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What’s in my bag: Bludiscus ecco cosa e perché li porto in sacca

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Con questo What’s in my bag by House of Golf, parte un’idea di condividere in un articolo la VOSTRA sacca da golf spiegando cosa avete messo nella vostra sacca e per quale motivo avete fatto queste scelte, in termini di bastoni, per discutere insieme di costruzione di sacca da golf ottimale e magari trovare modo di migliorare la propria sacca non solo nei bastoni a disposizione ma anche con altri accessori.

Oggi partiamo con la prima sacca da golf di Bludiscus, uno degli storici utenti di House of Golf.

Nome: bludiscus

Gioco dal: 2009, anche se per i primi 4/5 anni la pratica era molto saltuaria e solo negli ultimi anni ho cominciato a praticare con maggiore assiduità

Hcp: 14 (in brusca risalita…. anzi con il nuovo hcp rischio di tornare ricreativo)

Circolo: Golf della Montecchia

Iscritto Hog: 2009

 

Partiamo dalla sacca: Ho una Titleist lightwight cart. Buona sacca, cerniere affidabili, bella capiente, leggera, unico neo: non ha una bella tasca termica. Altro aspetto importante pagata relativamente poco (115,00€). State attenti a fine stagione appena presentano le sacche nuove le vecchie vengono offerte con il 30/40% sui siti UK. Il mio sogno sarebbe una H2no, vediamo se arriva per la prossima stagione…

Carrello: Clicgear 3.0 “targato” Hog. Anni fa siamo riusciti tramite Wedge a fare un acquisto multiplo da uno sponsor che ci ha fatto un super sconto. A quel tempo non ero socio presso un circolo e viaggiavo perennemente con la sacca in auto, quindi il Clicgear rappresentava il massimo in compattezza, ma devo ammettere che adesso non farei lo stesso acquisto.

E’ sicuramente un carello robusto, grande e stabile, ma paga in peso eccessivo e capacità di rotolo. Ho provato diversi altri carelli di marchi, anche molto più economici e devo dire che risultano molto più leggeri da spingere, sia perché hanno dei mozzi migliori sulle ruote, sia perché la posizione della sacca è diversa che per il tipo di ruota con impronte molto più strette.

Bastoni presenti in sacca

Ferri: Miura PP 9003 dal Gw al 4 con shaft Kurocage 70 ir R

E’ il mio terzo set di ferri. Il primo un Taylormade lcg in grafite S preso dal Pro, un set vecchissimo e con una tecnologia ormai passata per il 2009. Poi dopo qualche anno sono passato a dei Taylormade Burner 2.0 in acciao, altra fregatura… diciamo che le teste non erano malaccio, ma gli shaft erano tremendi… più lunghi dello standard molto leggeri per un regular (85gr?), mi trovavo a sparare a destra e sinistra senza alcun controllo quando tutto andava bene tiravo delle bombe senza senso, ma capitava di rado…

Preso dalla disperazione mi rivolgo ad un fitter che collaborava a suo tempo con Hog, il quale mi ha proposto un set di Miura, in un primo momento ho rifiutato perché mi sembrava folle spendere il doppio rispetto ad un set “normale”, poi dopo averli provati un paio di volte mi sono reso conto della differenza che c’era tra un prodotto confezionato per me ed un prodotto commerciale. A quel tempo ero 28 di hcp ora sono 14 e non sento ancora la necessità di cambiarli. Spesso anche nel golf “chi più spende meno spende…

Special Iron: Mizuno Mp-h5 3 con shaft KBS-Tour C-taper: è una “specie” di driving iron, che dovrebbe servirmi per tee shot particolari e per i diversi par 3 lunghi che ci sono nel mio campo, invece, praticamente, lo porto a spasso per il campo. Dovrei fare sui 175/180 metri, ma lo shaft è troppo pesante e spesso perdo 10/15 metri, alla fione fa la stessa distanza del F4…

Ibrido: Callaway apex 2 Kurocage 80 S: sarebbe una bella bomba, in driving range partono dei bei missili, in campo… mi rendo conto che tirare un ibrido da 180 metri dal rough non è il mio forte… meglio due bei ferri senza grosse pretese.

