L'Everesting è una sfida al limite dell’impossibile. Già, perché questo concept vi porterà a scalare l’Everest in bicicletta e pensate… per farlo non dovrete nemmeno arrivare in Tibet!

L’Everesting (termine che deriva dalla fusione delle parole Everest e cycling) è una disciplina sportiva davvero dura. L’obiettivo è arrivare a quota 8.848 metri di dislivello, appunto quello che fa registrare la montagna più famosa del mondo.

La bella notizia è che non serve recarsi sul posto, ma basta trovare un tratto in pendenza anche nei pressi della propria abitazione e misurarne lunghezza e dislivello. Poi basterà percorrerlo il numero di volte necessario per arrivare al traguardo degli 8.848 metri e il gioco è fatto!

L’Everesting sta iniziando a diventare un vero e proprio must per tanti appassionati di ciclismo e negli ultimi tempi è stato praticato anche da personaggi famosi, spesso con il fine di raccogliere soldi da destinare in opere di beneficenza.

Rebecca Rusch (una leggenda del XC mountain biking), ad esempio ha lanciato la sfida spingendo atleti in tutto il mondo a competere nella sua Giddy Up Challenge.

Come è nato l’Everesting

Anche se si sta guadagnando fama e attenzione solo ora, l’Everesting ha già 27 annni. Ad inventarlo è stato George Mallory, il nipote dell’omonimo alpinista britannico morto proprio sull’Everest l’8 giugno del 1924 durante una delle sue tante scalate avventurose. Il giovane George, per ricordare il nonno, decise di pedalare 10 volte in cima al Mount Donna Bouang, raggiungendo così i mitici 8.848 metri di salita. 

L’impresa, che sembrava dovesse rimanere solo nella memoria di George, ha invece fatto il giro del mondo, tanto da spingere un gruppo di ciclisti appartenenti al Hells 500 club di Melbourne a codificarne un regolamento e a renderla ufficiale anche attraverso la realizzazione di un sito internet (www.everesting.cc).

Il regolamento

Per partecipare e fare in modo che la vostra prova venga convalidata dovete seguire scrupolosamente queste regole:

  • Registrare 8.848 metri di ascesa totale
  • Seguire un unico percorso su un’unica collina/montagna
  • Scendere per lo stesso percorso utilizzato per la salita
  • Non dormire
  • Limitare le soste a delle pause (che sono autorizzate) per mangiare, bere e riposarsi un po’
  • Raggiungere la vetta ogni volta (qualunque essa sia, una montagna oppure il cavalcavia dietro casa)

La buona notizie è che non c’è un limite di tempo, l’unica avvertenza da rispettare è che la prova deve essere eseguita tutta in un tentativo ininterrotto.

Chi ce la fa

Se riuscite a concludere il vostro concept, dopo una bella doccia e una buona dormita (che al termine della prestazione non solo è concessa, ma sarà necessaria) caricate il video-prova sul sito ufficiale e attendete. Il direttivo di Hells 500 club, infatti, valuterà scrupolosamente la vostra impresa e se tutto risulterà in regola guadagnerete un posto nella Hall of Fame dell’Everesting.

I record da battere 

Al momento il primato mondiale di Everesting appartiene all’irlandese Ronan Mc Laughlin che ha fatto fermare il cronometro dopo 6 ore, 40 minuti e 54 secondi. Luogo dell’impresa, il Mamore Gap, nel nord dell’isola di smeraldo, con una pendenza media di 14.2%. Il segmento scelto da Mc Laughlin è lungo 810 metri e per arrivare ad un dislivello totale di 8.848 metri lo ha dovuto percorrere 76 volte. 

Sulla cima di questo Everest virtuale, tuttavia, sventola il tricolore italiano. A piazzarlo è stato Massimo Pascale, che ha deciso di realizzare un’impresa al limite dell’impossibile. Massimo, infatti, non si è accontentato di arrivare «in vetta», ma lo ha fatto ben quattro volte consecutive, raggiungendo un dislivello totale di 36.175 metri!

Per stabilire questo primato, Massimo Pascale ha scelto il monte Lignano, sul quale ha pedalato per ben 107 ore coprendo la distanza di 753 chilometri!

Una grande prova fisica e mentale, alla quale Pascale ha voluto abbinare una raccolta fondi in favore dell’ospedale pediatrico Mayer di Firenze.

Ora tocca a voi provare a scalare l’Everest, o almeno la rampa del vostro garage…