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Gli amici di Federico lo ricordano in campo, il calcio era la sua passione: «Sempre presente, era un leader»

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Gli amici di Federico lo ricordano in campo, il calcio era la sua passione: «Sempre presente, era un leader»

CASTIONS DI STRADA. L’hanno ricordato in campo. Facendo quello che Fede amava di più, giocare a calcio. Perché Federico Codarini, morto a 16 anni nel pomeriggio di sabato 15 gennaio dopo uno schianto con un’altra moto nelle campagne vicino a casa sua a Morsano di Strada, della Cometazzurra di Talmassons era diventato un leader.

Difensore di talento, vivace e determinato lo era dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Ci arrivava sempre con il sorriso agli allenamenti in sella alla sua moto. «In dieci anni ne avrà saltati forse due», ricorda il presidente della società Roberto Toso.

Trattiene le lacrime a fatica perché lui Federico l’ha visto crescere, da quando era un bimbo e giocava nella categoria “pulcini”. «È un dolore che non si può spiegare – dice –. Federico si allenava con gli Allievi e con noi giocano anche i suoi tre fratelli. Vogliamo esprimere la nostra vicinanza alla famiglia a cui ci lega una profonda amicizia. Federico era tra i primi ad arrivare ad allenamento, era sempre presente. Aveva una grande voglia di fare, spronava i compagni, li incoraggiava. Mi sono confrontato con il mister e abbiamo convenuto che è giusto non fermarsi, che il modo migliore di ricordarlo è quello di andare avanti, di giocare, di scendere in campo, di stare assieme come lui avrebbe voluto. Era uno di noi e ci mancherà davvero tantissimo».

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Con il mister Luciano Morettin Federico condivideva la passione per i motori. «Ricordo che quando aveva ricevuto in regalo la sua moto – dice – me l’aveva mostrata con grande orgoglio. Federico l’avevo conosciuto due anni fa e da subito mi aveva colpito la sua grande esuberanza, il suo vivere a pieni polmoni».

«Si distingueva per una forza sia caratteriale sia fisica – prosegue l’allenatore –. Agonisticamente era molto forte, era un giovane esuberante nei rapporti con le persone così come in campo. Ci mancherà perché era una delle colonne della squadra non solo dal punto di vista sportivo. Federico era sempre presente in tutte le attività che facevamo con il suo immancabile sorriso. Mi aveva colpito molto la sua profondità nel porsi certe domande importanti sul senso della vita, le condivideva senza timore. Era bello potergli essere vicino e aiutarlo a diventare grande».

Un dolore che accomuna i compagni di squadra a quelli di classe. L’istituto superiore Malignani, dove il 16enne frequentava la seconda (indirizzo Meccanica, meccatronica ed energia) è in lutto. Come confermano dalla dirigenza scolastica si procederà, eventualmente anche richiedendo l'intervento di specialisti, come è stato fatto in precedenza. Intanto la comunità di Castions di Strada si è stretta attorno alla famiglia Codarini.

Come ha dichiarato il sindaco Ivan Petrucco, «questo è il momento del silenzio e della vicinanza». Non è stata ancora decisa la data dei funerali di Federico, il giorno in cui dire addio a un giovane «brillante e pieno di vita» come l’hanno ricordato gli amici e i professori. Un ragazzo che ovunque andasse sapeva portare con sé la gioia di chi aveva tanti progetti, l’entusiasmo di chi era determinato a raggiungerli.

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