Addio a Vezio D’Incà: figura simbolo del Ponte e del calcio bellunese

PONTE NELLE ALPI. Ponte nelle Alpi piange Vezio D’Incà, figura di riferimento del mondo del calcio del Bellunese. D’Incà è deceduto martedì a 67 anni: lascia la moglie Enza, la figlia Lara (con Giovanni), il fratello Dario.

I familiari, in queste difficili ore, hanno voluto ringraziare la dottoressa Valentina Mares, medico di famiglia, e il personale di medicina ed ematologia dell’ospedale di Belluno.

Da qualche anno Vezio combatteva con una grave malattia. I funerali avranno luogo sabato alle 11 nella chiesa parrocchiale di Polpet.

La scomparsa di Vezio D’Incà lascia sgomento soprattutto l’ambiente della Ponte nelle Alpi calcistica, di cui è stato per decenni una colonna portante, nelle vesti di calciatore prima e di dirigente e preparatore dei portieri poi.

«Se ne va una persona che ha insegnato a tanti il ruolo del portiere nel calcio», commenta ricordandolo Roberto Padrin, presidente della Provincia e per anni giocatore del Ponte, «e la sua scomparsa mi rattrista molto anche per la giovane età. Se ne va una persona con un carattere un po’ burbero all’apparenza, ma che sotto sotto metteva anima e cuore in quel che faceva. Dopo aver trascorso sostanzialmente l’intesa sua carriera da calciatore nel Ponte, Vezio si era dedicato all’attività di preparatore dei portieri, allenando anche nel Cavarzano e nel Longarone, con il fratello Dario che aveva anche in custodia lo stadio. Insomma, piangiamo una persona che ha dato molto al mondo del calcio».