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Pugilato, Luca Chiancone batte ancora Hermi: il titolo italiano medi rimane a Trieste

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TRIESTE Voleva dimostrare ancora una volta di essere degno del titolo di campione italiano dei pesi medi, di cui è detentore dallo scorso aprile, grazie al ko alla prima ripresa inflitto a Giovanni Rossetti. E lo voleva fare combattendo davanti al pubblico di casa, nel palasport della sua città. E c’è riuscito.

Luca Chiancone ha conservato la corona tricolore, battendo ai punti, al termine delle dieci riprese, Yassin Hermi, lo sfidante toscano con il quale aveva pareggiato nel match svoltosi a fine luglio a Ferrara. Il verdetto è stato di stretta misura: due giudici su tre hanno attribuito il successo a Chiancone, il terzo ha preferito Hermi. In effetti tutto il combattimento, di pregevole qualità tecnica, soprattutto in alcuni frangenti della fase centrale e finale dell’incontro, è vissuto sul filo dell’equilibrio. Con Hermi che ha messo talvolta in difficoltà il triestino col suo jab sinistro («L’ha migliorato molto rispetto alle ultime prestazioni», ha commentato a fine incontro Chiancone), mentre il campione ha risposto con il montante “sotto”, preparato apposta per il match.

«Io puntavo sul jab, che è il mio pugno migliore contro la media degli avversari – ha aggiunto il portacolori della triestina Rui boxe – ma Hermi ha la testa dura, resiste, non molla e in questo mi assomiglia».

Il tutto per la soddisfazione del migliaio di appassionati che hanno voluto raggiungere il PalaRubini per assistere, dopo una lunghissima assenza dalla città, a un incontro di pugilato di questo spessore, con in palio il titolo che è da sempre considerato il più prestigioso nella boxe, quello dei pesi medi.

«Spero che questa vittoria, che dedico alla mia città e ai tanti tifosi che mi hanno sostenuto durante il combattimento – ha detto Chiancone al termine del match – possa rappresentare il viatico per un ritorno della grande boxe a Trieste e, in generale per la rinascita di questo sport, perché questa è una disciplina splendida, che merita di essere seguita».

Grande è stata ovviamente la soddisfazione anche nell’entourage di Chiancone. «È stato un bellissimo match – ha detto il suo maestro, Gianni Degrassi – molto equilibrato, alla pari di quello di Ferrara. Ma stavolta Luca ha veramente dimostrato di valere, perché l’avversario era particolarmente forte e preparato e questo elemento sottolinea ulteriormente la qualità del combattimento che ha saputo sostenere. La sua conferma a campione italiano dei medi – ha concluso – è una vittoria per tutti noi che componiamo la sua squadra di allenatori e preparatori, di cui fa parte Stefano Comuzzi».

«Abbiamo sofferto dall’angolo – ha precisato quest’ultimo – perché l’incontro è stato in equilibrio per tutta la durata del match. Ma alla fine il verdetto ci ha dato ragione. Luca si è rivelato il pugile che sappiamo. Siamo contenti – ha proseguito Comuzzi – anche perché è stato uno splendido incontro sotto il profilo tecnico e degli scambi. Un valido motivo per rilanciare la boxe a Trieste, città che ha potuto abbracciare un suo campione nell’incontro per lui più importante».

Ora, esauriti i festeggiamenti, per Chiancone inizia una nuova fase della sua carriera.

«Ci sono delle tempistiche stabilite dalla Federazione che dobbiamo rispettare – ha sottolineato Comuzzi – nel senso che davanti a noi ci sono due possibilità. Difendere ancora una volta volontariamente il titolo italiano, oppure dedicarci a un cammino europeo. Ma siccome si tratta di decisioni importanti, da valutare con estrema attenzione – ha concluso Comuzzi – aspettiamo qualche giorno prima di affrontare il tema».

Chiancone, a fine incontro si è lasciato andare a una previsione: «Credo che Hermi e io potremmo trovarci di nuovo di fronte anche per la corona europea».

Un’idea evidentemente ce l’ha già.

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