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Fci, il ciclismo triestino si riaffida a Lorenzo Cortese

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Fci, il ciclismo triestino si riaffida a Lorenzo Cortese

TRIESTE Ridare vigore alla vocazione ciclistica di Trieste. Partendo da questo presupposto, Lorenzo Cortese è stato riconfermato come referente provinciale della Fci (Federazione Ciclistica Italiana). E così il presidente dell’Asd 360 Mtb, a cui è stato conferito l’incarico dal presidente regionale Stefano Bandolin accompagnato dal responsabile tecnico del comitato regionale e triestino doc Renzo Boscolo, svolgerà questo ruolo per il secondo mandato consecutivo, con il desiderio soprattutto di regalare alla città delle manifestazioni di valore. Cortese, spesso parlando di ciclismo in Fvg, ci si concentra soprattutto sulle altre province dove gravitano la maggioranza delle 160 società regionali. Qual è la fotografia del movimento ciclistico triestino al momento?

«A Trieste ci sono solamente dieci sodalizi presenti di cui la maggior parte si dedica all’attività, diciamo amatoriale, di ciclismo su strada. Sono poche le realtà che presentano un settore giovanile. Tuttavia è un panorama, anche se con numeri ristretti, dove è presente un grande amore per la bicicletta, in tutte le sue sfaccettature».

Qual è l’obiettivo principale che si pone come referente provinciale per questo 2021?

«Il focus di quest’annata sarà incentrato sul weekend del 18-20 giugno in cui Trieste ospiterà una tre giorni all’insegna della bicicletta. Ne abbiamo già discusso con il Comune, Sindaco e Assessore, e c’è la volontà di creare una manifestazione che possa negli anni diventare un appuntamento fisso. Da un punto di vista organizzativo sarà un lavoro di squadra, dato che sarà dato spazio a innumerevoli società triestine e non, mentre il programma di massima dovrebbe essere questo: iniziative dedicate soprattutto ai più piccoli il sabato e la domenica in Piazza Unità, un convegno, e poi gare di mountain bike nell’area di Cattinara, il sabato quelle giovanili e domenica una tappa della Coppa Italia sempre di mountain bike. Vogliamo, attraverso questo evento, avvicinarci soprattutto alle famiglie e dare ai giovani sportivi occasioni e spazi per coltivare la propria passione».

Altre idee per il breve e lungo periodo?

«Incentivare le collaborazioni tra i vari sodalizi ciclistici di Trieste, aprendoci anche ad altre discipline sportive. Fare poi un intenso lavoro di comunicazione a più livelli per far capire che in città ci sono le opportunità per avvicinarsi alla bicicletta o approfondire il proprio rapporto con essa. Come Asd 360 Mtb invece proporremo delle offerte di ciclo escursionismo con alcune guide che accompagneranno i curiosi alla scoperta delle bellezze del nostro territorio».

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