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Ricette Napoletane di Carnevale: il Migliaccio!

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Ricette Napoletane di Carnevale: il Migliaccio dolce, nel post a cura di Napoli Fans!

di Carla M. Berlingieri

Cari Amici di Napoli Fans, eccoci di nuovo insieme per scoprire tutte le tradizioni di Carnevale a Napoli. Oggi vogliamo concentrarci sulle tradizioni culinarie che non possono mancare sulle tavole partenopee. Vi abbiamo già svelato, nei precedenti post, tutti i segreti della ‘Regina del Carnevale’, ossia la Lasagna Napoletana e delle Braciole Napoletane cotte nel Ragù.

Vogliamo continuare la nostra ‘carrellata’ a proposito delle ricette napoletane di Carnevale con il famoso Migliaccio, un semplice dolce a base di semolino, ricotta e zucchero.

In questo nuovo post vi sveleremo quindi l’origine e la ricetta di questo dolce molto famoso della tradizione carnascialesca napoletana: bentornati sul nostro portale!

Cos’è il Migliaccio di Carnevale?

Il Migliaccio Dolce è una ricetta tipica del Carnevale partenopeo. Si prepara, di solito, per il Martedì Grasso ed è diffuso in tutta la Campania. 

In origine il Migliaccio era una torta con miglio (da cui prende il nome) e sangue di maiale. Questo alimento veniva inserito spesso anche nei piatti contadini poiché nutriente, energetico e, quindi, di aiuto nell’affrontare meglio le fatiche della campagna. Solo alla fine del 1700, la preparazione di questo piatto fu sostituita da semolino, ricotta, zucchero, latte, uova e burro.

Migliaccio: etimologia e origini

Il Migliaccio Napoletano ha origini medievali, probabilmente sin dall’anno Mille. La parola deriva dal latino ‘miliaccium’, che indicava un tradizionale pane di miglio. Nel XVIII secolo, in effetti, questo termine suggeriva una particolare torta contadina tipica napoletana, fatta con miglio e sangue di maiale. Questo ingrediente era, infatti, un alimento tipico delle mense contadine povere. Esso rappresentava un cibo completo, nutriente e in grado di sostenere la fatica dei campi, in cui lavoravano le classi sociali meno abbienti.

La ricetta, però, fu ben presto modificata per volontà della Chiesa Cattolica. Si riteneva, infatti, l’uso del sangue del maiale in cucina una tradizione prettamente pagana. Nonostante la critica e il contrasto clericale, il sangue continuò ad essere utilizzato nella cucina contadina e povera, ad esempio nel Sanguinaccio, impreziosito da cioccolato e spezie.

Fu solo alla fine del Settecento che la tradizionale ricetta fu modificata: il sangue fu sostituito da zucchero, uova, ricotta e la semola prese il posto del miglio, trasformandosi nel dolce, che oggi tutti noiconosciamo. 

Il nostro Migliaccio, nel 1600, venne citato anche da Giambattista Basile, grande letterato, scrittore e funzionario pubblico napoletano. L’autore ne “Lo cunto de li cunti”, quando uno dei protagonisti saluta Napoli, scriveva:

a dio pastenache e fogliamolle, a dio zeppole e migliacce, a dio vruoccole e tarantiello, a dio caionze e ciento figliole”

ovvero “addio carote e bietole, addio zeppole e migliacci, addio broccoli e …”.

Migliaccio Dolce: ricetta tradizionale del dessert delle feste di Carnevale

Come si prepara il migliaccio napoletano? Scopriamolo nelle righe a seguire!

Ingredienti:

  • 500 ml di Latte
  • 400 ml di Acqua
  • 50g di Burro
  • 1 limone
  • 1 arancia
  • Cannella
  • 180g di Semolino
  • Sale
  • 4 Uova
  • 250g di Zucchero
  • 250g di Ricotta
  • 1 bicchierino di Liquore Strega (o Limoncello)
  • Zucchero a Velo.

Preparazione

In una pentola versare il latte, l’acqua, la scorza del limone e dell’arancia, la stecca di cannella, il burro ed un pizzico di sale. Accendere il fuoco e mescolare delicatamente.

Quando il latte è vicino al bollore, togliere le scorzette e la stecca di cannella. Versare a pioggia il semolino lentamente e, intanto, mescolare con una frusta per 3 – 4 minuti fino ad ottenere una crema densa. Spegnere il fuoco e lasciare intiepidire. A parte, in una ciotola, rompere le uova, aggiungere la scorzetta dell’arancia e del limone grattugiato, mescolare con le fruste, aggiungendo lo zucchero e la ricotta. Incorporare al composto ottenuto la crema di semolino poco alla volta, mescolando con le fruste. L’impasto deve risultare liscio e senza grumi. Aggiungere il liquore o il limoncello. Mescolare.

Imburrare leggermente (attenzione a non eccedere con il burro altrimenti il dolce risulterà unto) uno stampo rotondo a cerniera di 24 cm. Versare il composto, livellarlo e cuocere in forno ventilato a 165° per circa 60 minuti o in forno statico a 175° per circa 60’. Terminata la cottura, lasciare riposare in forno per 10’ con lo sportello leggermente aperto. Sfornare e spolverarlo con zucchero a velo!

Conclusioni

Cari Amici di Napoli Fans, Carnevale è alle porte! Non perdete l’occasione di gustare questo dolce tradizionale partenopeo. La preparazione è semplicissima e veloce. Assaggiate anche la versione del Migliaccio Salato. Non ve ne pentirete!

Buon Appetito e Buon Carnevale!

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