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Cuorgnè, 12 match per chiudere la stagione, una domenica dedicata al pugilato olimpico

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CUORGNÈ. Si è conclusa con un bilancio estremamente positivo l'annata agonistica 2025 della Skull Boxe Canavesana. Domenica 21 dicembre, le luci della Skull boxe Arena si sono accese per l’ultimo atto di una stagione intensa, confermando la palestra di Cuorgnè come uno dei centri nevralgici e più prolifici del pugilato interregionale. L'evento non è stato solo una kermesse di chiusura, ma ha assunto il prestigio di una vera e propria sfida territoriale: Piemonte contro Liguria. Il ring canavesano ha ospitato gli atleti di casa contrapposti ai rappresentanti di tre rinomate società liguri, richiamando un pubblico numeroso che ha riempito la struttura in ogni ordine di posto.

UNA DOZZINA DI MATCH

In totale, sono stati 24 gli atleti che si sono alternati sul quadrato, dando vita a 12 match di pugilato olimpico caratterizzati da un alto contenuto tecnico e agonistico. La Skull boxe ha dominato la scena sotto il profilo dei risultati, conquistando ben sette vittorie, a testimonianza della qualità del vivaio locale e della preparazione meticolosa svolta durante l'anno. Nonostante il successo numerico, la dirigenza del club ha voluto sottolineare un aspetto fondamentale della propria etica sportiva: il valore della crescita individuale rispetto al mero risultato statistico. I quattro verdetti sfavorevoli maturati durante la serata sono stati accolti non come sconfitte, ma come tappe fondamentali del percorso formativo di ogni pugile.

VITTORIA NON È TUTTO, anzi

Molto soddisfatto Alessio Furlan, che ha commentato con gratificazione a fine serata: «Siamo contenti delle sette vittorie e come è nella tradizione della Skull boxe crediamo che in alcuni casi la sconfitta sia spesso più costruttiva della vittoria. Il nostro obiettivo non è l'unanimità dei verdetti a ogni costo, bensì la qualità della prestazione espressa tra le corde. Ciò che cerchiamo nei nostri ragazzi è la capacità di ascoltare l'angolo, eseguire la strategia e dimostrare equilibrio mentale sotto pressione. Se l'atteggiamento è quello corretto, anche un match perso diventa un mattone fondamentale per costruire l'atleta di domani».

PUGILATO OLIMPICO

L’intera giornata è stata dedicata al pugilato olimpico, la categoria dilettantistica che rappresenta il cuore pulsante di questo sport. Si tratta della disciplina che funge da trampolino di lancio per chiunque sogni di vestire la maglia azzurra della Nazionale e puntare al sogno dei Giochi olimpici. È proprio in contesti come questo che si forgiano i talenti capaci di emergere a livello internazionale. Il Canavese è stato il grande protagonista della serata, con una pioggia di vittorie ottenute da atleti provenienti da tutto il circondario. Ecco i sette atleti canavesani della Skull boxe che hanno vinto: Sara Belcastro (28 anni, Busano), Andrea Conta Canova (17 anni, Chiesanuova), Bruno Bertolo (31 anni, Valda Canavese), Elloh Kovassi Guy (21 anni, Asti), Lorenzo Cattaneo (21 anni, Favria), Fabrizio Bernabovi (37 anni, Favria), Damian Vallelonga (22 anni, Valperga). Sconfitte con onore per gli altri 4: David Caldieri (20 anni, Barbania), Simone Grivetto (15 anni, Rocca Canavese), Ruben Bruni (24 anni, Castellamonte), Michael Toga Tuam (18 anni, Cuorgnè).

Non c’è tempo per riposare sugli allori, perché già si guarda avanti. La Skull boxe, mantenendo la sua media impressionante di un evento al mese, è già proiettata verso il 2026. Il programma per il nuovo anno prevede una serie costante di confronti mensili, studiati appositamente per permettere ai giovani atleti di accumulare esperienza e "fare chilometri" sul ring, elemento indispensabile per la maturazione sportiva in questa disciplina.

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