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Caos Trapani, c’è il rischio di non scendere in campo? Pellino oggi in sede: “Il club non fallirà”

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"Ora c’è il rischio di non scendere in campo". Titola così l'edizione odierna de 'La Repubblica', che punta i riflettori in casa Trapani. Una situazione societaria controversa, oggetto di profondi disagi per tutti i tesserati tra calciatori, staff tecnico e dirigenziale. Sono ore di attesa e preoccupazione. Sì, perché a cinque giorni dalla prima sfida di campionato, in programma domenica 27 settembre contro la Casertana, "il Trapani non ha una squadra, un progetto, una minima idea su cui basare l’idea di poter pensare di scendere in campo". Nessuno, infatti, sa al momento se il Trapani giocherà. Entro il prossimo 14 ottobre, inoltre, il club siciliano dovrà far fronte a scadenze per 700 mila euro. Intanto, ieri pomeriggio l’imprenditore lombardo Simone Pillisio, titolare di in progetto sportivo insieme al procuratore Claudio Anellucci, avrebbe inoltrato ad Alivision una manifestazione di interesse per acquisire il Trapani. "Ma adesso, in qualche modo, ci sarà da fare i conti anche con Pellino", scrive il noto quotidiano. Chi nei giorni scorsi ha acquistato il dieci per cento delle quote è è proprio l'imprenditore romano che, come informa 'La Gazzetta dello Sport', sarebbe giunto in città ieri sera insieme a Oberdan Biagioni, che dovrebbe prendere il posto Daniele Di Donato sulla panchina granata. "Non voglio prendere in giro nessuno e rassicurare quanti temono per le sorti del club. Il Trapani non fallirà. Non ho la bacchetta magica ma pian piano sistemeremo le cose. L’importante è che mi si faccia lavorare", ha dichiarato il neo patron del Trapani prima di salire sull'aereo lo ha portato in Sicilia. "Il 10% delle quote sociali? Ho un contratto bloccato che mi consentirà nel giro di pochi mesi di acquisirne l’intera proprietà. E' prevista una manifestazione di protesta della curva? Incontrerò tifosi e istituzioni locali. Una delle prime cose che farò però è l’incontro col personale. Cercherò di risolvere anche questa questione", ha proseguito. DI DONATO E LA SQUADRA - "Per un discorso di correttezza, prima che Biagioni inizi a lavorare, incontrerò Di Donato in modo che prenda atto della mia decisione. Abbiamo una lista di 7-8 ragazzi e dei contatti con società come Sampdoria e Atalanta. Voglio salvare la società e disputare un campionato dignitoso. In questa situazione sarebbe fuori luogo fare proclami ambiziosi", ha concluso Pellino.
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