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Bernal e gli altri favoriti all’assalto del Giro d’Italia 2021

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Partirà da Torino l’8 maggio prossimo il 104esimo Giro d’Italia e mai come quest’anno la startlist promette faville. Nell’eterna rivalità col Tour de France, spesso la corsa rosa è stata soccombente dal punto di vista della partecipazione: tanti campioni hanno spesso privilegiato la Grande Boucle, ma in questo 2021 sono pochi quelli che mancheranno all’appuntamento con la gara italiana.

Sin dal momento in cui ha annunciato la sua venuta al Giro, il colombiano Egan Bernal è stato subito individuato come il favorito d’obbligo: già vincitore del Tour 2019, in più schierato nella squadra più forte (la Ineos Grenadiers), le suo quotazioni sono state immediatamente altissime. Tra i suoi rivali nelle scommesse sulla maglia rosa, per blasone svettava (e svetta) Vincenzo Nibali, già due volte trionfatore (2013 e 2016) oltre che a podio in altre 4 edizioni, mentre tra i principali outsider era previsto il francese Thibaut Pinot. Le notizie degli ultimissimi giorni hanno però rimescolato abbondantemente le carte: per partire dall’ultimo, Pinot ha dato forfait a causa di precarie condizioni fisiche. Bernal ha dovuto fare i conti con un persistente mal di schiena che si porta dietro dallo scorso anno, e ciò mina le certezze che si erano coagulate su di lui.

Quanto a Nibali, è stato vittima di una caduta in allenamento che gli ha causato una frattura al polso da cui sta faticosamente riemergendo: anche se la riabilitazione post-operatoria procede bene, i giorni di allenamento persi subito dopo l’incidente potranno avere un peso; oltre a ciò, lo Squalo sarà costretto a correre (almeno nella prima parte di Giro) con un tutore sul braccio destro, proprio per preservare il polso da ulteriori colpi. Non proprio l’avvicinamento ideale per quello che in teoria sarebbe potuto essere l’ultimo assalto del siciliano alla classifica di un GT.

In ogni caso Bernal e Nibali restano in cima ai pronostici, come nobiltà (loro) obbliga. Ma dati i loro intoppi, crescono le chance per gli outsider. E il primo tra questi è anche il corridore forse più atteso del Giro 2021: Remco Evenepoel. Poco più che ventenne, un predestinato, il belga avrebbe dovuto disputare la corsa rosa già lo scorso anno, ma una sciagurata caduta al Giro di Lombardia lo lasciò con il bacino fratturato, un problema delicato che ha avuto postumi sino ai primi mesi di quest’anno, tanto che la presenza di Remco è stata in dubbio sino a non troppe settimane fa; oltre a ciò, il piccolo fiammingo non ha proprio gareggiato in questa stagione, per cui il Giro sarà la sua prima corsa del 2021, oltre a essere la prima gara di tre settimane nella sua carriera: con simili condizioni di partenza, viene molto difficile pensare che il ragazzo possa effettivamente far saltare il banco, anche se non mancano quelli molto fiduciosi che lo vedono dominare come è sempre stato abituato a fare da quando corre. Lui stesso dice che viene al Giro per vincerlo.

E poi? Non si contano i protagonisti attesi, da Pavel Sivakov (compagno di Bernal pronto a ereditarne i gradi di capitano se il colombiano non dovesse rendere al meglio) ad Aleksandr Vlasov (giovane russo in rampa di lancio da un paio di stagioni), dalla coppia del Team Bahrain Mikel Landa-Pello Bilbao (pronti a dare battaglia in salita) alle ambizioni di Emanuel Buchmann (già ben piazzato al Tour), Hugh Carthy (reduce da un’ottima Vuelta), João Almeida (ufficialmente capitano della Deceuninck-Quick Step, lui e non Evenepoel), Marc Soler (chiamato a mostrare finalmente continuità sulle tre settimane), Romain Bardet (all’esordio al Giro dopo una vita da “Tourista”) e il suo coéquipier Jai Hindley (secondo l’anno scorso e chiamato a una difficile conferma), Simon Yates (all’ennesimo assalto alla rosa, ci è andato vicinissimo nel 2018), Jan Hirt (solido scalatore), Daniel Martin (anche lui come Carthy ha fatto un’ottima Vuelta nel 2020) e George Bennett (per una volta capitano della temibile Jumbo-Visma).

Resta da dire degli italiani: con l’incognita rappresentata dalle condizioni di Vincenzo Nibali, viene naturale spostare i riflettori sul suo compagno di squadra Giulio Ciccone, il quale però non ha ancora dimostrato di poter fare classifica in un grande giro. Buon piazzamento lo scorso anno per Fausto Masnada, ma il fatto di militare nella Deceuninck già ricca di punte ci fa chiedere se potrà avere la libertà di fare la sua corsa. Di sicuro quella libertà ce l’avrà Domenico Pozzovivo, veterano e pluriinfortunato, ma tornato a pedalare con una certa efficacia; invece Davide Formolo, che pure potrebbe avere le qualità per fare una mezza classifica, ha già fatto sapere che si dedicherà solo alla caccia dei successi di giornata.

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