Basta filosofia e chiacchiere: rivogliamo il calcio vero all’Italiana
di Vincenzo Letizia
Il calcio italiano sta attraversando una fase di profonda confusione, alimentata non dalla mancanza di talenti, ma da un eccesso di analisi, teorie e imitazioni di stili stranieri. Troppi “annusatori” e sedicenti “filosofi del pallone” occupano panchine e studi televisivi, parlando di possesso sterile e passaggi marginali, dimenticando l’essenza stessa del gioco: vincere.
L’Italia ha costruito la propria storia con un calcio chiaro e riconoscibile: difesa solida come il cemento, contropiede rapido e letale, gioco pragmatico e senza fronzoli. Era questa l’identità che ci ha permesso di conquistare Mondiali e titoli prestigiosi. Oggi, invece, sembra che l’obiettivo sia replicare stili stranieri, inseguendo mode tattiche senza radici nella nostra cultura calcistica.
Il nostro paese non ha bisogno di teorie astratte, ma di allenatori con personalità, capacità di prendere decisioni coraggiose e di far emergere il carattere dei giocatori. Serve chi sappia trasmettere disciplina e orgoglio, riportando il calcio italiano a valori concreti e riconoscibili a livello internazionale.
Non possiamo più permettere che la nostra identità venga sacrificata sull’altare della “filosofia del pallone”. Il calcio è prima di tutto emozione, concretezza, vittoria. È ora di tornare alla sostanza: una squadra che sappia difendere, attaccare con intelligenza e sorprendere gli avversari con astuzia, come la nostra tradizione insegna.
BASTA CHIACCHIERE. BASTA TEORIA. RIPRENDIAMOCI IL CALCIO VERO.
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