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La grande ripartenza dell’Eccellenza in Sardegna

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C’è entusiasmo e voglia di andare avanti nelle parole dei protagonisti della ripresa dell’Eccellenza.
Il fischio d’inizio del weekend è stato lo spartiacque tra timori, difficoltà, protocolli e il calcio giocato, quello di sempre, quello che mancava da mesi.
La tensione di poche settimane di preparazione e di attesa è evaporata subito, lasciando spazio a una giornata di gare intense, ricche di spunti ed equilibrate, con un plauso generale all’organizzazione e agli sforzi della Federazione, del Comitato e al supporto di FederLab.
Si commenta poco il risultato e tanto la sensazione di “rinascita del pallone”, pur con tutte le difficoltà del momento storico che stiamo vivendo.

“Bellissimo rivivere emozioni che sembravano sopite – afferma il presidente dell’Uri Giovanni Pilo – c’è stata un po’ di sofferenza per le disposizioni, la novità delle procedure da seguire e il clima diverso da quello che conosciamo nei campi affollati dal pubblico. Poi il fischio dell’arbitro ha sciolto l’ansia, abbiamo visto una partita tirata, con tanti giovani e un risultato che ci soddisfa”.
Il mister Paba commenta: “Emozionante è la parola che dico. Rientrare in campo, rivivere il clima di un incontro di calcio. E assistere una bella sfida con due squadre attrezzate, nonostante i 5 mesi di stop, che ci ha portato a una vittoria pesantissima contro una squadra di assoluto livello”.

Celestino Recupito, numero uno del Castiadas: “E’ stata già una vittoria ripartire, un segnale forte sperando di tenere duro fino al 20 giugno, a prescindere dal vincitore finale, e di evitare rinvii e recuperi. E’ il segnale che il calcio riparte con sicurezza e fiducia grazie al gran lavoro della Federazione, tutti insieme mettendo anche in secondo piano il risultato.”
Sensazioni della “prima”? “Rivivere quell’ansia per la ripartenza, quella tensione, vedere la voglia di giocare già dall’ingresso del campo. Tutto questo conta”.
Antonio Prastaro, il mister: “Si sente il peso del blocco nelle gambe e dei mesi di inattività, ma ho visto grande entusiasmo e voglia di fare”

Da Bosa il presidente Calaresu sottolinea il gran senso di responsabilità di tutti per riaccendere il motore dell’Eccellenza: “I ragazzi non aspettavano altro e nonostante le mille difficoltà che abbiamo vissuto siamo pronti a fare e dare sempre il meglio. E’ stato emozionante questo weekend”.
Stesse parole del mister Tore Carboni: “L’adrenalina ci mancava da tempo. Ricominciare oggi è una parvenza di normalità che ci impone di stare attenti tutti a contagi. Sul campo, poi, una partita apertissima, finita in parità, per fortuna senza infortuni nonostante la brevissima preparazione che metteva a rischio la tenuta de ragazzi”.

Anche Stefano Serpi del Guspini plaude la ripartenza: “Eravamo convinti di questa scelta e ci si siamo strutturati per far fronte a controlli e ai protocolli. Il livello tecnico del campionato di Eccellenza è alto, ci sono 8 squadre forti, sarà un bel torneo comunque”.
Il mister Murru racconta come i ragazzi non vedessero l’ora: “Cinque mesi di astinenza dal calcio non sono mai accaduti nella nostra storia. Avevo tante sensazioni prima del fischio d’inizio, si son tutte avverate. Tanta voglia di far bene, per fortuna nessun infortunio, e una gara equilibrata contro una compagine – il Bosa – che si è rinforzata e con cui ci siamo divisi la posta in palio”.

Alessandro Stara della San Marco Assemini: “Cinque mesi sono stati lunghi, la scossa è arrivata e l’impressione dopo la prima partita è fantastica. Siamo convinti che la disciplina all’aperto possa disputarsi, pur con le cautele del caso. Era importante ricominciare, ritrovarci insieme tra società e comunità. L’organizzazione federale è stata attenta e perfetta, abbiamo avuto tutto il supporto della società di casa, il Castiadas”.
Bebo Antinori dalla panchina analizza la gara partendo dalla “contentezza per aver iniziato, questa è la vera vittoria dopo cinque mesi. Il Castiadas è ben attrezzata, questa giornata era per noi una ripartenza di fuoco. Il risultato è positivo anche se c’è il rammarico del pareggio preso sul finale e aver sfiorato il gol dopo l’1-1. Un punto prezioso viste le poche indicazioni e certezze dovute a questa ripartenza”.

La voce dell’Ossese nelle parole del presidente Mentasti: “Giocare senza pubblico non fa mai piacere, la situazione oggi è questa e dobbiamo farcene una ragione, ma quando si comincia tutto passa. Abbiamo avuto qualche problema nei protocolli che è stato prontamente risolto col supporto del Presidente e del Comitato. E’ un clima diverso, ma siamo felici di poter tornare a giocare, di staccare la spina dalla quotidianità e di ritrovare eccezionale ciò che era normale”
Il tecnico Giuseppe Cantara: “La ripresa è importante per tutto il movimento come segnale forte che la Federazione sta mettendo tanto impegno per il calcio. E’ un punto di svolta aver fatto il primo passo. E’ vero, manca la componente pubblico, unico rammarico, ma arriveremo, speriamo anche a quello”. Sulla gara: “Ho fatto i complimenti agli avversari e naturalmente i complimenti ai miei ragazzi. Dopo tanti mesi riprendere a giocare non è facile. L’abbiamo fatto nel migliore dei modi, ma l’Atletico Uri ha trovato la via del successo”.

Rotto il ghiaccio del nuovo avvio, pian piano l’Eccellenza anche in Sardegna può cominciare la navigazione. Con la speranza di vedere in campo prima o poi anche tutte le altre categorie.

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