Morto Roberto Sgrazzutti, il poliziotto con la passione per il pugilato
POZZUOLO DEL FRIULI. Erano Sgrazzutti e Codromaz. I due poliziotti inseparabili, gli amici di sempre. E per chi li ha visti in azione, per chi con loro ha condiviso le indagini di omicidi e rapine «resteranno nella leggenda per sempre».
Mercoledì 14 giugno il cuore di Roberto Sgrazzutti, 77 anni, ha smesso di battere per sempre: è morto nella sua casa a Pozzuolo del Friuli, dove risiedeva con la moglie Fernanda, dopo aver lottato contro una malattia che gli era stata diagnosticata nel 2020.
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Assistente capo alla Questura di Udine, fu in servizio alla Squadra mobile. A ricordarlo è proprio Codromaz che dal 1976 al 1994 condivise con lui ogni turno, ogni operazione antidroga, ogni controllo. «Con Roberto – racconta – è stata amicizia a prima vista. Entrambi avevamo la passione per la boxe e siamo stati nelle Fiamme Oro, gruppo sportivo della Polizia di Stato. Ci bastava uno sguardo per capirci e intenderci e così è stato durante tutti gli anni in servizio».
«La perdita di Roberto è un dolore grandissimo – prosegue Codromaz – che mi lascia un vuoto enorme. Abbiamo trascorso tantissimi anni uno affianco all’altro, tutti i giorni assieme alla Squadra mobile di Udine. Tutti si ricordano la coppia Sgrazzutti&Codromaz. Ci sarebbero talmente tanti aneddoti da raccontare che si potrebbe scrivere un libro ma quelli li conservo per me. In questo momento voglio soltanto dire che mi mancherà moltissimo e mi stringo alla famiglia in questo momento di dolore».
Inseparabili, sempre in prima linea. Come nelle indagini per le 13 donne uccise dal “mostro di Udine” con l’ispettore della Squadra mobile Giovanni Fantini.
Era il pugilato la grande passione di Sgrazzutti. Lo aveva iniziato a praticare da ragazzino, in via Marangoni, fino a diventare un campione. «Un altro pugile che rese grande la pugilistica udinese fu Roberto Sgrazzutti – si legge nella pagina Facebook dell’associazione – che divenne campione italiano sia tra i dilettanti che tra i professionisti verso la seconda metà degli anni Sessanta». Partecipò a oltre 100 incontri (storico quello che si svolse in piazza City a Lignano 14 luglio 1971 per il titolo italiano contro Aldo Battistutta) e anche alla selezione per le Olimpiadi di Città del Messico nel 1968.
Amava profondamente il suo lavoro, Sgrazzutti, come ricordano la moglie Fernanda, con cui era sposato da 52 anni, e il figlio Matteo. «Roberto era una persona buona – dicono – e generosa, sempre pronta ad aiutare chi ne avesse bisogno. Era stato un bravo poliziotto, che aveva amato profondamente il suo lavoro a cui si era dedicato con entusiasmo e con dedizione. Ne era molto orgoglioso. Era un uomo coraggioso, un bravo marito che ci ha amato tanto, un bravo padre e un nonno super affettuoso».
I funerali di Sgrazzutti saranno celebrati venerdì 16 giugno, alle 16, nella chiesa di Terenzano. «Una leggenda che se ne va» dicono i suoi ex colleghi ricordandolo operativo, sempre in prima linea. Con il suo inseparabile collega Codromaz. —