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Assolo di 17 chilometri: Bauke Mollema trionfa a Laigueglia. Egan Bernal è 2°

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Dopo sei successi italiani nelle ultime sei edizioni, al Trofeo Laigueglia torna ad esultare un corridore straniero: l’ultimo fu il colombiano José Serpa nel 2014, ma oggi ad imporsi nella classica d’apertura del calendario professionistico italiano è stato il 34enne neerlandese Bauke Mollema, portacolori della Trek-Segafredo che era già stato protagonista nelle corse francesi di inizio anno cogliendo un successo di tappa ed il terzo posto in classifica al Tour du Var. Seconda vittoria stagionale quindi per Mollema che si conferma un corridore abile nella lettura tattica delle gare di un giorno e nel cogliere l’attimo giusto per attaccare: lo schema che gli aveva portato successi di peso al Lombardia (2019) ed a San Sebastian (2016) è stato ripetuto anche oggi.

Nonostante uno slittamento in avanti di qualche settimana per avvicinarsi alle altre gare italiane, il Trofeo Laigueglia anche in questo 2021 ha mantenuto il proprio status di prima gara italiana dell’anno, ed il cambio da domenica a mercoledì non ha portato a stravolgimenti del percorso: l’organizzazione ha infatti optato per mantenere il percorso che aveva riscosso numerosi apprezzamenti negli ultimi anni, con il circuito caratterizzato dalla salita di Colla Micheri da ripetere quattro volte nel finale di corsa.

La corsa è partita con una fuga di 12 corridori: Nicolas Edet (Cofidis), Mattia Bais (Androni Giocattoli), Mulu Hailemichael (Delko), John Archibald (Eolo Kometa), Mathias Vacek (Gazprom Rusvelo), Veljko Stojinic e Alessandro Iacchi (Vini Zabù), Niccolò Salvietti (MG Kvis Vpm), Davide Persico (Team Colpack), Nikita Stalnov (Astana Premier Tech), Unai Cuadrado (Euskatel-Euskadi) e Juri Hollmann (Movistar Team). Nelle fasi centrali di gara il copione è stato quello classifico, con il plotone e tenere sotto controllo gli attaccanti, recuperando gradualmente terreno con l’avvicinarsi della fase decisiva di corsa.

E come era prevedibile i giochi per la vittoria si sono accessi fin dal primo passaggio sulla salita di Colla Micheri, ascesa di circa due chilometri ma con pendenze abbastanza impegnativa ed una sede non particolarmente larga: proprio in vista dello scollinamento c’è stato il tentativo di allungo di Mikel Landa, che ha fatto sì che in discesa si selezionasse un drappello di una quindicina di corridori tra cui big del calibro di Bernal, Quintana, Nibali e Pinot. Il gruppetto, di altissimo livello, non ha insistito a fondo e nel corso del secondo giro c’è stato il ricompattamento con i primi inseguitori proprio sulla salita: nel frattempo davanti resistevano ancora Mattia Bais, Nicolas Edet e Juri Hollmann con pochi secondi di vantaggio, e la loro avventura si è esaurita a 23 chilometri dal traguardo.

Per l’esito del 58° Trofeo Laigueglia è stato decisivo il terzo dei quattro giri di Colla Micheri. Dopo le prime due curve della salita c’è stato l’attacco secco di Egan Bernal che si è riportato sul giovane francese Clément Champoussin che si era mosso prima: i due sono andati via assieme, ma non sono riusciti a fare il vuoto alle loro spalle. Il gruppo però si è frantumato e la discesa tecnica ha ampliato alcune differente: sui due uomini al comando sono rientrati Bauke Mollema, Giulio Ciccone, Mikel Landa, Valentin Madouas, Biniam Grmay e Mauri Vansevenant, tutti gli altri invece si sono ritrovati fuori dai giochi.

Ed è proprio a questo punto che è uscita fuori la sagacia tattica di Bauke Mollema che, anziché aspettare lo scontro frontale su Colla Micheri, ha optato per giocare d’anticipo e provare a sorprendere tutti con un attacco sulle facili pendenze del Capo Mele: operazione riuscita appieno perché nessuno ha preso la ruota del corridore della Trek e, anzi, si è venuta a creare una situazione di disorganizzazione con Giulio Ciccone in versione stoppper a rompere i campi e comunque dare fastidio agli inseguitori con la sua presenza passiva. Mollema è partito a poco meno di 17 chilometri dall’arrivo e nel giro di appena 3 chilometri aveva già preso 25″ di vantaggio: restava ancora un’ascesa sia di Colla Micheri che di Capo Mele, ma i tentativi di Bernal, Landa e Champoussin hanno permesso al gruppetto inseguitori di rosicchiare solo pochi secondi, che poi venivano persi con gli interessi non essendoci un lavoro ben coordinato.

Gli ultimi chilometri sono stati una cavalcata trionfare per Bauke Mollema che ha continuato a guardare terreno fino all’ultimo rettilineo quando finalmente si è potuto rialzare per godersi appieno la gioia del trionfo e l’applauso del poco pubblico presente dietro alle transenne; per lui ora ci sono in programma Strade Bianche e Larciano, poi le classiche delle Ardenne ed anche il Giro d’Italia. A 39″ di distacco la volata per la seconda posizione ha premiato Egan Bernal, apparso sempre più sulla strade del pieno recupero fisico dopo i problemi del 2020, con il giovane talent Mauri Vansevenant in terza posizione; a seguire poi quarto posto per Clément Champoussin, quinto per Giulio Ciccone e sesto per Mikel Landa, mentre sono arrivati piazzamenti nei 10 a 1’01” anche per Andrea Vendrame (ottavo) e Lorenzo Rota (decimo).

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