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Pugilato, Chiancone è l’erede di Mitri e Benvenuti: «Riporto Trieste alla ribalta»

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TRIESTE Un minuto e 10 secondi. È il tempo record che Luca Chiancone, pugile triestino classe ‘97, ha impiegato per conquistare, a Santa Marinella, nei pressi di Civitavecchia, il titolo italiano dei pesi medi e scrivere così una nuova pagina importante e indimenticabile nella prestigiosa storia della boxe cittadina.

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Chiancone, che gareggia per la “Rui boxe”, una volta salito sul quadrato della cittadina laziale, è partito subito all’attacco del detentore, il tarantino Giovanni Rossetti, che aveva conquistato il titolo lo scorso dicembre, chiudendo il match in una manciata di secondi.

«Luca aveva preparato proprio così l’incontro - spiegano il suo maestro, Giovanni “Gianni” Degrassi, e Stefano Comuzzi, tecnico della ‘Rui boxe’, che erano all’angolo del pugile triestino - pensando di partire forte e così ha fatto, conquistando la corona».

LE REAZIONI Luca intanto sta ancora cercando di realizzare il fatto di essere diventato il nuovo campione italiano dei pesi medi: «È stato tutto così fulmineo, immediato - confessa - che stento a crederci. Invece è tutto vero e sono molto orgoglioso di quest’impresa - aggiunge - perché ho potuto riportare Trieste alla ribalta della boxe nazionale e spero che questa affermazione possa contribuire al riaccendere la passione per il pugilato nella mia città. A Trieste sono nato e cresciuto, ho impiantato la mia attività d’impresa, ho conosciuto le persone più importanti della mia vita, perciò riportare il titolo a casa è per me motivo di immensa soddisfazione. Devo tanto a Trieste perché mi ha permesso di arrivare a questo traguardo».

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Chiancone possiede anche una forte personalità: quando lo si accosta a due mostri sacri come Tiberio Mitri e Nino Benvenuti, che conquistarono il titolo italiano dei medi tantissimi anni fa, aprendo poi due carriere di valore internazionale, non accetta la qualifica di loro erede. «Mitri e Benvenuti sono autentiche leggende - sottolinea - io sono un pugile che crede in quello che fa, che ha grande rispetto per il passato, ma vuole solo dare un contributo alla storia dello sport triestino. Vorrei che i miei concittadini e gli sportivi in generale - continua il neo campione d’Italia - mi apprezzassero per quello che sono senza fare paragoni o accostamenti».

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LA DEDICA Arriva poi il momento delle dediche: «Questo vittoria la dedico al mio team, che mi ha sempre sostenuto, affrontando tutte le difficoltà che si possono trovare in un percorso come quello che sto facendo - dice - e alla mia famiglia, a mia madre Alessandra, a mio padre Alfonso, a mia sorella Beatrice, che hanno sempre apprezzato il mio impegno».

Il titolo dei pesi medi è sempre stato considerato qualcosa di molto particolare nel mondo della boxe «Perché unisce, come nessun’altra categoria - evidenzia Comuzzi - forza e velocità, due caratteristiche non facili da abbinare».

La storia pugilistica di Chiancone la racconta il suo maestro, “Gianni” Degrassi, isolano di nascita, che lo ha visto calcare i primi passi nella boxe: «Sono passati 8 anni da quando entrò per la prima volta nella palestra della Pugilistica dell’Ente porto - ricorda - e quando la società si sciolse, decidemmo di passare alla ‘Rui boxe’, che in quel momento stava nascendo su iniziativa di Stefano e di Fabio Alessi».

LA RUI Da quel momento fra Chiancone, Degrassi e Comuzzi si è creata quella magica intesa che ha permesso al pugile triestino di salire sul podio più alto della boxe nazionale nella categoria dei medi, dopo aver completato un percorso di notevole spessore tecnico. «Prima di passare al professionismo - raccontano Degrassi e Comuzzi - Luca ha fatto una cinquantina di match da dilettante, conquistando una medaglia di bronzo nel campionati italiani assoluti. Passato fra i professionisti - proseguono - ha avuto presto l’occasione di battersi per il titolo, perché lui, a differenza di tanti pugili, ha scelto subito avversari di valore, anche all’estero e battendoli ha acquistato punti a livello nazionale. Questo era il suo nono match da professionista e oggi è classifica secondo in Italia su 27 e e 56.o a livello internazionale su 1521».

FUORI DAL RING Ma Chiancone non è solo uno sportivo, laureatosi in Design del prodotto industriale, oggi è titolare di un’agenzia, la “Think social”, attraverso la quale cerca anche di promuovere la boxe con il digitale. Nel team che lo segue costantemente, non ci sono solo Degrassi e Comuzzi, un ruolo importante lo svolge il nutrizionista Sandro Biffi, che lo segue applicando le più moderne tecniche per ottenere la migliore prestazioni in ogni situazione e contesto. «Curare bene la parte nutrizionale - dicono il maestro e il tecnico di Chiancone - è fondamentale per poter essere uno sportivo al 100 per cento».

LA DIFESA Ma per Chiancone, una volta smaltita l’emozione per la vittoria, il domani è molto vicino.

«Stiamo pensando a una difesa volontaria del titolo - riprendono Degrassi e Comuzzi - allestendo una riunione a Trieste, magari all’aperto nel corso dell’estate. Sarebbe straordinario per Luca poter difendere il titolo davanti ai propri tifosi, nella sua città e ne abbiamo già parlato con Michele Delle Fave, noto procuratore della boxe. Speriamo che si creino le condizioni per poter coronare questo sogno». —

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