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Modena calcio, Tesser: «Gran bella partita, una delle prove migliori»

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Modena calcio, Tesser: «Gran bella partita, una delle prove migliori»

Quando c’era il Totocalcio, fare tredici era il massimo. Anche Attilio Tesser fa capire di aver fatto tredici contro la Fermana. Non solo perché è la 13ª vittoria consecutiva del suo Modena, ma anche perché, secondo il mister, la sua squadra ha giocato una delle migliori partite. E a chi dice che si è trattato di una vittoria sofferta, Tesser replica così. “In pratica Narciso non ha dovuto fare parate su tiri in porta, ma solo uscite alte, visto che la Fermana cercava soprattutto i cross. Non è stata neppure una gara complicata, se non nei minuti finali. Sapevamo di dover affrontare una squadra esperta e molto fisica, che si sarebbe schierata in massa negli ultimi trenta o quaranta metri, ma noi abbiamo continuato sempre con il nostro gioco fatto di fraseggi e già nel primo tempo ci è riuscita qualche imbucata centrale con tanto di palle gol”.

Insomma, a modo suo la Fermana poteva essere una mina sul percorso dei gialli, che però l’hanno… disinnescata nel modo migliore: “Siamo stati molto bravi a evitare le loro ripartenze, nelle quali sono pericolosi, poi nella ripresa si sono un po’ aperti e abbiamo creato tante altre occasioni. Qui c’è l’unica pecca di giornata, perché dobbiamo diventare più cinici e sfruttare meglio le palle gol, altrimenti il risultato rimane sempre in bilico. Ci sarebbe da fare il discorso dei rigori, per me ce n’erano almeno due, se non tre, a nostro favore. In ogni caso questa è stata una delle prestazioni di livello più elevato finora”. Allora neanche la insolitamente lunga sosta ha influito sul Modena? “Un mese di stop è sempre rischioso, ma ho visto una squadra più avanti di quanto pensassi, infatti ho pure ritardato i cambi perché vedevo che avevano tutti tenuta atletica. Ho solo inserito Ogunseye, perché avevamo bisogno di più centimetri”. Note di merito per i due debuttanti: “Piacentini si è inserito bene e il… ragazzino Narciso ha dato tranquillità con quelle uscite alte. Su entrambi comunque non avevo dubbi”. Un sguardo all’immediato futuro e il ricordo di un amico che se n’è andato per sempre: “Ci aspetta un trittico di gare importanti in un settimana, contro la quarta, la prima e la terza e un mese di febbraio con dieci partite. E, dopo, la volata finale, fatta però di tante altre gare. In chiusura voglio ricordare Gianni Di Marzio. Il calcio ha perso un personaggio importante, io anche un grande amico che mi aveva voluto al Venezia”.

 

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