Nela: "Gasperini tra i migliori d'Europa. De Rossi al Genoa? Credo si possa trovare bene"
TUTTOSPORT - Sebino Nela , leggendario difensore della Roma , ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna del quotidiano e tra i vari temi trattati si è soffermato sul rendimento della squadra giallorossa e sull'arrivo di Daniele De Rossi al Genoa . Ecco le sue dichiarazioni.
Il Genoa per De Rossi è la prima grande occasione dopo la Roma? «Ha già avuto un'esperienza alla Spal. Spero che inizi qui una lunga carriera. La piazza la conosciamo bene. Credo si possa trovare bene, abituato da 40 anni vissuti a Roma. Va in una piazza molto calda, c'è un grande senso di appartenenza. Si prenderà un po' di tempo per conoscere la squadra».
Gasperini può vincere lo scudetto a Roma, come Liedholm e Capello? «Gasperini lo considero tra i più bravi in Europa. Non esagero. A Bergamo e anche a Genova ha fatto vedere grandi cose. È un allenatore top. Non so cosa potrà fare quest’anno. Il mercato della Roma è stato così così, non credo sia stato accontentato in pieno. Però sta lavorando molto bene con gli uomini a disposizione».
Nella Roma faticano Dovbyk e Ferguson... «E' un problema di tante squadre. Io credo che se la Roma arriverà al quarto posto avrà fatto un grande campionato. Inter, Milan, Napoli e Juventus hanno rose più forti».
Pellegrini rinato, Dybala di nuovo ai box. «Peccato per quest’ultimo infortunio di Dybala. Due giocatori che si sono resi utili finora. Ora vediamo Pellegrini tirato a lucido».
Friedkin e Sucu, due presidenti stranieri e due società differenti. Un po’ di nostalgia per i tempi di Dino Viola? «Stiamo parlando di epoche diverse. Penso agli Anconetani, ai Rozzi. Una volta il calcio era più sostenibile. A metà anni ‘90 la questione si è complicata. Ora ci sono i fondi, molti presidenti americani. Sono finiti i tempi di Berlusconi e Moratti, dei grossi imprenditori. Io ho giocato quel calcio, sono stato bene».
Da anni vive a Roma. Esiste davvero tutta questa differenza con Genova? «Roma offre più opportunità. È bellissima, meravigliosa. Forse la più bella città del mondo, un bel clima e si mangia benissimo. E non è una piazza difficile. Io mi arrabbio quando sento dire che qui non si può vincere. Qui si vince come dalle altre parti se le società mettono mano al portafoglio. Guarda caso, quando i presidenti lo hanno fatto lo scudetto è arrivato».

