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“ON AIR!” – ROSSI: “Ho la forte sensazione che la Roma arriverà quarta”, TORRI: “Sozza un altro Taylor, danno da 50 milioni”, PES: “Episodio pesantissimo”, ORSI: “Konè simula, il VAR sta lì per quello”

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Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore. Buon divertimento!

David Rossi (Rete Sport): ” Io vi dico due cose: la prima è che non sono per niente devastato o disperato dopo la sconfitta di ieri. Dagli incastri che ho in testa per le prossime partite, pareggiare o perdere non avrebbe fatto una grandissima differenza. Sulle conseguenze di questo risultato sono molto meno pessimista di quello che sento in giro…Se si mantenesse intatta la lotta per non retrocedere, il Venezia contro la Juve non deve perdere. Della Lazio sono relativamente preoccupato. Quello che mi preoccupa è il sesto posto che significa Conference. La seconda cosa è che ho la forte sensazione che la Roma arriverà quarta in campionato, che farà sei punti, che la Lazio non vincerà a Milano e che la Juve col fiato corto a Venezia potrebbe farsi scappare il risultato che ci serve…”

Gianluca Piacentini (Rete Sport): “Il Var è diventata moviola in campo, perchè tanto i protocolli non vengono rispettati. Sul rigore si può discutere, ma nel momento in cui l’arbitro fischia per un contatto di gioco, ci hanno sempre detto che l’entità del contatto è una valutazione di campo. E invece interviene il VAR, falsando per l’ennesima volta il risultato di una partita… Ma non è ancora finita, ci sono altre due giornate…”

Roberto Bernabai (Rete Sport): “E’ assolutamente condivisibile il senso di scoramento: io per primo avevo creduto che la Roma sarebbe riuscita a battere l’Atalanta. Ma ci tengo a sottolineare l’impresa straordinaria fatta, e dei valori ci sono: non buttiamo tutto dalla finestra. A parte che ancora non è finita, ma soprattutto manteniamo un certo equilibrio. Non si riparte da zero, ma da una base…Paredes scomparso? Il fatto che stia sempre a parlare del Boca e che vuole portarsi dietro Dybala può aver indispettito Ranieri, che magari ha visto il ragazzo distante e non più sul pezzo…”

Tiziano Moroni (Rete Sport): “Se Hummels diventa solo un nome e Celik deve tirare la carretta giocando titolare, se a centrocampo Paredes diventa un nome e Cristante torna a giocarle tutte, se in attacco Shomurodov diventa titolare, evidentemente questo salto di qualità tu ancora non lo hai fatto rispetto agli anni scorsi…Se la Roma dovesse arrivare quinta o sesta, siamo sempre là…”

Mario Corsi (Tele Radio Stereo): “Ranieri ha ragione tutta la vita sul VAR, se c’è contatto non deve intervenire, anche se il rigore non c’era. L’altra cosa su cui ho da ridire è quel calcio d’angolo che andava battuto alla fine. Ranieri era una furia e io sto con lui tutta la vita: se c’è un regolamento, va rispettato. Quante volte abbiamo chiesto il VAR e non ce lo hanno concesso per questi motivi…Ora sta ai tifosi se è stato fatto tutto a tavolino perchè la Roma non deve andare in Champions. La Roma però ora non deve arrendersi: io questa Juve che vince le ultime due partite non ce la vedo…”

Paolo Cosenza (Tele Radio Stereo): “Il contatto di Pasalic su Konè visto a velocità normale è rigore, poi lo vai a rivedere e..beh, se mi avessero dato contro un rigore così io mi sarei avvelenato…”

Lorenzo Pes (Tele Radio Stereo): “Ieri abbiamo assistito a qualcosa di difficilmente spiegabile. Sul fatto che quello possa non essere rigore, lo posso anche condividere. Il tocco c’è, e Marelli come al solito cambia quattro versioni a serata, questo alla fine confonde gli spettatori. Ci hanno detto che il VAR non si interviene sull’entità dei contatti. Lì Sozza ha la visuale libera, è molto vicino all’azione, e da dietro si vede meglio il contatto. Se fischi rigore, non mi spiego perchè interviene il VAR. Lì sul 2 a 1 la stagione cambia. E’ un episodio pesantissimo…”

