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Che Volta a Portugal tra passato e futuro?

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Dopo la vittoria di Mauricio Moreira nell’edizione 2022 della corsa lusitana ci si interroga sulla formula da dare alla gara nei prossimi anni: tra chi la vuole accorciare per farla piacere al WT e chi la sogna di tre settimane

“Non ho parole per descrivere quello che provo in questo momento, quando mi sveglierò da questo sogno penso che piangerò di nuovo! Era davvero un sogno vincere la Volta, ringrazio tutta la squadra, i miei compagni e in particolar Fred (Frederico Figueiredo) perché nella tappa di montagna con l’arrivo a Nossa Senhora da Graça, avrebbe potuto vincere la Volta, ma non l’ha fatto, rispettando il gioco di squadra che avevamo organizzato”.

Queste le parole di Mauricio Moreira, subito dopo l’ultima tappa a cronometro del giro lusitano (Porto-Vila Nova de Gaia) che l’ha consacrato vincitore della Volta a Portugal; il 27enne uruguaiano, figlio del ciclista Federico Moreira, nato a Salto, in Uruguay, in gioventù ha vissuto intensamente il ciclismo. In adolescenza inizia la sua carriera sportiva, poi, decide di trasferirsi in Europa: nel 2016 entra a far parte della squadra dilettante della spagnola Caja Rural, dove ottiene alcune vittorie. Successivamente approda alla formazione principale del team ma due anni dopo, nel 2020, sceglie di tornare nella categoria amatoriale con la Vigo-Rias Baixas.

L’anno scorso arriva la svolta della sua giovane carriera: il Portogallo gli apre le porte e firma con l’Efapel, squadra con la quale vince la Volta ao Alentejo e si piazza secondo alla Volta a Portugal, perdendo la vittora finale per soli dieci secondi a causa di una caduta nell’ultimo giorno di competizione. Quest’anno, appunto, la consacrazione e la vittoria alla Volta: partiva favorito e ha rispettato il pronostico. In soli due anni Mauricio Moreira ha gia vinto le tappe più importanti della Volta a Portugal, affermandosi negli arrivi posti dopo le mitiche salite portoghesi di Senhora da Graça (2021) e Alto da Torre (2022).

Non solo Moreira, la sua squadra, infatti, la Glassdrive-Q8-Anicolor, con l’ultima tappa a cronometro (Porto-Vila Nova de Gaia) ha piazzato tre corridori nei primi tre posti della classifica generale; nella storia del giro lusitano era successo solo una volta nel 2002, quando la Milaneza-MSS vide tre suoi corridori classificarsi ai primi posti, rispettivamente Clas Moller, Joan Horrach e Rui Sousa.

Tornando a parlare dell’ultima tappa della Volta a Portugal 2022 a cronometro, Mauricio Moreira ha concluso con il miglior tempo in questa prova di 18.6 chilometri e ha ottenuto facilmente la prima posizione della classifica generale con oltre un minuto di vantaggio sul compagno di squadra Frederico Figueiredo, ex leader, sceso al secondo posto. Figueiredo partiva con solo sette secondi di vantaggio sul suo compagno di squadra uruguaiano e la missione di mantenere la maglia amarela di leader era molto complicata. Ha finito la tappa con un distacco di 1’16” da Moreira e appunto, secondo in classifica generale a 1’09”. António de Carvalho, invece, altro ciclista della Glassdrive-Q8-Anicolor, ha ottenuto il secondo miglior tempo nell’ultima tappa, con 21 secondi di ritardo dal vincitore di giornata, sempre lo stesso Moreira, e si è assicurato il terzo posto nella generale.

L’anno prossimo la Volta a Portugal ripartirà da Viseu, città storica della competizione e che ha visto tante volte partire o arrivare il giro; la Volta Portugal durerà ancora, quindi, a meno di clamorose novità, dodici giorni (prologo, più dieci tappe intermezzate da un giorno di riposo) ma quale sarà il suo futuro nei prossimi anni?

Si discute da anni se portarla a sei tappe e renderla più attraente nel calendario internazionale per le squadre e i ciclisti più importanti del World Tour, le opinioni però tra gli adetti ai lavori portoghesi sono contrastanti: c’è chi vorrebbe sempre tenere l’attuale formula e chi sogna di tornare al 1989, ultimo anno nel quale la Volta durò 21 giorni, come i tre grandi giri ciclistci internazionali. Utopia probabilmente, un problema reale tuttavia c’è: per ragioni climatiche il giro lusitano si svolge prevalentemente al nord passando in una o massimo due tappe nel sud del paese (quest’anno la Volta ha percorso strade e percorsi da Lisbona in su) e si cerca di trovare una soluzione ma forse non arriverà mai. Anche perché durante l’anno si svolgono nel sud del Portogallo la Volta ao Algarve e la Volta ao Alentejo che “coprono” luoghi e città dove la Volta a Portugal non transita quasi mai. Cosa succederà lo scopriremo nei prossimi anni.

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