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Ange-Yoan Bonny, il silenzio di un campione

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Ange-Yoan Bonny, per i compagni e i tifosi semplicemente e italianamente Angelo, è la lieta novella di questo inizio di stagione nerazzurro. Arrivato dal Parma, perchè fortemente voluto da mister Chivu, si sta ritagliando uno spazio importante nell’Inter 2025/2026. Uno spazio destinato a essere non solo di comparsa

Ange-Yoan Bonny, l’umiltà prima di tutto

Ripensate, o provate a farlo, all’anno scorso. Ancor prima dei numeri, che nel calcio sono tutto o quasi, pensate all’atteggiamento a volte avvilente degli attaccanti di riserva. Si quei tre: Taremi, Arnautovic e Correa capaci di arrivare a sfinire le resistenze di uno stadio intero voglioso di non prendersela con loro, ma che, inevitabilmente, finiva con il farlo perchè spazientito dai loro atteggiamenti.

Ecco, ora tornate al presente. Pensate a questo ragazzo arrivato da Parma, ma di origine e animo francese. Pensate alla sua giovane età, ma anche e soprattutto all’umiltà e alla voglia di mettersi in gioco che ne costituisce il rendimento in ogni singola partita, oltre che, in ogni allenamento. Mai una smorfia di fronte ad una panchina o di fronte ad un rimprovero. I cattivi atteggiamenti cancellati da quella voglia matta di gonfiare la rete e di mimare, ogni volta, quel pirata che oramai ha fatto breccia nei cuori dei tifosi. Vi sentite meglio adesso? Bé, credo che chiunque, di fronte a questo scenario che vi ho paventato si sentirebbe meglio al vostro posto

Ange-Yoan Bonny, per i compagni Angelo, ha messo l’umiltà al primo posto e con questa caratteristica umana ha trovato subito un posto da protagonista nello scacchiere e nello spogliatoio di Christian Chivu. Chissà quanti avevano storto il naso al nome del neo-acquisto Bonny. Siamo sicuri che altrettanti all’11 novembre hanno inevitabilmente cambiato idea di fronte alle qualità umane, (e non solo), messe in campo dal francese. Un’autentica manna dal cielo pensando al passato

Numeri da top

Di pari passo con l’umiltà del ragazzo, c’è la bravura del giocatore capace di farsi trovare pronto quando chiamato in causa. Nel gioco del parallelo con ciò che è stato, vi ricordate l’attacco dell’Inter nel periodo d’assenza di Thuram? Quest’anno, invece, vi siete resi conto che il numero 9 nerazzurro è mancato dal 30 settembre fino alla partita con il Kayrat? Già, Thuram non ha mai cambiato maglia. Non è mai passato dal 9 al 14. Al suo posto in campo c’era un altro ragazzo con una fame da top

 Sono undici le presenze stagionali di Bonny. In queste 11 presenze, per un totale di 411′, c’è tutto quanto possa servire ad un allenatore. Il lavoro prezioso in fase di non possesso, ma anche in fase di possesso. Bravo nel far salire la squadra, difficilmente giocandogli palla addosso ne perde il controllo o il contatto visivo e fisico. Sfrutta la sua fisicità per far salire la squadra e con la sua qualità, e la sua intraprendenza, riesce a creare superiorità sfondando le linee nemiche. Una sorta di cavallo di troia, ma che oltre alla quantità possiede anche una discreta qualità. Mica male

Dopo tutto questo, che già di per sé basterebbe per dare un colpo di spugna al passato, ci sono i numeri e anche quelli, signori, non mentono. 4 gol e 4 assist. In termini cestistici si direbbe doppia. Rimanendo al calcio parliamo di un rendimento di un gol, e un assist ogni 102′ giocati con una media voto complessiva di 6,5. Media che, ovviamente, per gli appassionati di fantacalcio si alza esponenzialmente. Qualcuno potrebbe dire che tutto questo è poco. O è un gufo o si merita Arnautovic vita natural durante.

La preziosità per il futuro

Dopo la sosta per le nazionali, l’Inter comincerà un tour de force che dirà tanto delle sue ambizioni in campionato ed in Champions League. Milan, Atletico Madrid, Pisa, Venezia(Coppa Italia) e Como, (solo per citare le prossime 5), sono partite che indirizzeranno la stagione e introdurranno la Beneamata in un dicembre che vedrà anche Liverpool e Supercoppa Italiana, mica male come programma

Ecco, rispetto all’anno scorso, Chivu potrà contare sull’apporto di un ragazzo francese arrivato da Parma con qualche perplessità, ma che sta conquistando tutti a suon di gol. I compagni lo chiamano Angelo, i tifosi preparano il coro e Chivu se lo gode. Ange-Yoan Bonny, l’elemento prezioso che saluta il passato

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