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Catania-Palermo 0-1: il derby è rosanero! Santana firma una perla e scrive la storia, esordio da sogno per Filippi

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In aggiornamento... PRIMO TEMPO - Al "Massimino" va in scena un derby dai molteplici motivi di interesse. Non solo risvolti tecnici e campanilistici a caratterizzare questo Catania-Palermo, ancora spoglio di cornice di pubblico allo stadio in ragione delle norme restrittive anti Covid-19. L'esordio di Filippi sulla panchina rosanero, dopo l'esonero di Roberto Boscaglia, desta particolare curiosità. Non tanto in quanto tecnico subentrato ad un collega in un ordinario avvicendamento, tanto in virtù del suo storico ruolo di vice proprio dell'ex allenatore del Palermo. Al fine di caratterizzare subito la sua nuova gestione, segnando una profonda linea di discontinuità con il passato, Filippi vara un Palermo inedito sul piano tattico e della collocazione dei singoli interpreti. Rosanero schierati con una sorta di elastico 3-4-3: Pelagotti tra i pali, linea difensiva a tre con Somma, Palazzi e Marconi, Accardi e Valente esterni alti sulle corsie, De Rose in tandem con Luperini in zona nevralgica. Tridente offensivo con aculei disposti a piede invertito, Floriano a sinistra e Silipo a destra, con Lucca boa di riferimento centrale. La sfida è subito intensa e vibrante: squadre compatte, corte e aggressive che si fronteggiano a viso aperto senza indugi e particolari alchimie conservative. Elettricità, pressing alto e tendenza a verticalizzare senza articolare troppo il fraseggio. Questi i primi tratti caratterizzanti del Palermo targato Filippi. I duelli più interessanti si sviluppano sulle catene laterali: Calapai mette dentro un bel pallone sul secondo palo con Pinto che si vede deviare in corner la conclusione. La chance più clamorosa la confeziona il Palermo al minuto ventidue: Silipo salta secco in dribbling il suo marcatore e crossa in mezzo, sulla respinta corta un gran tiro di Marconi viene deviato sulla traversa da Confente con una parata prodigiosa. Luperini ruba una palla in pressing sulla trequarti offensiva e Lucca calcia secco con il destro dai venti metri sfiorando il palo.  Il Catania prova a ribattere colpo su colpo, ma la difesa rosa legge con ordine le giocate avversarie e copre il campo con puntualità. Un cucchiaio si Floriano dal fondo scavalca Confente, il salvataggio di Giosa sulla linea è provvidenziale per gli etnei. La vis agonistica sale in modalità derby: scintille Sarao-Marconi e cartellino giallo per entrambi. Poco dopo il centrale rosanero entra in modo scomposto e plateale sull'uomo, rimediando seconda ammonizione e conseguente espulsione. Il Catania si fa pericoloso con Giosa prima e Golfo poi ed il Palermo cerca di resettarsi fopo l'inferiorità numerica. Dopo una prima frazione intensa e piacevole, Catania e Palermo chiudono in parità all'intervallo.   SECONDO TEMPO -  Dopo un primo tempo piacevole, intenso ed a ritmi piuttosto sostenuti, l'alba della ripresa lascia presagire una seconda parte di derby ancora più avvincente. Il Catania riequilibra subito il conto dei legni: Russotto brucia sul breve Palazzi attaccando lo spazio su sponda aerea di Sarao, il suo destro a botta sicura si infrange sul palo a Pelagotti battuto. Filippi risistema la squadra, in inferiorità numerica dopo l'espulsione di Marconi nel finale del primo tempo, con due mosse dalla panchina: Santana e Crivello rilevano Silipo e Valente. Mai doppio cambio fu più illuminato. Una bella costruzione degli ospiti libera Luperini in posizione centrale all'altezza dei 18 metri, l'ex Trapani premia la sovrapposizione di Crivello che crossa sul secondo palo, Santana stoppa con il petto e pennella una splendida traiettoria volante di esterno collo destro. Una perla balistica di superbo lignaggio che ribadisce come l'eterno argentino sia un marziano calcisticamente di un'altra galassia calcistica in questa categoria. Anche in prossimità delle quaranta primavere. Sulle ali dell'entusiasmo, il Palermo moltiplica motivazioni ed energie, implementando ulteriormente la già lodevole gagliardia in piena modalità derby. Filippi puntella la sua formazione con l'ennesimo aggiustamento figlio del risultato: Broh rileva Floriano e la squadra si dispone con una sorta di 3-5-1 serrando i ranghi ma cercando di non abbassare eccessivamente il baricentro. Il Catania, punto nell'orgoglio, implementa i giri del suo motore e spinge forte sull'acceleratore. Pelagotti si supera su un gran destro di Russotto dai ventixinque metri. Raffaele gioca le carte Rosaia e Di Piazza per Sales e Welbeck. Manneh rileva Pinto per un Catania a marcata trazione anteriore.  Etnei in forcing tambureggiante, Palermo che stringe i denti e regge con vigoria e ordine. Dell'Oglio cerca la porta senza fortuna su palla inattiva. Palazzi in preda ai crampi lascia il posto a Peretti. Raffaele gioca il tutto per tutto gettando nella mischia Reginaldo e Albertini per Golfo e Calapai. Russotto gira bene di testa e pizzica la parte alta della traversa. Il brasiliano cerca il destro dalla media distanza ma Pelagotti si distende in tuffo e fa buona guardia. I cinque minuti di recupero vedono un Catania arrembante alla ricerca del gol del pareggio. Reginaldo spreca calciando alto dal cuore dell'area di rigore. L'ultima chance per gli uomini di Raffaele. Il Palermo espugna il "Massimino" in inferiorità numerica grazie alla perla del suo uomo bandiera e calciatore simbolo, Mario Alberto Santana. Filippi si regala una notte da brividi alla sua prima panchina da protagonista in rosanero.
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