Legno: 3 Taylormade M1 2017 Kurocage 70 S. Probabilmente è il bastone che mi da più soddisfazione in sacca. Sinceramente nulla da dire la riesco a prendere bene quasi sempre e mi regala sempre molti metri.

Drive: Callaway XR 16 Fujikura Pro 62 S. Croce e delizia, posso fare 220/240 metri come cominciare ad incartarmi e non superare i 190… ogni volta che provo altri drive li trovo più lunghi, ma non mi decido ancora a cambiarlo…

Sand: Miura black wedge 56, fido wedge che comincia a consumarsi, ma che non vorrei cambiare mai.

Putter: Scotty Cameron Newport 2.0 Mi sono semprte trovato bene, ma so che ci sarebbero dei modelli che mi potrebbero aiutare, sto cercando di capire quale potrebbe far al caso mio. (Envroll?)

 

Stavo organizzando con Ping una seduta di fitting, nei giorni prima mi ha chiesto di inviargli la composizione della sacca così da preparare la scheda. Commento lapidario di Ping ancora prima di vedere il mio swing ed i miei dati al trackman: “Una prima analisi così….non hai equilibrio in sacca se posso intuire i bastoni che ti danno fiducia sono il legno 3 e i ferri.

Scusa ma come ha fatto???

Sta di fatto che anche senza vedermi ha capito già cosa poteva andare o meno in sacca. Purtroppo il giorno prima di andare a fare il fitting mi sono fatto male  ad una gamba e non sono riuscito ad andare a trovarlo, ma ci siamo ripromessi di vederci a settembre.

 

Altre cose particolari che tengo in sacca

Copri bastoni Per ordine da molti anni ho dei copri bastoni della Stich. A me non sono mai piaciuti i gli head cover delle case dei bastoni e così avevo ordinato dei copri bastoni in USA quando il cambio era molto favorevole. Sono comodi, quasi indistruttibili e mi permettono di riconoscere sempre subito la mia sacca in sala sacche.

Stecche Ho sempre in sacca le stecche di allineamento, mi servono quando pratico, ma ancor di più in campo come stendi biancheria… ci in filo i copri bastoni quando utilizzo i legni, ci infilo il guanto quando c’è caldo cosi si asciuga meglio etc etc

Palla Callaway Supersoft. Uso sempre la stessa palla, nei giri fuori gara delle “lake,” in gara solo palle nuove. A parte nel gioco corto che riesco ad apprezzare la morbidezza del tocco ho cominciato ad usarle dopo un fitting vedendo come cambiava lo spin della palla nel drive, riuscivo a far perdere 300 giri solo grazie alla palla ottimizzando il volo.

Guanti Callaway Dawn Patrol. Ho sempre 3-4 paia di guanti in sacca che alterno, fortunatamente i grip non mi rovinano i guanti e li cambio ogni paio d’anni. Questi della Callaway sono sufficientemente morbidi, certo non sono i Players della Titleist, ma per me hanno un ottimo rapporto qualità prezzo.

Peschino Gotcha. Ogni volto che lo uso i miei compagni restano sorpresi, per praticità d’uso e compattezza

Se avete consigli, suggerimenti o volete fare domande a Bludiscus sulla sua sacca e il contenuto della stessa, rispondete qua sotto a questo articolo e partecipate alla discussione sul forum di House of Golf.

Se volete invece condividere la vostra sacca da golf, per farla diventare una articolo come questo, potete farlo compilando il form presente nella pagina WHAT’S IN MY BAG by House of Golf, sarà un piacere creare un articolo da pubblicare sul sito per discutere insieme della tua sacca da golf, cercare di migliorarla o anche solo confrontarsi con altri giocatori di golf !!!!

A presto !!!

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