Tour of the Alps 2019

Finale movimentato nell’apertura di Kufstein mentre la seconda tappa è caratterizzata dall’interminabile Monte Giovo a due terzi di gara, con una rampa conclusiva a Scena che tocca il 12%. Falsopiano d’arrivo per giungere a Baselga di Pinè, ma non bisogna dimenticare la non banale salita che porta sull’altopiano. Solita tappa nonesa che non dà tregua quella con arrivo a Cles con in mezzo Forcella di Brez e Predaia. La chiusura di Bolzano può regolare stravolgimenti con la doppia ascesa di Collalbo e San Genesio che farà la differenza.

Buona ma in leggero calo la partecipazione: quest’anno, infatti, sono cinque le formazioni World Tour in gara. Ma non mancherà l’occasione di assistere ad un atteso duello fra due corridori con obiettivi, almeno nel breve termine, diversi. Per affinare la condizione in vista del Giro c’è Vincenzo Nibali, accompagnato nella Bahrain Merida da Hermann Pernsteiner. Dopo il debutto del 2018 in gara anche Chris Froome, ma il britannico ha già la mente indirizzata sul Tour: in quella che sarà l’ultima gara a tappe come Team Sky saranno della partita anche Kenny Elissonde e Tao Geoghegan Hart.

La Bora Hansgrohe punta tutto su Rafal Majka, ma in gara c’è anche un Pascal Ackermann che prenderà familiarità con le salite che dovrà affrontare al Giro. Tutta votata alle montagne è l’AG2R La Mondiale con Alexis Vuillermoz come leader. Meno forte dell’anno scorso, quando si portò a casa tre tappe, è l’Astana Pro Team guidato da Pello Bilbao con Jan Hirt come scudiero di lusso.

Nove le formazioni Professional: per l’Androni Giocattoli-Sidermec il trio da seguire è Mattia Cattaneo, Miguel Florez e Fausto Masnada, la Bardiani CSF cerca di pungere con Giovanni Carboni e Manuel Senni, la Neri Sottoli-Selle Italia-KTM ha Simone Velasco, Giovanni Visconti e Edoardo Zardini come vedette, la Nippo-Vini Fantini-Faizanè è guidata da Nicola Bagioli, Marco Canola e Moreno Moser. Tra le squadre straniere, sarà interessante capire il rendimento di Alexander Vlasov, capitano unico della Gazprom-RusVelo. La Caja Rural-Seguros RGA punta su Alex Aranburu, la Euskadi-Murias sulla coppia Fernando Barceló e Mikel Bizkarra, la Manzana Postobón su Aldemar Reyes e il Team Arkéa-Samsic su Elie Gesbert, in crescita in questo scorcio di stagione.

Il campo partenti vede poi la presenza di cinque Continental, divise fra le due nazioni che ospitano la corsa: la Giotti Victoria ha Simone Sterbini come possibile leader mentre il Team Colpack ha tanti giovani da mettere in mostra fra cui Davide Botta. Andando al di là delle Alpi, il Felbermayr-Simplon Wels schiera Stephan Rabitsch, il Team Vorarlberg-Santic porta l’accattivante coppia elvetica Patrick Schelling e Colin Stüssi e la Tirol-KTM mette in vetrina il talentuoso Georg Zimmermann e Patrick Wildauer. Chiude la lista la nazionale italiana composta da principalmente da élite, con Simone Ravanelli e Antonio Santoro come uomini per ben figurare.