Alessio Nardo (Tele Radio Stereo): “Restano due partite insidiose, ma col Milan che giocherà una finale di Coppa Italia devi vincere, e poi devi fare risultato sul campo di una squadra in vacanza da tre mesi. Se la Roma fa sei punti, almeno quinta secondo me ci arriva, e quello deve essere l’obiettivo, centrare la qualificazione in Europa League. Poi penso che arriverà l’annuncio del nuovo allenatore. E un’altra cosa che andrà chiarita è il ruolo di Ranieri, ed è una cosa molto importante: la sua figura è importante, ieri parla da dirigente, alza la voce e difende la Roma. Questa figura qui è fondamentale, e io spero che anche l’anno prossimo possa essere così incisivo…”

Piero Torri (Radio Manà Manà Sport): “Si può discutere della partita, dell’interpretazione della gara della Roma, del pari arrivato con un pizzico di fortuna e di come poi la Roma abbia avuto anche la possibilità di chiudere il primo tempo in vantaggio. Nel secondo tempo la partita era in equilibrio, anzi forse era stata più pericolosa la Roma… Di perso definitivamente non c’è nulla: se la Roma fa sei punti, poi vediamo che succede. Il Venezia sicuramente starà in corsa per la salvezza l’ultima giornata, e lì la Juve se la deve giocare. Ma rinviamo tutti i discorsi alla prossima giornata. Il rigore? Io vi chiedo: a metà campo quel fallo lo fischiano o no? Questo è un altro danno da 50 milioni, è un altro Taylor…”

Daniele Lo Monaco (Radio Romanista): “Secondo me Shomurodov non può essere la seconda punta di una squadra che mira ad arrivare in Champions. Poi per mille motivi hai scelto di tenerlo a gennaio, ma secondo me è una scelta che indica che quella squadra lì non può avere ambizioni massime. Shomurodov per me non è uno da grande squadra… Su Dovbyk mi chiedo, che giocatore vogliamo? Per me è un bomber da area di rigore, non ti serve ad altro. Sa giocare di sponda, lì ti può dare una mano. Ma se pensi che possa essere in grado di rifinire, di fare il colpo di tacco, o il mezzo pallonetto, quella roba lì non è Dovbyk. Se viene Fabregas e gli chiedi se vuole Dovbyk, ti dice di no. Se arriva Conte, magari invece ti dice sì per il suo tipo di gioco. Quello che discuto è quando sento dire che Dovbyk è una pippa: non è per niente una pippa, è un gran giocatore, è un bomber, ma con delle caratteristiche molto precise…”

Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Il rigore su Konè? Mandami due a uno, poi te ne accorgi che aria tira…Ieri sera hanno disconosciuto quello che dice il protocollo. Hanno fatto una cosa che non esiste da regolamento! Questi non sono capaci di interpretare un articolo loro: ma cavolo, non ci vuole uno scienziato…e infatti ieri Marelli è stato zitto, perchè non aveva risposta…”

Nando Orsi (Radio Radio): “Il Var è la moviola in campo? Ma quella è la sua funzione: evitare che vengano assegnati rigori per simulazioni come quella di ieri. Ma come ci arrabbiamo quando vediamo giocatori che si buttano per terra, e quella di Konè è una simulazione!…Ieri sera sono andato a letto pensando “sai domani che fanfare…“…”

Gianni Visnadi (Radio Radio): “Quello non era rigore, ed è giusto non assegnarlo. Come fa a essere rigore quello? Il protocollo dice che si deve intervenire in caso di clamoroso errore, e quello è un clamoroso errore…E’ chiaro che è Konè ad andare contro la gamba ferma in mezzo al prato…”

Stefano Agresti (Radio Radio): “Sul fatto che quello sia un chiaro ed evidente errore il dubbio rimane. Diciamo che è più un non-rigore che un rigore, ma definirlo un errore chiaro ed evidente mi sembra eccessivo. Non è un rigore, ma non è nemmeno un rigore inesistente…”

Redazione Giallorossi.net

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