro con Tiger, entrambi il lizza per il titolo che poi si è aggiudicato il giocatore americano, in quel caso il pubblico era dalla parte di Tiger e quindi può aver pesato sulla prestazione anche il pubblico.

Golf e materiali da golf come sono cambiati negli anni ?

La domanda di Monty a riguardo i materiali, trovo che sia molto interessante per chi è neofita di golf, infatti molto spesso chi si avvicina a questo sport viene affascinato dalla sacca da golf, da quanto può costare una sacca da golf e da quanta tecnologia si scopre ci sia dietro ad una sacca da golf.

Francesco Molinari all’eta di 8 anni, ha iniziato a giocare ancora con i bastoni di legno passando poi al Titanio, diventando quindi più leggeri e performanti, per arrivare alle ultime tecnologie che si usano adesso in campo, per ottimizzare al meglio le prestazioni di gioco.

Anche nel golf la tecnologia ha sicuramente aiutato molto sia i giocatori professionisti sia anche i giocatori della domenica come noi, che possiamo beneficiare di queste tecnologie per essere facilitati nel gioco.

 

Un’intervista veramente molto molto interessante, di cui vi lasciamo il video qua di seguito e di cui ci piacerebbe discutere sul forum di House of Golf come al solito….

 

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