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Ciclismo, in vetta al Monte Santo acuto vincente di Ulissi. Pogačar ipoteca il Giro di Slovenia

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Ciclismo, in vetta al Monte Santo acuto vincente di Ulissi. Pogačar ipoteca il Giro di Slovenia

GORIZIA. Troppo forti, il Team Uae Emirates e Tadej Pogacar. Che dopo aver ipotecato la maglia verde già a Celje due giorni prima, sul Monte Santo mettono in cassaforte il suo Giro di Slovenia con il lavoro di squadra, premiato poi dall’acuto di Diego Ulissi, vincitore ai piedi del santuario e tornato ad esultare dopo aver già vinto la corsa slovena nel 2019 (e prima nel 2011) . Questo ha raccontato il “tappone” decisivo del Giro di Slovenia 2021, che domenica 13 giugno si chiuderà a Novo Mesto con la quinta e ultima frazione al via da Lubiana. Per Pogacar la seconda piazza sui 639 metri dell’altura che domina Nova Gorica e Gorizia, ma soprattutto la consapevolezza di avere chiuso i giochi. Matej Mohoric della Bahrain, che era secondo, è arrivato con quasi 1’20” di ritardo, scivolando così a 2’39” nella classifica generale, che vede alle spalle del Piccolo principe, a 1’21”, il suo compagno di squadra nel Team Uae Emirates Diego Ulissi, e sul terzo gradino del podio Matteo Sobrero dell’Astana. Un podio che potrebbe essere fotografato anche a Novo Mesto, definitivo. Partita da Aidussina (per 164 km) la quarta tappa del Giro di Slovenia è stata caratterizzata dalla fuga di sette uomini – tra i quali Stachowiak della Hre Mazowsze, Scott della Canyon, Josip Rumac delle Androni Giocattoli, Berrade Fernandez della Kern Pharma, Jesus Soto della Euskaltel Euskadi – che sono arrivati ad avere fino a 2 minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo, prima che i big iniziassero a fare sul serio sulla salita di Ravnica, che anticipava il finale sul Monte Santo. Qui – dove le pendenze raggiungevano anche il 13% - ha preso in mano la situazione il Team Uae Emirates di Pogacar. Uno alla volta si sono staccati tutti, eccezion fatta per Matteo Sobrero, che non ha mollato la maglia verde nemmeno negli ultimi metri, quando Majka si è fatto da parte e quando Pogacar, a missione ormai compiuta, non ha ostacolato il colpo di reni finale di Ulissi, arrivando ad un secondo proprio assieme a Sobrero. Festa italiana sopra l’Isonzo con il vincitore e il bronzo, festa slovena con re Tadej.

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