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L’Italia del ghiaccio comincia bene. Short-track, curling e pattinaggio artistico rispondono ‘Presenti’ al primo appello della stagione

C’è un dato da sottolineare legato agli sport invernali italiani, poiché la stagione 2025-26 del ghiaccio è già cominciata da settimane. Se le discipline della neve hanno vissuto solo un prologo, oppure sono ancora ben lungi dall’iniziare, quelle legate alla forma solida dell’acqua hanno quasi tutte messo in archivio almeno due appuntamenti dei rispettivi eventi di primo livello.

In ognuna di esse, l’Italia ha già saputo conseguire un podio. O meglio, quantomeno un podio, perché ci sono discipline nelle quali se ne sono già raccolti in serie. Ovviamente, tutto va contestualizzato, perché il numero di gare disputate in ogni ambito, la differente concorrenza e la diversa fisionomia dei massimi circuiti, sono tutti fattori da declinare e tenere in considerazione.

Non è questa la sede per farlo, l’argomento è per la verità quasi accademico. Qui si punta a porre l’accento sull’incoraggiante inizio del movimento azzurro fra short-track, curling e pattinaggio di figura. Cominciamo proprio da quest’ultimo, se non altro perché è il più attuale. Nel fine settimana del 24-25 ottobre, sono arrivate due piazze d’onore alla Cup of China.

Daniel Grassl nel settore maschile e la coppia di artistico formata da Sara Conti e Niccolò Macii hanno saputo attestarsi al secondo posto nella tappa di Chongqing, mitigando la delusione per la quarta posizione della blasonata coppia di danza composta da Charléne Guignard e Marco Fabbri nell’ouverture di Angers.

Sic stantibus rebus, si parla dei proverbiali outsider nella rincorsa alle medaglie olimpiche (la concorrenza del GP è selezionata in ogni tappa), peraltro con ambizioni e status diversi. Cionondimeno, l’esordio stagionale rappresenta un viatico incoraggiante per il proseguo dell’inverno.

Era già partito bene lo short-track, che nelle due tappe di Montreal ha dato riprova di essere “sul pezzo”. Pietro Sighel ha finalmente conseguito la prima vittoria della carriera nel World Tour; anche la staffetta maschile ha corso da grande protagonista, mentre nel settore femminile le circostanze hanno generalmente detto male. Ci sta, in una disciplina dall’elevata aleatorietà come quella in questione. Peraltro, si sono riscontrati interessanti segnali di crescita da parte di un paio di atleti. Dunque, pollice in su e si guarda ai prossimi appuntamenti.

Anche il curling ha modo di sorridere. Al Tour Challenge disputato a Nisku, nell’Alberta, il quartetto maschile è tornato a giocare una semifinale Slam (equivalente al podio) dopo quasi un anno. La compagine femminile, quella semifinale non l’ha mai conseguita, ma ha superato il round robin per la prima volta dopo undici mesi.

Gli uomini saranno a breve impegnati nel Nationals, terzo Slam della stagione, mentre le ragazze sono già tornate in patria per preparare gli Europei dove, alla luce della concorrenza meno agguerrita del solito, partiranno da contro-favorite rispetto alla Svezia di Anna Hasselborg.

Manca all’appello solo il pattinaggio di velocità su pista lunga, la cui Coppa del Mondo comincerà a metà novembre. Tuttavia, in questi giorni, sono arrivati ottimi riscontri da Inzell (Germania) dove si è disputata una serie di gare test. Si attende l’inizio del massimo circuito per avere un ragguagli sui reali valori di forza.

Insomma, l’Italia del ghiaccio ha cominciato bene il percorso di avvicinamento ai Giochi olimpici di Milano Cortina 2026. È solo un responso preliminare, sia chiaro, però come si suole dire “chi ben comincia è a metà dell’opera”. La speranza e l’obiettivo sono di completarla, quest’opera, a febbraio 2026.

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